
Innanzitutto, Marko Jazbec, presentato come presidente del
CdA di Luka non ha alcun ruolo in essa.
E' invece presidente dell'SDH
(Slovenski Državni Holding/ Holding Statale Slovena), che é la "Bad
Bank" incaricata di occuparsi della vendita, della liquidazione e della privatizzazione
di enti, istituzioni, imprese e banche con prevalenza di capitale pubblico (e
non) in sofferenza o in palese dissesto con lo scopo preciso di recuperare un
po' di liquidità smantellando e vendendo (prevalentemente ad imprese straniere)
alcuni gioielli di famiglia "in sofferenza".
Una delle recenti
vendite più eclatanti riguarda l'aeroporto internazionale Brnik di Lubiana che
adesso è proprietà dei tedeschi.
Per quanto riguarda il CdA di Luka Koper, non solo il
rappresentante dei
lavoratori (il ns. amico gruista Mladen Jovicic), ma il CdA
a maggioranza, con il presidente Dragotin Matic in testa é contrario all'inserimento
nel collegio dei revisori (su proposta di Jazbec come capo dell'SDH) di tale
Jurgen Sorgenfrei, perchè ritengono sia una quinta colonna del "capitale
tedesco" e venga messo proprio per ostacolare ulteriormente il raddoppio
della Capodistria – Divača (comunque al palo e, questo è vero, non propriamente
prioritario nella visione dell'attuale ministro all'infrastruttura Peter
Gašperšič).
Ma il casino é iniziato non appena era uscito il nome di
Sorgenfrei come possibile indicazione nel colegio dei revisori.
In sostanza é
una forte dimostrazione di dissenso e di protesta nei confronti dell'attuale
governo (centro con appoggio socialisti e pensionati) che si professa
dichiaratamente "neutrale" e per bocca del premier Cerar dichiara di
non voler intervenire nelle questioni di competenza dell'SDH (il famoso holding
bad bank).
In Luka Koper fanno la battaglia contro l'SDH ma anche contro un
governo imbelle che assiste passivamente ai tentativi di privatizzazione e di
"sottrazione" in nome di interessi esteri di Luka Koper, che a
differenza di altri enti, imprese e banche non è affatto in sofferenza.
La mobilitazione ha coinvolto tutte le sigle sindacali, non
solo quelle di categoria, ed è vero che a Capodistria sono scesi per protestare
non solo da Lubiana ma da tutte le parti della Slovenia, perfino da Maribor ed
altre città molto più a nord della capitale. Come se in difesa del Porto di
Trieste scendessero pullman di dimostranti da Tarvisio, Tolmezzo e magari anche
da Belluno.
Nota di colore, alla manifestazione ha partecipato e si è
esibito, su richiesta dei manifestanti (3000 dichiarati davanti a Luka Koper e
poi in Piazza Tito) anche il Coro partigiano triestino Pinko Tomazic.
Girano tutti in Volkswagen ed Audi....ed ora pagano pegno...
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