Pensiamo di fare un servizio utile, in particolare per le riviste del settore, a far circolare l'articolo del quotidiano triestino che aggiunge una notizia importante a quelle che avevamo già pubblicato tratte dalla rivista slovena FINANCE , che è per capirci il "Sole24ore" sloveno. ( clicca qui )
L'Ungheria non parteciperà con i previsti
300 milioni di euro alla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria
tra lo scalo del Litorale sloveno e Divaccia
Orban abbandona Capodistria «Accordi col
Porto di Trieste»
Mauro
Manzin / LUBIANA
Clamoroso
"colpo basso" al governo della Slovenia. A mollare il pesante ko è il
premier ungherese Viktor Orban il quale venerdì scorso durante l'incontro della
diaspora magiara ha affermato che Budapest non darà un euro alla Slovenia per
la realizzazione del raddoppio della traccia ferroviaria tra Capodistria e
Divaccia, infrastruttura considerata strategica e imprescindibile per lo
sviluppo dello scalo del Litorale da parte dell'esecutivo.
Nel piano finanziario
di realizzazione del raddoppio, peraltro molto lacunoso e oggetto del
referendum sull'opera poi bocciato dal corpo elettorale per mancato quorum, la
Slovenia aveva da anni dato quasi per certo e dopo molti abboccamenti con
l'esecutivo di Budapest, l'arrivo di 300 milioni di euro.
Certo non risolutivi
ma comunque una fetta importante per portare a termine un'infrastruttura da
quasi due miliardi di euro.
Orban è stato chiarissimo e il ko ha messo al
tappeto Lubiana perché il premier magiaro ha giustificato la decisione del suo
governo in quanto l'Ungheria è interessata al dialogo con il porto di Trieste.
E proprio domani il presidente della Port Authority del capoluogo del Friuli
Venezia Giulia e vicepresidente dei porti europei Zeno D'Agostino sarà proprio
a Budapest.
FAQTRIESTE a proposito della visita di D'Agostino in Ungheria leggi l'ANSA che pubblichiamo in fondo all'articolo
Non si dovrebbe parlare di accordi ma è fin troppo chiaro che i
"fuori onda" non mancheranno di toccare questo argomento.
Orban ha
affermato che le trattative partiranno con il Porto di Trieste, che dà in
concessione a lungo termine alla logistica le proprie infrastrutture, e
riguarderanno proprio la possibilità di collaborare nel settore logistico con i
necessari investimenti da parte delle aziende ungheresi.
Il ministro delle
Infrastrutture della Slovenia Alenka Bratusek ha comunque più volte sostenuto
che il Paese è in grado di portare a termine l'opera di raddoppio della linea
ferroviaria Capodistria-Divaccia anche da sola, anche se non sarebbe contraria
alla cooperazione dei Paesi contermini se questa dimostrerà di portare al
progetto un valore aggiunto.
Proprio di recente Lubiana ha tolto la qualifica
di segreto alla documentazione esistente sui contatti avuti tra la Slovenia e
l'Ungheria relativamente proprio alla cooperazione nel realizzare
l'infrastruttura.
FAQTRIESTE dopo che il Governo sloveno ha tolto il segreto sui contatti tra Slovenia e Ungheria abbiamo pubblicato sul nostro blog l'articolo del DELO clicca qui per leggere l'articolo
«Non abbiamo ancora messo il punto nella collaborazione con
l'Ungheria - ha detto di recente Bratusek - ma saremo noi che porremo i termini
a Budapest o a chiunque altro per la cooperazione stessa».
Il ministro ha
aggiunto di essere pronta a sondare l'interesse di altri Paesi contermini che
in una lettera avevano epresso un certo interesse. A tale riguardo, ha concluso
sempre Bratusek, sarà presa una decisione ufficiale del governo entro la fine
dell'anno. I media sloveni si "consolano" scrivendo che Orban non
andrà a investire al Porto di Fiume nella "poco amica Croazia". Insomma,
è ko tecnico. -
FAQTRIESTE di seguito il comunicato ANSA dopo la visita del presidente dell'AdSP Mare Adriatico Orientale Zeno D'Agostino:
(ANSA) - TRIESTE, 21 NOV - 2018
"Che ci possa essere un interesse dell'Ungheria per il porto di Trieste va
bene, però al di là di questo, concretamente non ci sono altre cose".
Lo
ha detto il presidente dell'autorità portuale alto Adriatico, Zeno D'Agostino,
a margine del convegno organizzato dalla Zbk e da Sdgz Ures per presentare
l'attività dello scalo giuliano.
"Il presidente Orban - rileva D'Agostino
- ha fatto una dichiarazione in due parti: nella prima dice che non investe più
nella Capodistria Divacia, nell'altra dice che non investendo più là è
interessato al Porto di Trieste.
Prendiamo atto del non investimento, gli
ungheresi sono venuti in porto come tante altre missioni. Sappiamo che sono
interessati ma non abbiamo i dettagli che non sono mai stati affrontati".
In merito ai rapporti con la Cina, il presidente D'Agostino ha detto che
"ci sono anche altri player interessati. Forse è stato utile incontrare i
cinesi perché hanno smosso altri interessi".
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