lunedì 3 settembre 2018

TASSAZIONE DEL LAVORO PORTUALE A TRIESTE - APERTA LA DISCUSSIONE

C'era anche il giornalista de IL PICCOLO all'incontro con il CLPT ( Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste ) dove sono state presentate le firme raccolte tra i lavoratori portuali per una tassazione speciale nel porto di Trieste e illustrati a grandi linee i contenuti dell'incontro sull'argomento in Autorità di Sistema Portuale di Trieste. 

Mettiamo in archivio l'articolo del giornalista de IL PICCOLO e lo salviamo nel blog , anche perchè riporta alcune battute di un dialogo che deve aver avuto con il presidente dell'AdSP Zeno D'Agostino. Sono piccoli passaggi che vanno messi in memoria e salvati nel disco rigido o nella nuvola dove ognuno di noi si salva le informazioni.










Le motivazioni: «Serve ad applicare l'allegato VIII»

La replica di D'Agostino: «Scenario interessante ma di difficile applicazione»

I portuali chiedono il "fisco speciale" pure sugli stipendi

Raccolte 580 firme

Un regime fiscale specifico per i lavoratori del Porto franco di Trieste. Il Coordinamento dei lavoratori portuali e l'Usb hanno presentato all'Autorità di sistema portuale una serie di richieste volte a integrare l'applicazione dell'Allegato VIII nell'interpretazione data dai legali del sindacato. 

La richiesta è accompagnata da 580 firme di lavoratori del porto, circa due terzi del totale.Il confronto si è svolto nei giorni scorsi fra il sindacato e il presidente dell'Adsp Zeno D'Agostino. 

I primi, come spiega il portavoce Stefano Puzzer, si accingono ora a girare le proprie richieste «agli appropriati interlocutori nazionali e internazionali». Il secondo si mostra piuttosto freddo su parte delle proposte, ma concede un «potenziale appiglio normativo» per il tema della fiscalità di vantaggio.La richiesta del coordinamento, coadiuvato dal legale Nicola Sponza e dal consulente internazionale in materia di diritti umani Alfred de Zayas, si articola in tre punti: 

«Chiediamo: l'assunzione diretta di tutti i lavoratori operanti in porto, operativi e amministrativi, da parte dell'ente gestore del Porto franco internazionale di Trieste;

 l'indizione di un tavolo di trattativa finalizzato all'approvazione della contrattazione di primo livello specifica per i lavoratori impiegati in porto; 

l'istituzione di un regime fiscale speciale riguardante i salari». 

La posizione del sindacato è che, tassando il lavoro, si tassano indirettamente le merci, violando quindi il principio del Porto franco. 

Così D'Agostino: «Si tratta in ogni caso di richieste che non vanno rivolte all'Adsp ma a un livello istituzionale più alto». Entrando poi nel merito: «Il primo punto propone sostanzialmente tornare a prima del '94, con la gestione diretta da parte dell'Autorità di tutte le attività del porto, senza i terminalisti. Sarebbe una scelta anacronistica, in controtendenza rispetto al modello complessivo della portualità italiana. Senza parlare del fatto che con l'Agenzia del lavoro portuale abbiamo comunque creato un unico soggetto che fornisce lavoro flessibile ai privati. Stesso discorso per il secondo punto, che avrebbe senso se venisse accettato il primo». 

Quanto alla fiscalità speciale: «Non direi che c'è un'apertura, ma c'è un potenziale appiglio normativo. Io sostengo la tesi che l'Allegato VIII si applichi all'aspetto doganale, ma è comunque stato un confronto interessante». Il sindacato si rivolgerà ora a ministeri competenti, Regione, prefetto, Agenzia delle entrate, Onu.


Giovanni Tommasin IL PICCOLO

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