FILT-CGIL
FIT-CISL-RETI UILTRSPORTI UGL MARE
LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELLA CPM
OPERANTI PRESSO IL MOLO VII IN
MERITO AL TAVOLO SINDACALE DEL 09/10/2018
Le
Organizzazioni sindacali FILT - CGIL, FIT- CISL, UILTRASPORTI e UGL Mare, si
vedono costrette a replicare, con grande rammarico, al offensivo e falso comunicato prodotto dall’USB LP - CLPT.
Tale
replica non ha lo scopo di intraprendere una polemica, peraltro inutile, con
un’altra Organizzazione Sindacale, ma cercare di spiegare e far comprendere ai
lavoratori, dei quali abbiamo il massimo rispetto e stima, chi sulle vicende
sindacali, come in questo caso, “ci marcia su” per protagonismo e chi per
storia, consapevolezza, conoscenza e lungimiranza “vale”.
Evidenziamo
quindi, le falsità apparse nel
comunicato del 10/10/2018 dall’USB LP -CLPT in relazione all’incontro avvenuto
presso l’Autorità Portuale, il 09/10/2018 in relazione alle rivendicazioni dei lavoratori
di CPM del Molo VII.
1. Non è assolutamente vero che i lavoratori sono la nostra
ultima preoccupazione, ma al contrario essendo da oltre 100 anni il nostro
pensiero ed oggetto di attenzione, abbiamo invitato l’USB LP -CLPT a
sottoscrivere il CCNL dei Porti, cosa peraltro, già fatta dalla stessa sigla in
altre realtà lavorative anche più complesse.
2. L’Azienda ed il Segretario Generale, invitando le parti a
ragionevolezza e responsabilità, hanno fatto soltanto il loro mestiere,
mantenere in ogni modo la pace sociale, mettendo in secondo piano le regole
scritte fra OO.SS. e Rappresentanze datoriali, che definiscono la
rappresentanza e rappresentatività sindacale (regole che se sottoscritte e
rispettate salvaguardano TUTTI).
3. Le RSU (regolarmente elette) presenti al tavolo, prima
sconfessate, con commenti, per fortuna sotto voce, assai poco edificanti, non
possono essere Proposti dall’USB LP
- CLPT ne da nessun altro soggetto sindacale, perché è il loro preciso compito
e diritto svolgere le trattative sindacali senza subire condizionamenti.
4. La falsità più grande, però, dell’USB LP -CLPT, che speriamo sia
oggetto di profonda riflessione da parte dei lavoratori è quella di rivendicare
l’iniziativa della delega alla trattativa alle RSU presenti, ergendosi ad unici
paladini difensori dei diritti dei lavoratori.
Al contrario dopo un attimo di sospensione chiesto dalle
OO.SS. confederali assieme alle RSU, le stesse con responsabilità e con il solo
scopo di risolvere in ogni modo le problematiche dei lavoratori, hanno
proposto, nel rispetto delle regole, che la trattativa continuasse con
la sola RSU titolata a farlo. Proposta alla fine condivisa da tutti.
Abbiamo,
quindi trovato, ancora una volta, una via d’uscita, con senso di responsabilità; comprendendo però, che senso di
responsabilità e ragionevolezza, non pagano, pur essendo le caratteristiche
delle Organizzazioni Sindacali a cui la controparte fa appello solo dopo che le
problematiche esposte per tempo (15/05/2018) non sono state oggetto di
attenzione da parte Aziendale. Per esser poi riprese pedissequamente da chi, in
passato, di responsabilità non ha dato grande prova.
Le
OO.SS Confederali si rammaricano, di questa situazione locale, venutasi a
creare non per loro colpa, quando leggendo il settimanale L’ESPRESSO di
domenica 07/10/2018 in un articolo di Abubakar Soumahoro vediamo scritto “Il lavoro oggi significa cultura, …… vuol
dire ricomporre valori comuni oggi spezzati. Ricucire.” ci rendiamo conto che a volte anime
diametralmente diverse stranamente riescono a convivere nella stessa
organizzazione; ne prendiamo atto.
Le
Segreterie di
FILT-CGIL
FIT-CISL-RETI UILTRASPORTI
UGL MARE
Trieste, 12 ottobre 2018
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