Uno alla volta, quasi ci fosse una regia concordata, esprimono i loro dubbi e le loro perplessità sulla Nuova Via della Seta, su possibili investimenti cinesi nel Porto di Trieste.
Dopo l'editoriale su IL PICCOLO di Roberto Morelli, le preoccupazioni dei sindacati della Ferriera di Servola, i malauguri dell'avvocato Maurizio Maresca l'emittente locale TELE4 ha proposto ieri una intervista con l'ex senatore Giulio Camber che volentieri condividiamo per i nostri lettori.
Non deve essere stato facile per certi personaggi pubblici triestini sopportare le "buone" notizie che in questi ultimi anni sono giunte dal Porto di Trieste. A pensare male si potrebbe avanzare l'ipotesi che si stia ricomponendo un fronte critico che dietro motivazioni generiche è nuovamente interessato a mantenere la situazione attuale. Un fronte conservatore che già individua la Ferriera come baluardo contro la gialla invasione. " Meglio neri di carbone che cinesi " potrebbe essere uno dei prossimi slogan contro la chiusura dell'area a caldo.
Semplificare e spiegare le notizie non può voler dire "banalizzare" le questioni. Non serve a nessuno che si formino a Trieste due raggruppamenti pro e contro i cinesi investitori. Ci sono questioni rilevanti che la Nuova Via della Seta pone a livello globale che è bene comprendere e analizzare nella loro applicazione locale. Servirà un impegno straordinario che potrà tener conto anche dei dubbi che in modo confuso sono stati avanzati.
Vanno monitorati perché si allargano come le amebe
RispondiEliminache maresca e camber siano un pò negativi non mi meraviglio, uno è stato l'artefice della cacciata dell'ect, l'altro lo sponsor della signora. i risultati li abbiamo visti, anzi no non ci sono stati. stiamo vedendo come sta andando il porto in questi ultimi tre anni e ne vedremo ancora delle belle. sviluppo economico e occupazione: sembra poco? non solo a trieste ma sarà per tutta le regione. i cinesi? sono imprenditori solidi che vogliono investire e qui trovano una controparte altrettanto solida. quei personaggi della trieste che fu hanno sempre avuto timore di confrontarsi con i grossi nomi per incapacità e per scelta. andavano bene le piccole clientele e il piccolo potere. il canto del cigno
RispondiEliminaDalla venuta a Trieste del "duo delle meraviglie" ovvero D'Agostino Sommariva, la Città è cambiata. Visione di futuro, capacità di utilizzare gli strumenti esistenti, tenacia lavorativa e professionale, valige sempre pronte per la promozione del Porto, sensibilità sociale oltre che umana, hanno portato lo Scalo tra i più ambiti nel panorama logistico Internazionale. Guai a tornare indietro. Se ci guardiamo intorno capiremo che le strategie cinesi sono oramai irreversibili. O sei dentro o sei fuori dal giro che conta. Quindi l'importante è governare questi processi non te merli. Il resto sono solo chiacchiere dei perdenti che cercano consensi insinuando dubbi inesistenti. Non perdiamo questa occasione di crescita, ne va del futuro dei nostri figli.
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