NOTA DI FAQTRIESTE : Appunti sul Porto di Koper. Entro fine mese giugno 2017 scadranno i tempi concessi per la raccolta di firme per un referendum sul progetto di raddoppio della linea ferroviaria Koper - Divaca. Esiste un progetto del Governo che coinvolge investitori ungheresi che prevede un miliardo e 400 milioni di spesa. Coloro che stanno raccogliendo le firme valutano questo
progetto troppo costoso e sono preoccupati delle richieste degli investitori ungheresi in primis. I raccoglitori di firme che vogliono arrivare al referendum hanno invece realizzato uno studio e un progetto indipendente che dovrebbe portare la spesa di realizzazione a livelli più bassi, attorno ali ottocento milioni di euro. Non è solo la ferrovia ad essere vicina al livello di saturazione, ma viste la movimentazioni e i traffici realizzati Luka Koper ha avanzato la richiesta di un allungamento del Molo principale di altri 100 metri. Su questo è aperta un'altra vertenza che vede il Sindaco e il Comune di Koper favorevoli alla realizzazione di un terzo molo verso Ankarano, progetto che trova l'opposizione degli abitanti di Ankarano e di qualche associazione ambientalista.
Queste problematiche troveranno forse una soluzione nella prossima riunione del consiglio di amministrazione di Luka Koper. Non si prevede una soluzione di compromesso o di accordo ma alcune fonti parlano e prefigurano una resa dei conti tra le posizioni del Governo e quelle di Luka Koper.
Sinergie tra gli Scali,
RispondiEliminaopportunità da sfruttare o fumoso alibi per il non fare.
Sono ormai alcuni decenni che sento parlare di possibili fumose sinergie tra gli Scali della Regione F.V.G. e le realtà portuali dell'Alto Adriatico, ma purtroppo sembra che di fatto questo sia stato un tema che per noi ha rappresentato soltanto un semplice alibi per giustificare il nostro ormai pluridecennale immobilismo infrastrutturale e per rimandare perennemente al domani la realizzazione di quell'insieme di opere che ci avrebbero consentito di poter assecondare quelle che sono le odierne/future crescenti e notevoli esigenze dei flussi merceologici.
In questo contesto il Porto di Capodistria può essere considerato un’invidiabile eccezione, in quanto mentre a casa nostra negl'ultimi decenni si discuteva essenzialmente soltanto, del dove e sul come e sul quando partire con la cantierizzazione delle varie opere che sarebbero state in grado di potenziare la nostra Portualità o di fumose possibili sinergie tra i vari Scali affacciati su questo nostro mare, loro hanno nell'ultimo trentennio sistematicamente incrementato e decuplicato le loro potenzialità infrastrutturali/operative e stanno continuando con apprezzabile lungimiranza su questa strada, stipulando accordi e ricercando alleanze e finanziatori a livello Comunitario ed Internazionale per realizzare una serie di indispensabili nuove opere, tra le quali sia il nuovo terminal del Molo III° che il raddoppio del Collegamento Ferroviario tra Capodistria e Divaccia.
La stessa invidiabile lungimiranza della Slovena sembra stia contagiando anche la vicina Croazia anch'essa particolarmente attiva a livello Comunitario nel ricercare consensi e finanziatori, sia per potenziare il porto di Fiume che per realizzare un nuovo tracciato ferroviario tra Fiume e Zagabria che poi dovrebbe proseguire fino al confine Ungherese.
Per concludere penso che almeno per il momento sia molto difficile mettere in cantiere delle reali e fattive sinergie sia operative che funzionali tra gli Scali di - Trieste - Capodistria - Fiume -, poiché di fatto la spietata concorrenza sarà comunque sempre l'elemento predominante nella gestione delle singole realtà, quindi non credo sia il caso di farsi molte illusioni poiché i possibili accordi saranno circoscritti essenzialmente alle tematica legate alla promozione della Portualità Adriatica in ambito Internazionale, all'incremento degli scambi Informatici tra gli i tre Scali, ed alla sicurezza della navigazione in questo nostro mare.
BRUNELLO ZANITTI giuliano http://sceltemancate.trieste.it