
Una rapida ricerca su un motore di ricerca e troviamo l'articolo sul Piccolo on line. Ma come può esserci sfuggito un articolo che richiama la questione del decreto attuativo per i porti di Trieste e Monfalcone ? Cominciamo a sfogliare il giornale degli ultimi giorni. L'articolo non c'è.
Il giallo della scomparsa di un articolo che richiama il giallo del decreto attuativo. Il primo mistero lo risolviamo facilmente: l'articolo è stato pubblicato nella edizione di Gorizia e Monfalcone e non su quella di Trieste. IL PICCOLO si adatta ai suoi lettori e cambia toni e notizie a seconda dell'edizione ? Può succedere ?
A Trieste violini e fiori ogni volta che scrivono del porto mentre a Monfalcone i toni sembrano polemici.
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IL PICCOLO EDIZIONE MONFALCONE |
Da qui però l'autore riparte citando la polemica e le prese di posizione del ministro Delrio sulla partecipazione dei sindaci ai comitati di gestione. vengono citati i casi di Civitavecchia e Livorno dove sindaci del M5S sono stati esclusi dai comitati di gestione a differenze di casi simili verificatisi a Genova e Trieste con i sindaci Doria e Dipiazza.
In tutto l'articolo c'è l'allusione al fatto che nemmeno le nomine di Dipiazza e Serracchiani nel comitato di gestione dell'ADSP di Trieste alla fine dei conti siano "proprio" regolari. Torniamo con i piedi per terra e restiamo ai fatti.
L'opinione e il parere del Ministro Delrio sono e rimangono una opinione e un parere. Le nomine nel comitato di gestione della Autorità di Sistema Portuale dell'adriatico orientale sono state fatte in perfetta sintonia con le leggi e le norme vigenti. A riprova di queste affermazioni possiamo citare diverse riviste di settore, interviste e comunicati dove si afferma che se il ministro vorrà cambiare il metodo delle nomine nei comitati di gestione dovrà cambiare la legge con un passaggio parlamentare.
A nostro avviso non c'è alcun motivo di presentare la questione come un romanzo giallo quando gli atti amministrativi sono chiari e lineari.
L'informazione può seguire l'evoluzione di questa vicenda senza bisogno di scomodare dietrologie e complotti.
Per completare il ragionamento possiamo sottolineare che è possibile una lettura " partitica" in quanto i sindaci esclusi a Civitavecchia e Livorno sono riconducibili al Movimento 5 Stelle. La spiegazione del caso basata sulla discriminazione partitica tra M5S e Partito Democratico non trova riscontro a Trieste dove il sindaco Dipiazza è chiaramente un esponente del centrodestra. Districarsi tra questioni politiche, partitiche e motivazioni svariate è già abbastanza difficile e non sentiamo il bisogno di invenatre "gialli" dove non ci sono.
Che ben ara! Siamo proprio nel paese delle banane, con tutto il rispetto per i produttori di banane, anzi per coloro che sfruttati lavorano per le multinazionali delle banane.
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