martedì 3 aprile 2018

REGIONALI FVG 2018 SANITA' E UTI

Negli articoli dedicati alla campagna elettorale delle regionali FVG e nelle dichiarazioni dei candidati c'è sempre il riferimento a due argomenti specifici: sanità e UTI. Partiamo dal commento di Gianfranco Moretton sul suo blog per entrare in questi argomenti




MALA SANITÀ IN FVG

L’ultima della mala sanità regionale è la notizia apparsa oggi (29 marzo) sul Messaggero Veneto di un pensionato che ha dovuto attendere 12 ore al pronto soccorso dell’ospedale di Tolmezzo, dalle 9 del mattino alle 10 di sera. Non è colpa dei medici e degli infermieri se appunto mancano gli uni e gli altri per curare i malati: anzi essi sono le prime vittime di una riforma insana. Oggi, inoltre, abbiamo appreso dal TG3 regionale delle enormi difficoltà di aprire per il prossimo fine settimana il pronto soccorso di Lignano perché non si trovano 4, diconsi quattro e non quaranta o quattrocento, infermieri da spostare colà, nell’ambito della medesima azienda.
Gli ospedali sono ridotti al lumicino e sono ben sotto le loro stesse necessità!
Questo solo per citare due delle innumerevoli situazioni catastrofiche che la riforma Serracchiani-Telesca ha generato. Riforma politicamente ideologica catapultata dall’alto neanche che le suddette due, fossero depositarie del Verbo, imposta e difesa con arroganza e, come quella delle UTI, al di là di ogni logica e buonsenso.



Ha ragione Fedriga a dire che si dovrà cominciare dalle macerie ed ha torto Bolzonello che contrattacca accusandolo di parlare per slogan. Ma, benedetto il Signore, di fronte ad una situazione simile non è utile anzi obbligatorio sottolineare quello che è stato fatto per evitare di portare avanti il disastro? Non è forse necessario ammettere che bisogna procedere con prudenza ed incominciare con il parlare con chi se ne intende e non con politici da strapazzo? E, d’altro canto, cosa ha fatto Bolzonelloquando disse giorni fa che la riforma sanitaria e delle UTI andavano modificate? Parlava anch’egli per slogan, come lui dice di Fedriga?
Del resto basta andare in giro, parlare con amici e conoscenti per capire la situazione: non se ne trova uno che non confermi come in questi cinque anni la sanità, sia oggi precipitata. Certo non parliamo delle eccellenze, delle specializzazioni altissime che sono dovute ai medici ed alle loro attrezzature. Parliamo della sanità quotidiana, la prevenzione, la prenotazione delle visite ai CUP, il pronto soccorso: mesi di attesa nel primo caso, ore e giornate intere nel secondo.
Il massimo poi si è visto, e lo abbiamo già detto su queste pagine, quando la Corte dei conti, dopo un lavoro di indagine ed una relazione letta per sintesi ha certificato il netto peggioramento del sistema sanità del Friuli Venezia Giulia dal 2013 al 2016: un giudizio impeccabile che non si basa evidentemente sui dati di comodo o letti interessatamente e così sbandierati dalla presidente, ma che è terzo ed oggettivo e certifica il fallimento, forse il peggiore, di un governo fallimentare che ha fatto retrocedere la nostra Regione nelle posizioni basse delle classifiche nazionali.

Ecco proprio a questi giudizi oggettivi la Serracchiani aveva risposto con slogan, se non proprio con offese alla magistratura contabile tacciandola di fare politica e di incompetenza.
Lo stesso candidato del PD che inconsapevolmente ha detto cose similari incominciando la sua campagna elettorale, ci deve spiegare come e cosa intenda fare concretamente quando ha annunciato che quelle due grandi (sic!) riforme vanno a suo dire modificate.

Sarebbe bene che fosse cioè più preciso senza dimenticare che in questi cinque anni di riforma lui non era al Parlamento, come Fedriga ma, guarda un po', era il vicepresidente di quella giunta che le ha fatte, imposte e difese come intoccabili e perfette.


Lì, 29 marzo 2018

Nessun commento:

Posta un commento