mercoledì 14 giugno 2017

GIALLO NEL TITOLO E IL GIALLO DELL'ARTICOLO SCOMPARSO

Possibile che ci sia sfuggito questo articolo con un titolo interessante e anche una foto ? Sulla rassegna stampa del sito Assoporti che è sempre bene scorrere prima di scegliere le notizie c'è un articolo che richiama il "giallo" del decreto attuativo per il Porto di Trieste.

Una rapida ricerca su un motore di ricerca e troviamo l'articolo sul Piccolo on line. Ma come può esserci sfuggito un articolo che richiama la questione del decreto attuativo per i porti di Trieste e Monfalcone ? Cominciamo a sfogliare il giornale degli ultimi giorni. L'articolo non c'è.

Il giallo della scomparsa di un articolo che richiama il giallo del decreto attuativo. Il primo mistero lo risolviamo facilmente: l'articolo è stato pubblicato nella edizione di Gorizia e Monfalcone e non su quella di Trieste. IL PICCOLO si adatta ai suoi lettori e cambia toni e notizie a seconda dell'edizione ? Può succedere ?
A Trieste violini e fiori ogni volta che scrivono del porto mentre a Monfalcone i toni sembrano polemici. 

IL PICCOLO EDIZIONE MONFALCONE
L'articolo dell'edizione di Monfalcone pesca pareri sulle riviste specializzate dello shipping e imposta la vicenda come la trama di un romanzo giallo. Il decreto attuativo di cui in apertura si chiede l'emanazione è quello riguardante l'unificazione dei porti di trieste e Monfalcone e da qui si imposta la questione della partecipazione del sindaco di Monfalcone al comitato di gestione della Autorità di Sistema Portuale. ( possibilità che lo stesso articolista riconosce non prevista dalla legge e quindi non praticabile).
Da qui però l'autore riparte citando la polemica e le prese di posizione del ministro Delrio sulla partecipazione dei sindaci ai comitati di gestione. vengono citati i casi di Civitavecchia e Livorno dove sindaci del M5S sono stati esclusi dai comitati di gestione a differenze di casi simili verificatisi a Genova e Trieste con i sindaci Doria e Dipiazza. 



In tutto l'articolo c'è l'allusione al fatto che nemmeno le nomine di Dipiazza e Serracchiani nel comitato di gestione dell'ADSP di Trieste alla fine dei conti siano "proprio" regolari. Torniamo con i piedi per terra e restiamo ai fatti.
L'opinione e il parere del Ministro Delrio sono e rimangono una opinione e un parere. Le nomine nel comitato di gestione della Autorità di Sistema Portuale dell'adriatico orientale sono state fatte in perfetta sintonia con le leggi e le norme vigenti. A riprova di queste affermazioni possiamo citare diverse riviste di settore, interviste e comunicati dove si afferma che se il ministro vorrà cambiare il metodo delle nomine nei comitati di gestione dovrà cambiare la legge con un passaggio parlamentare.

A nostro avviso non c'è alcun motivo di presentare la questione come un romanzo giallo quando gli atti amministrativi sono chiari e lineari.

L'informazione può seguire l'evoluzione di questa vicenda senza bisogno di scomodare dietrologie e complotti. 

Per completare il ragionamento possiamo sottolineare che è possibile una lettura " partitica" in quanto i sindaci esclusi a Civitavecchia e Livorno sono riconducibili al Movimento 5 Stelle. La spiegazione del caso basata sulla discriminazione partitica tra M5S e Partito Democratico non trova riscontro a Trieste dove il sindaco Dipiazza è chiaramente un esponente del centrodestra. Districarsi tra questioni politiche, partitiche e motivazioni svariate è già abbastanza difficile e non sentiamo il bisogno di invenatre "gialli" dove non ci sono. 

1 commento:

  1. Che ben ara! Siamo proprio nel paese delle banane, con tutto il rispetto per i produttori di banane, anzi per coloro che sfruttati lavorano per le multinazionali delle banane.

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