PORTI: FILT, SU OPERAZIONI IN AUTOPRODUZIONE NON
ESCLUDIAMO NUOVO SCIOPERO NAZIONALE
Napoli porto
Roma 7 marzo – “Dentro una
disattenzione generale da parte delle istituzioni al tema della portualità si
insinuano questioni irrisolte come quelle relative all’autoproduzione di operazioni
portuali su cui non sono seguite azioni agli impegni assunti lo scorso 2 agosto
dalla Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che
avrebbe dovuto effettuare un monitoraggio sulla corretta applicazione delle
norme”.
E’ quanto afferma la Filt Cgil spiegando che il” ricorso
all’autoproduzione di operazioni portuali, in alcuni casi addirittura non
autorizzate, denunciano grandi responsabilità anche delle Autorità di Sistema
Portuale, tra questi l’ultimo caso al porto di Napoli, che allo stesso tempo
sottostanno a veri e propri ricatti da parte degli armatori delle compagnie di
navigazione. Una pratica bieca che non accettiamo e respingiamo con fermezza”.
Secondo la Federazione dei
Trasporti della Cgil “su questo tema sono in gioco i diritti dei lavoratori
marittimi e portuali con riflessi sulla sicurezza del lavoro e sui passeggeri
trasportati.
L’autoproduzione, seppur prevista dalla normativa vigente, è
troppo spesso soggetta a libere interpretazioni da parte delle singole Autorità
che ne compromettono, di fatto, l’opportunità di un impiego nell’interesse
generale nel rispetto dei criteri previsti. A questo punto non possiamo
escludere la possibilità di ripetere lo sciopero nazionale di portuali e
marittimi dello scorso 11 maggio che era stato indetto sul tema
dell’autoproduzione”.
“I porti – afferma infine la
Filt – contribuiscono fortemente all’economia del Paese e di conseguenza
meritano attenzione e tutele capaci di consolidare un sistema regolatorio di
prospettiva anche per l’occupazione”.
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