sabato 31 agosto 2019

RASSEGNA STAMPA 30 AGOSTO 2019







Lavoro, a luglio 18mila occupati in meno: primo calo dopo cinque mesi. Giù i dipendenti stabili. Disoccupazione risale al 9,9%

Il numero delle persone che hanno un posto scende di 18mila unità rispetto a giugno: dopo quattro mesi di aumento diminuiscono di 46mila unità i lavoratori dipendenti, soprattutto quelli stabili (-44mila). Segno meno anche per gli occupati a termine (-2mila), mentre aumentano gli indipendenti (+29mila). Il tasso di occupazione passa al 59,1% (-0,1 punti percentuali).



La locomotiva tedesca rallenta, ma non si ferma. Stabile la disoccupazione


Tuttavia, «in parallelo l’occupazione soggetta a sicurezza sociale continua ad aumentare, seppure non in maniera decisa come l’anno precedente. La domanda di nuovi dipendenti si sta muovendo al massimo livello, ma è anche destinata a indebolirsi nel prossimo futuro» rileva il rapporto mensile della Bfa che dettaglia gli addendi incapaci di variare il conto finale.


Segnali di rallentamento sul mercato del lavoro

I dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps pubblicati ieri hanno confermato un boom delle conversioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. A questo fenomeno si deve la gran parte dell’aumento dei contratti registrato a giugno: 321.805 contratti stabili, più 150,7% rispetto allo stesso periodo del 2018.


Pil ancora a zero: l’Italia è in stagnazione da 15 mesi


Saipem, lo Scarabeo 9 attraversa il Bosforo. Il primo passaggio nel 2017 (video)


Le battaglie dei lavoratori al porto di Napoli

https://www.internazionale.it/reportage/riccardo-rosa/2019/08/30/porto-napoli-crisi

L’evoluzione dei confini in Italia dal 1861 a oggi

La storia degli italiani è la storia dei luoghi in cui vivono. Per ricostruirla abbiamo creato una breve GIF animata che ripercorre l’evoluzione dei confini in Italia a partire dall’unità, nel 1861.

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/08/30/levoluzione-dei-confini-italia-dal-1861-oggi/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Italia 2050: più pensionati che lavoratori. L'allarme Ocse

Potrebbe essere questo, secondo l'ultimo studio dell'Ocse sul mercato del lavoro, il destino del Belpaese, basandosi sugli attuali schemi pensionistici. Nel rapporto Working Better with Age, il numero di persone over-50 inattive o pensionate che dovranno essere sostenute dai lavoratori potrebbe aumentare di circa il 40%, arrivando nell'aera Ocse a 58 su 100.




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