ITALIA MARITTIMA RIMANE A TRIESTE
TRIESTE
– Italia Marittima resta a Trieste e Antonio Maneschi, figlio di Pierluigi
scomparso pochi mesi fa, è il nuovo presidente di Evergreen Italy. Lo ha
confermato in questi giorni il gruppo TO-Delta specificando che a proposito
delle due posizioni rimaste vacanti dopo la morte dell’esperto imprenditore
livornese, “nel segno della continuità familiare Antonio Maneschi ha assunto la
carica di presidente di Evergreen Italy mentre, parallelamente, è stato deciso
di affidare a Michela Nardulli la carica di presidente di Italia Marittima”. La
dottoressa Nardulli è una delle colonne portanti dell’azienda da sempre ed è
stata il riferimento livornese dell’azienda fino ai nuovi incarichi nazionali.
Italia
Marittima (l’ex Lloyd Triestino) rimane dunque a Trieste con il timone di
Evergreen Italy rimane nelle mani della famiglia Maneschi, con le sue 23, tutte
italiane, con oltre 210 posti di lavoro nel 2018.
La
società armatoriale giuliana – sottolinea il gruppo – interamente controllata
da Evergreen tramite la società olandese Balsam Estate BV, ha richiesto l’anno
scorso un apporto di capitale da oltre 26 milione di euro e nel corso di
quest’anno potrebbe richiedere altre risorse finanziarie. Il bilancio 2018 di Italia Marittima ha
chiuso con un fatturato in calo a 844,5 milioni di euro, da 1,1 miliardi di un
anno prima, e una perdita di 62,3 milioni rispetto a un utile di 41,2 fatto
registrare nel 2017. Dalla relazione sulla gestione al bilancio si apprende che
“la contrazione nei TEU trasportati seguita alla riduzione della capacità
complessiva della flotta è alla base della riduzione del valore e dei costi
della produzione. Il forte peggioramento del margine operativo lordo è però da
imputarsi a una flessione nei noli medi rispetto all’esercizio precedente in concomitanza
a un costo medio del combustibile più elevato”. L’apporto di capitale
effettuato dall’azionista Balsam Estate BV e utile a mitigare la perdita del
2018 è stato pari a 26,3 milioni, di cui 12,8 milioni derivanti da versamenti e
13,5 da rinunce a crediti.
Quest’anno
la situazione non sembra essere migliorata perché, nella relazione al bilancio
di Italia Marittima, è scritto anche che il primo trimestre del 2019 è previsto
in perdita per effetto sempre degli stessi fattori. “Il budget dell’esercizio
2019 – sottolinea la relazione aziendale – prevede un risultato negativo, che
eroderà il patrimonio netto facendo ricadere la società nella condizione
prevista dall’art. 2446 nel corso del 2019. Tuttavia, a seguito del
riconfermato impegno, da parte dell’azionista Balsam Estate BV, a sostenere
matrimonialmente e finanziariamente la società”, gli amministratori ritengono
che Italia Marittima “opererà nel prevedibile futuro dei prossimi dodici mesi
in condizione di continuità aziendale”.
Questo articolo è un bel copia/incolla di quanto pubblicato giorni prima su Ship2Shore (http://www.ship2shore.it/it/shipping/italia-marittima-perde-soldi-ma-rimane-a-trieste_71507.htm)....
RispondiEliminaComplimenti per il lavoro svolto!