venerdì 23 novembre 2018

NO UNGHERESE AI 300 MILIONI NEL RADDOPPIO FERROVIA PER LUKA KOPER

Anche il quotidiano IL PICCOLO in questi giorni ha aggiornato le notizie relative al raddoppio ferroviario della tratta Divaccia - Luka Koper ( il porto sloveno)

Pensiamo di fare un servizio utile, in particolare per le riviste del settore, a far circolare l'articolo del quotidiano triestino che aggiunge una notizia importante a quelle che avevamo già pubblicato tratte dalla rivista slovena FINANCE , che è per capirci il "Sole24ore" sloveno. ( clicca qui )



L'Ungheria non parteciperà con i previsti 300 milioni di euro alla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria tra lo scalo del Litorale sloveno e Divaccia

Orban abbandona Capodistria «Accordi col Porto di Trieste»

Mauro Manzin / LUBIANA

Clamoroso "colpo basso" al governo della Slovenia. A mollare il pesante ko è il premier ungherese Viktor Orban il quale venerdì scorso durante l'incontro della diaspora magiara ha affermato che Budapest non darà un euro alla Slovenia per la realizzazione del raddoppio della traccia ferroviaria tra Capodistria e Divaccia, infrastruttura considerata strategica e imprescindibile per lo sviluppo dello scalo del Litorale da parte dell'esecutivo.

Nel piano finanziario di realizzazione del raddoppio, peraltro molto lacunoso e oggetto del referendum sull'opera poi bocciato dal corpo elettorale per mancato quorum, la Slovenia aveva da anni dato quasi per certo e dopo molti abboccamenti con l'esecutivo di Budapest, l'arrivo di 300 milioni di euro. 

Certo non risolutivi ma comunque una fetta importante per portare a termine un'infrastruttura da quasi due miliardi di euro. 

Orban è stato chiarissimo e il ko ha messo al tappeto Lubiana perché il premier magiaro ha giustificato la decisione del suo governo in quanto l'Ungheria è interessata al dialogo con il porto di Trieste. 

E proprio domani il presidente della Port Authority del capoluogo del Friuli Venezia Giulia e vicepresidente dei porti europei Zeno D'Agostino sarà proprio a Budapest. 

FAQTRIESTE a proposito della visita di D'Agostino in Ungheria leggi l'ANSA che pubblichiamo in fondo all'articolo

Non si dovrebbe parlare di accordi ma è fin troppo chiaro che i "fuori onda" non mancheranno di toccare questo argomento.

Orban ha affermato che le trattative partiranno con il Porto di Trieste, che dà in concessione a lungo termine alla logistica le proprie infrastrutture, e riguarderanno proprio la possibilità di collaborare nel settore logistico con i necessari investimenti da parte delle aziende ungheresi.

Il ministro delle Infrastrutture della Slovenia Alenka Bratusek ha comunque più volte sostenuto che il Paese è in grado di portare a termine l'opera di raddoppio della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia anche da sola, anche se non sarebbe contraria alla cooperazione dei Paesi contermini se questa dimostrerà di portare al progetto un valore aggiunto. 

Proprio di recente Lubiana ha tolto la qualifica di segreto alla documentazione esistente sui contatti avuti tra la Slovenia e l'Ungheria relativamente proprio alla cooperazione nel realizzare l'infrastruttura.

FAQTRIESTE dopo che il Governo sloveno ha tolto il segreto sui contatti tra Slovenia e Ungheria abbiamo pubblicato sul nostro blog l'articolo del DELO  clicca qui per leggere l'articolo

«Non abbiamo ancora messo il punto nella collaborazione con l'Ungheria - ha detto di recente Bratusek - ma saremo noi che porremo i termini a Budapest o a chiunque altro per la cooperazione stessa». 

Il ministro ha aggiunto di essere pronta a sondare l'interesse di altri Paesi contermini che in una lettera avevano epresso un certo interesse. A tale riguardo, ha concluso sempre Bratusek, sarà presa una decisione ufficiale del governo entro la fine dell'anno. I media sloveni si "consolano" scrivendo che Orban non andrà a investire al Porto di Fiume nella "poco amica Croazia". Insomma, è ko tecnico. -

FAQTRIESTE di seguito il comunicato ANSA dopo la visita del presidente dell'AdSP Mare Adriatico Orientale Zeno D'Agostino:

(ANSA) - TRIESTE, 21 NOV - 2018
"Che ci possa essere un interesse dell'Ungheria per il porto di Trieste va bene, però al di là di questo, concretamente non ci sono altre cose". 

Lo ha detto il presidente dell'autorità portuale alto Adriatico, Zeno D'Agostino, a margine del convegno organizzato dalla Zbk e da Sdgz Ures per presentare l'attività dello scalo giuliano. 

"Il presidente Orban - rileva D'Agostino - ha fatto una dichiarazione in due parti: nella prima dice che non investe più nella Capodistria Divacia, nell'altra dice che non investendo più là è interessato al Porto di Trieste. 

Prendiamo atto del non investimento, gli ungheresi sono venuti in porto come tante altre missioni. Sappiamo che sono interessati ma non abbiamo i dettagli che non sono mai stati affrontati". 

In merito ai rapporti con la Cina, il presidente D'Agostino ha detto che "ci sono anche altri player interessati. Forse è stato utile incontrare i cinesi perché hanno smosso altri interessi".

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