lunedì 21 maggio 2018

BAROMETRO MUTO - SCALFARI POCO CONVINTO CITA MARONI COME PREMIER

Eccoci qui ad aspettare l'incontro tra i segretari del M5Stelle e della Lega diventata nazionale e il presidente della Repubblica Mattarella per conoscere le indicazioni dei nomi per il presidente del Consiglio e dei ministri della Repubblica.

Perfino Scalfari ci ha mollato e nel suo editoriale di ieri ha riportato la notizia che potrebbe trattarsi di Roberto Maroni. Ma non è frutto di un suo ragionamento o di un suo consiglio, si tratta di cronaca e quindi poco ci aiuta a capire.

Scalfari nel suo editoriale pone due questioni generali legate al dibattito e alle proposte che si sono sentite in questi due mesi dopo le elezioni. La ipotesi di elezioni a luglio , di cui i media hanno parlato, pone secondo Scalfari la domanda seguente.

Quanti elettori devono partecipare al voto per rendere veramente valide le elezioni ?

Pone quindi la questione di mettere un minimo di partecipazione necessaria per rendere valide e attendibili le elezioni. Probabilmente sul modello dei referendum che hanno il quorum altrimenti vengono annullati.



Pone poi la questione del vincolo di mandato. Spiego. Il parlamentare è obbligato a votare secondo le indicazioni del partito in cui è stato eletto oppure vogliono la sua espulsione dal Parlamento ?

Oggi questo vincolo di mandato non esiste nella Costituzione e il parlamentare in disaccordo con il suo partito può essere espulso dal gruppo e dal partito stesso ma rimane eletto. In alcune commissioni per simulare il voto dell'aula riunita e su alcune decisioni anche oggi viene usato il " voto ponderale " e cioè il componente della commissione porta i voti che corrispondono ai suoi eletti e alle proporzioni tra i partiti nell'aula riunita. Basterebbe un rappresentante per partito o per lista e quindi tutti gli altri parlamentari potrebbero stare a casa. Ma non è pericoloso tutto ciò ?

Su queste due domande che Scalfari pone pubblicamente su Repubblica torneremo e vi invitiamo a scrivere perchè è un dibattito da fare e sviluppare a nostro avviso.

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