ultima ora:
A seguito della proclamazione dello stato di agitazione è stato aperto un tavolo in AdSP con l'impegno del Segretario Generale sul quale verranno fatti tutti i passaggi per sistemare le mancanze attuali.

Le criticità che oltre a
penalizzare la nostra Regione rendendola meno competitiva, stanno determinando
una perdita di efficienza del sistema produttivo e stanno compromettendo il futuro
delle lavoratrici e dei lavoratori del Porto di Monfalcone con il rischio di
ulteriori perdite di posti di lavoro qualora non si intervenisse rapidamente
su:
Infrastrutture, le
infrastrutture del Porto di Monfalcone versano in condizioni gravissime, banchine
da rifare, spazi non delimitati, segnaletica...;
Regole, chiare e
trasparenti che impediscano la concorrenza al ribasso tra le imprese (concorrenza
sleale attraverso l’utilizzo del personale esterno) e che diano la priorità
alla sicurezza, alla regolarità e alla tutela ambientale, regole garantite
dalla certezza della sanzione, ispezioni e verifiche costanti su tutti i
soggetti operanti nel Porto di Monfalcone, individuazione del soggetto
attuatore delle regole;
Controlli, puntuali
soprattutto sugli ingressi/varchi e sulle relative autorizzazioni d’ingresso (spesso
si incrociano nel Porto persone provenienti da altri siti produttivi);
Sicurezza, si sta riscontrando
un preoccupante peggioramento delle condizioni del lavoro (06 febbraio 2019 -
crollo della gru nella stiva, 08 marzo 2019 - blocchi delle corsie per il carico
delle merci, 13 marzo/stoccaggio delle merci nei piazzali, parti comuni e zona
H, altri innumerevoli casi documentati);
Autorizzazioni, rispetto
dalle autorità competenti delle normative, soprattutto della L. 185 del 09
luglio 1990 e relative modifiche L. 148 del 17 giugno 2003, situazioni create
nel recente passato che non verranno più tollerate dai lavoratori;
Autoproduzione,
l’applicazione della norma e autorizzazione dell’autoproduzione nei soli casi
di estrema necessità;
Ammortizzatori sociali, da
utilizzare quando tutti i soggetti operanti nel Porto rispettino gli accordi di
equilibrio sui avviamenti dell’utilizzo del personale;
Competenze, trasferimento
immediato di competenze all’ADSPMAO;
Confronto, le scriventi
necessitano di confronti con cadenze regolari sia con l’Autorità Portuale che
con le Aziende operanti nel Porto.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA
SINTETIZZATO LE SEGRETERIE TERRITORIALI:
Proclamano per il giorno
19 agosto 2019 in Porto di Monfalcone 24 ore di sciopero con la sospensione di
tutte le attività dei lavoratori che operano nell’ambito del Porto di
Monfalcone (CCNL Porti e CCNL Trasporto merci). Comunicano il presidio antistante
l’ingresso del Porto per il giorno 19 agosto 2019 con l’orario 08:00 - 12:00.
Tutti gli eventuali turni
di reperibilità sono sospesi.
Le modalità di
partecipazione allo sciopero sono le seguenti:
Lavoratori del Porto di
Monfalcone dipendenti e soci delle imprese artt. 16, 17, 18 della Legge 84/94 -
intera prestazione giornaliera.
Lavoratori del Porto di
Monfalcone dipendenti e soci delle imprese che applicano il CCNL Trasporto
Merci Logistica - intera prestazione giornaliera.
Si precisa che lo sciopero
sarà effettuato garantendo le prestazioni che possano in qualche modo
coinvolgere i diritti delle persone costituzionalmente tutelate, secondo le
modalità stabilite all’art. 49 del CCNL Porti.
FILT
CGIL
Čulev S. FIT CISL Germani G. UILT Colabucci A. UGLT Falanga G.
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