riceviamo da Genova il documento di solidarietà con i portuali di Napoli :
AL PORTO DI NAPOLI IL
PIANO DELL’ORGANICO SECONDO GNV: DUMPING CON I MARITTIMI AL POSTO DEI PORTUALI
GNV è compagnia di
traghetti che opera nel Mediterraneo controllata dalla holding Marinvest del
gruppo Aponte attraverso cui controlla in Italia anche un numero crescente di
terminal portuali, di agenzie marittime e di spedizioni, di servizi logistici e
di trasporto multimodale. I traghetti GNV all’approdo di Napoli presso il
terminal della stessa GNV, sono serviti per il de/rizzaggio dai lavoratori
della compagnia ex art.17, la storica CULP, mentre lo sbarco/imbarco è fornito
in appalto da una impresa ex art.16.
Ieri Ship2shore ha dedicato un articolo a questo documento |
Il lavoro per GNV produce
il 30% del fatturato di CULP che ha 70 soci. CULP è in proroga di
autorizzazione, in attesa della gara per un nuovo periodo di autorizzazione. Il
Presidente dell’AdSP Spirito preme perché prima della gara la CULP riordini il
bilancio in perdita e abbassi le tariffe per corrispondere alle pretese dei
terminalisti. Altrimenti, ha minacciato l’annullamento dell’autorizzazione e la
trasformazione in Agenzia del lavoro. CULP ha presentato un piano che prevede
il riequilibrio di bilancio a parità di fatturato riducendo le spese a
condizione di ottenere i contributi previsti dall’art.17 c.15bis. Spirito però
non vuole cedere ai contributi perché pretende che CULP abbassi le tariffe.
Altrimenti – dice Spirito – i terminalisti lasceranno a casa i lavoratori di
CULP svuotandone la funzione e l’AdSP non potrebbe opporsi alla libertà di
impresa. Insomma, Spirito vuole che sia il “mercato” a fissare le tariffe e poi
l’AdSP le adotta, mentre la legge dà questa responsabilità all’AdSP che deve
contemperare gli interessi dell’impresa e quelli dei lavoratori
CULP ha accettato
ovviamente di negoziare con GNV, che però le ha imposto la riduzione di 1/3
della tariffa attuale, azzerandone in pratica il margine di contribuzione, da
accettare in 8 giorni pena la sostituzione con l’autoproduzione da parte dei
marittimi GNV imbarcati sui traghetti. È evidente che si tratta di un ricatto.
GNV infatti non ha controproposto un’alternativa legittima, come quella di
mettere a lavorare i dipendenti del terminal al posto dei lavoratori di CULP,
posto mai che un lavoratore dipendente possa essere più conveniente sul piano
economico e organizzativo di uno temporaneo a parità di CCNL applicato. Questo
la legge lo prevede e rientra nella logica delle concessioni e dell’organico
portuale.
Invece, GNV ha minacciato
di mettere a lavorare nelle operazioni portuali dei lavoratori non iscritti tra
i lavoratori dell’organico portuale come prevede la legge, ma appartenenti
all’organico dei marittimi. Così facendo GNV andrebbe in deroga alla sua stessa
concessione. Come è possibile e sostenibile un tale paradosso, se non per una
provocazione contro i lavoratori di CULP, i loro diritti e la loro occupazione,
per sostituirli con costi in dumping ottenuti grazie allo sfruttamento
supplementare del lavoro dei marittimi a bordo dei traghetti? Con la
conseguenza che dovendo CULP per legge non favorire delle imprese in confronto
a altre, dovrebbe applicare la stessa tariffa in dumping anche agli altri
terminal. Così il ricatto e la provocazione di GNV trascinerebbero CULP a diventarne
vittima e complice nella pratica di concorrenza sleale. Un’oscena
rappresentazione dell’organico portuale al quale tutti i lavoratori devono
ribellarsi.
La posizione di GNV nei
confronti della CULP non è improvvisata, da anni ci prova con il ricatto
dell’autoproduzione insieme agli altri armatori soprattutto dei traghetti, ma
oggi si sente più forte e arrogante perché coperta da Assarmatori, la
associazione scissionista da Confitarma presieduta da Stefano Messina, e dalla
sudditanza politica del governo agli affari di Aponte. Nonostante nella
primavera scorsa i portuali di tutta Italia con uno sciopero generale molto
partecipato avessero detto a gran voce NO ALL’AUTOPRODUZIONE.
·
ESPRIMIAMO SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI
PORTUALI DELLA CULP NAPOLI
·
CHIEDIAMO AL SINDACATO DI RESPINGERE
LE PROVOCAZIONI DI GNV E DI APRIRE UNA VERTENZA NAZIONALE CONTRO
L’AUTOPRODUZIONE
· MANIFESTIAMO
DAVANTI AI PORTELLONI DELLE NAVI GNV IN TUTTI I PORTI NAZIONALI
LAVORATORI PER L’UNITÀ PORTUALE DI GENOVA
6 marzo 2019
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