venerdì 3 agosto 2018

DALL'INTUIZIONE AI DATI CERTI : MAERSK E MIGRANTI

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Al 3 luglio abbiamo pubblicato una nostra intuizione sul fatto che "qualcuno" avrebbe dovuto pagare i costi delle variazioni e dei ritardi nella consegna dei container dovuti al recupero dei migranti in mare. Cliccate sulla immagine per rileggere l'articolo.

Oggi un redattore di FAQTRIESTE ci ha segnalato un articolo ampiamente documentato e interessante pubblicato da Lettera43 online. Lo trovate a questo indirizzo in rete:

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1 commento:

  1. verani.adriano@gmail.com4 agosto 2018 alle ore 01:04

    Come dice bene l'articolista si tratta di'sospetti' di violazioni . Il fatto è che il Diritto Internazionale di cui il Diritto Marittimo è una pertinenza è - mi si perdoni - la più gran puttana di questo mondo. Ciò che sottende a questo Diritto e sempre e solo la forza; il suo simbolo è la spada di Brenno. Sei forte da imporre una tua interpretazione? Allora sei tu la fonte del diritto! Alla fine della fiera,dobbiamo chiederci se nonostante questi minuetti il Diritto Internazionale serva a qualche cosa. A questo punto la questione è quella del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Da un punto di vista della norma,non vale nulla dato che il più forte avrà sempre i mezzi per imporre i suoi interessi, come dice Fedro "Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.."; se lo consideriamo invece un balletto di bugie per diminuire la beluinità dell'uomo, almeno come forma esterna che dia un poco di evanescente consistenza al diritto, allora qualche linimento potrebbe averlo. Per cui la sostanza è se l'Italia riuscirà a essere abbastanza forte e coesa al suo interno da sopportare i certissimi colpi che le verranno inflitti. Questo non è "Not in My Port" di 'Salvini'; non si tratta di una proprietà privata di Salvini come la sottile articolista cerca di contrabbandare ma è un atto di un Governo rappresentativo e legale; anzi se proprio si dovesse dire qualche cosa bisognerebbe rendere responsabili i Governi precedenti per la leggerezza con cui hanno firmato trattati di ogni tipo; quello di Renzi poi è la quintessenza della puttanata eretta a sistema. I costi delle navi, così bene elencati, anche quelli saranno oggetto di trattativa e se riuscirà a prevalere la tesi che queste navi hanno approdato a porti italiani di cui conoscevano l'interdizione ebbene la cosa è tutta sulle ginocchia di Giove.Le Convenzioni hanno in genere delle scappatoie che permettono alle parti di non ottemperare ad esse pur senza arrivare ad una esplicita infrazione. E' questo il caso nostro: come può essere possibile mantenere il rispetto di convenzioni costruite e pensate per l'ordinaria amministrazione quando ci troviamo di fronte a situazioni epocali, incontrollabili con i mezzi usuali e che scardinano lo stesso impianto civile di un Paese? Anche qui resterà il solo rapporto di forza e di trattiva. Il taglio di questo articolo non è certo equanime in quanto non pone in evidenza le ragioni e le necessità di un Paese a difendere i suoi interessi vitali. Ma attenzione, se Salvini perde- come se fosse un affare suo e non nazionale - non vince certamente il PD perchè comunque non si ritornerà allo stato pristino e le sue responsabilità sono ormai ben conosciute.Inoltre, il sospetto abbastanza fondato è che tutto ciò non sia altro che una manovra bene orchestrata per ricondurre l'Italia in uno stato di sudditanza e per preparare le condizioni per un intervento ( militare ? politico ? con forze terze ?) in Libia da parte della Francia ed estromettere definitivamente gli interessi e il lavoro italiano da quell'area. Se fosse così, c''è poco da sentirsi fremebondi per le sorti di Salvini perchè due sono le opzioni 1)mantenere lo stato di sudditanza dell'Italia 2) tentare di uscirne fuori e la questione dell'immigrazione clandestina ( NON naufraghi) ne è la prima occasione.

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