Ci sembra interessante, prima di commentare l'articolo del Meditelegraph proporvi la traduzione di un lungo articolo pubblicato da FINANCE.SI ( il Sole24ore sloveno ) dove viene fatto il punto della polemica in corso tra i media sloveni e il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Leben.
buona lettura
# secondo binario: “Il
costrutto finanziario è robusto e solido (ma non completato)!” Nonostante ciò
si lavora sulla tratta
Il
Segretario di Stato Jure Leben chiarisce che noi media ci stiamo sbagliando,
quando in questi giorni riferiamo sul secondo binario tra Koper e Divača; quando iniziano i negoziati con gli
Ungheresi e perché il Governo tratterà solo con loro – se c’è questo grande
interessamento?
Il
Segretario di stato presso il Ministero delle infrastrutture Jure Leben è
“contento che il 21 luglio sia entrata in vigore la legge sul secondo binario”.
Ciò significa che entro 30 giorni le attività per la costruzione del secondo
binario tra Koper e Divača dovranno essere trasferite alla società 2TDK,
istituita dal Governo Cerar per la realizzazione e l’amministrazione del
binario. “Non è vero che finora il finanziamento dei lavori sia poco
trasparente! 2TDK fino all’entrata in vigore della legge semplicemente non
poteva fare bandi”, così Leben ha difeso lo Stato, che pubblicava i bandi
legati al secondo binario attraverso il Direttorato delle infrastrutture (DRSI)
ed il Ministero, mentre al contempo la Società 2TDK era già in funzione.
Vi
spieghiamo quanto abbiamo già speso per il raddoppio del binario, quanto
spenderemo ancor prima di venire a sapere quanto e chi pagherà per esso, e
perché il Governo tratta solo con gli Ungheresi, quando per il progetto, così
asserisce il Governo stesso, sono interessati numerosi altri Paesi. Pagheremo
noi contribuenti (nuovamente) di più rispetto a quanto promesso dai politici?
Cosa disturba “il Finance” in relazione al secondo
binario e cosa il Segretario di Stato “del Finance”
Andiamo per ordine
A Leben ha
urtato il fatto che nell’ultimo mese al Finance abbiamo pubblicato diversi
articoli legati al secondo binario, ovvero al finanziamento dello stesso.
Si tratta
degli articoli :
"Primo
supplemento sul secondo binario: come sono aumentati di un quarto i costi per
la costruzione del binario di scorrimento."
"Ancora
un conto per il secondo binario: consulenza finanziaria per quasi un milione di
Euro!"
"Bando
durante le ferie estive: monitoraggio di pipistrelli, granchi e pesci lungo il
tracciato per il secondo binario. Il prezzo? Un quarto di milione di
Euro!"
Foto: Aleš Beno |
Leben (in
foto) asserisce che ci sbagliamo in tutti gli articoli. Che ad essere
più caro non è il binario di scorrimento. Ciò non ha legami. Non è, nero su
bianco, a bilancio. Inoltre non è vero che non ci sia trasparenza nel
finanziamento. Il punto è che 2TDK fino all’entrata in vigore della legge non
poteva svolgere questi compiti. Inoltre è la legislazione ad imporre di
monitorare pipistrelli, uccelli e pesci lungo il tracciato. La consulenza
finanziaria di Deloitte sarà pagata all’85 per cento tramite fondi comunitari.
Che cosa
urta invece il Finance in relazione al progetto? La circostanza, che dai
progetti infrastrutturali finora eseguiti – citiamo solo il TEŠ 6, qualora non
anche lo snodo autostradale – non abbiamo imparato niente.
In quanto alla frammentazione
degli affidamenti pubblici probabilmente è vero che l’intenzione non era la
mancanza di trasparenza nel finanziare il progetto, tuttavia è un dato di fatto
che non sia trasparente. E’ infatti difficile “acchiappare” proprio tutti i
bandi pubblicati dalle diverse Istituzioni, figuriamoci controllare quanto
denaro venga speso con essi. E’ un fatto che, per necessità politiche, ci si
affretti nuovamente con il progetto prima ancora di sapere chi pagherà ed in
quale misura. Il piano finanziario del progetto – secondo stime del Governo si
tratta di 1047 milioni di Euro – non è chiuso. Inoltre, secondo stime relative
al valore dell’investimento, questo potrebbe costare ai contribuenti almeno 200
milioni di Euro in più rispetto a quanto preventivato.
Il piano
finanziario previsto per la realizzazione del secondo binario tra Koper e
Divača è il seguente:
·
200 milioni
di Euro in capitale della Slovenia
·
200 milioni
di Euro in capitale investiti da Paesi retrostanti, il Governo tratterà per ora
solo con gli Ungheresi
·
250 milioni
di Euro di fondi Europei
· 311 milioni
di Euro di prestiti, soprattutto tramite crediti concessi dalla Banca Europea
per gli investimenti (EIB) e dalla Banca per le esportazioni e lo sviluppo
della Slovenia (SID)
Dunque,
secondo tale piano, i contribuenti pagheranno attorno ai 511 milioni di Euro
(non è ancora noto il tasso di interesse negoziato per il prestito della EIB,
che dovremo ovviamente restituire).
Secondo lo
scenario più nero l’investimento dei contribuenti potrebbe aumentare di 200
milioni di Euro (di più a tale proposito un pò più avanti). E nonostante Leben
asserisca che nella stima del valore (un miliardo di Euro) siano incluse anche
spese impreviste, la storia degli investimenti pubblici ci insegna che le spese
impreviste sono imprevedibilmente maggiori.
Con il TEŠ 6, diciamo, sono stati
imprevedibilmente maggiori di oltre due volte. Lo snodo autostradale, così ha
stimato il garante della concorrenza, noi contribuenti l’abbiamo
“imprevedibilmente” – i costruttori hanno fatto cartello, i politici glielo
hanno permesso – pagato oltre un terzo in più,.
In breve, al
Finance urta che i politici costruiscano nuovamente ancor prima che sia chiaro
chi pagherà la costruzione. Gli elementi della prassi degli investimenti sul
secondo binario li abbiamo finora visti – a rappresentarli, quantomeno il
plastico del secondo binario del “valore” di 133 mila Euro, che quelli di Cerar
hanno appioppato ai contribuenti. Noi contribuenti non avevamo bisogno del
plastico, l’hanno voluto i politici per potercisi fotografare.
Rischio per il finanziamento: negoziato solo con gli
Ungheresi, tempo solo fino al 31 maggio 2019
Quanto
denaro manca ancora per costruire il secondo binario? Quasi la metà. Mancano
infatti tanto il prestito, quanto la parte che dovrebbe mettere a disposizione
uno dei Paesi dell’entroterra. Ciò chiaramente non significa, che l’impianto
finanziario sia “robusto e solido” come asserisce Leben. La carta sopporta
tutto. L’importante è quanto pagheremo alla fine.
Dove sta il
rischio? Per ora il Governo discute solo con l’Ungheria. Rettifica: oggi ha
mandato appena la proposta della data sulle prime trattative. La proposta è il
27 agosto. La data dell’incontro dunque dipende dalla disponibilità degli Ungheresi.
Al Governo prevedono che dovrebbero accordarsi con gli Ungheresi già entro la
fine dell’anno. Hanno tempo esattamente fono al 31 maggio 2019. Fino ad allora
il piano finanziario deve essere completato a causa delle regole
sull’erogazione dei fondi comunitari.
L’Ungheria –
in foto il premier Viktor Orban – in cambio della partecipazione al progetto si
aspettava anche una quota di Luka Koper e diritti sulla gestione del traffico
sul secondo binario. Dal Governo sottolineano che nulla di tutto ciò è sul
tavolo delle trattative, e nemmeno ci sarà. Stanno negoziando solo su 200
milioni di Euro, che porterebbero agli Ungheresi il 27 per cento dei diritti di
gestione della Società 2TDK.
Gli
Ungheresi, ricordiamocelo, in cambio della partecipazione al progetto e del
contributo di 200 milioni si aspettavano anche una partecipazione in Luka Koper
e la cogestione del traffico sul secondo binario. E’ stato promesso che nulla
di tutto questo sarà sul tavolo del negoziato.
E se gli
Ungheresi non cedessero? Perché siamo noi stessi a metterci in una posizione
peggiorativa, nemmeno parlando con partner alternativi, mentre è chiaro invece
che per farlo abbiamo ancora tempo solo tre quarti di anno? Soprattutto se
regge che a collaborare nel progetto sia interessata una pleiade di Paesi:
Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spania, Baviera. E se è vero che
unicamente le elezioni hanno impedito a Slovacchi e Cechi di raggiungere un
accordo concreto con il Governo di Miro Cerar!
A farla
breve, è del tutto possibile che a fine anno realizzeremo che ci mancano
(almeno) 200 milioni di Euro. E che il prossimo Governo - se fino ad allora ne
avremo uno, altrimenti il Governo di Cerar, ironia della sorte, dimissionario
proprio a causa del secondo binario ovvero perché la Corte Suprema ha annullato
il primo referendum sullo stesso –dovrà decidere se i contribuenti daremo
(almeno) una volta in più di quanto previsto.
.
Rimarchiamo ancora una volta, anche nel caso TEŠ 6 i politici costruivano e
costruivano, i soldi non c’erano, finché era divenuto troppo tardi per fermare
i lavori. Invece dei 600 milioni di Euro previsti, noi contribuenti abbiamo
pagato 1,41 miliardi di Euro. Per questi motivi abbiamo difficoltà a credere ai
politici sulla parola.
Le rassicurazioni di Leben: fino alla chiusura del
piano finanziario spenderemo ancora…
Finora il
secondo binario è costato ai contribuenti già attorno ai 60 milioni di Euro. Ed
il conto si allunga con ogni bando ed ogni assunzione in 2TDK. Tuttavia Leben
promette che prima del definitivo completamento del piano finanziario,
ripetiamo, deve essere finito entro il 31 maggio 2019, delle opere preparatorie
verranno avviati solamente i lavori per le strade di servizio. E ciò solo
perché già “sono in ritardo sulle tempistiche previste dal prestito”.
Per i lavori
preparatori sono per ora stati firmati contratti per quasi 18,5 milioni di
Euro. Oltre al contratto su ricerche geologiche, idrologiche, carsiche e
geotecniche (esecutore L’Istituto per le costruzioni ZRMK, del valore di 3,1
milioni di Euro) anche il contratto per il censimento sullo stato delle
tipologie di habitat di flora, pesci e crostacei (Aquarius, 11.834 Euro), il
contratto per la stima dell’impronta di Co2 del secondo binario (Epi Spektrum,
10.004 Euro), il contratto per la consulenza finanziaria ed il supporto alla
direzione del progetto per il secondo binario (Deloitte, 829 mila Euro) ed il contratto
per la realizzazione delle strade di accesso che verranno costruite dal
consorzio Kolektor, CPG ed Euroasfalt BIH, che pesa 14,5 milioni di Euro.
La Società
2TDK finora (in base all’applicazione Erar) ha avuto abbondanti 690 mila Euro
di spese, dei quali 319 mila Euro per stipendi. Nella Società sono occupate
otto persone, si intende occuparne altre 12 entro fine anno. Il completamento
della Direzione (ricordiamo che mesi fa si è dimesso l’allora direttore Metod
Dragonja) non è previsto. La Società viene ora guidata da Žarko Sajič.
A quanto
sopra bisogna poi aggiungere i bandi che sono già in corso o che saranno
pubblicati, di più su questo scriveremo nei prossimi giorni.
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