Utilizziamo piuttosto il contributo di un nuovo collaboratore volontario e occasionale che ci scrive ogni tanto. Ma prima di passare al pezzo e alle proposte avanzate dobbiamo mantenere una promessa e spiegare il significato della parola acribia.
Acribia: Accuratezza nel lavoro critico , scrupolosità, precisione, precisione meticolosa.
In prossimità delle vicine elezioni di marzo c.a., perchè non si
interrogano i candidati con le seguenti domande ( forse meglio riformulabili da
chi possiede sulla materia la necessaria acribia).
1) ALLEGATO VIII : cosa
pensano i candidati del documento in sè, della sua formulazione, della sua
validità in corso. In particolare ritengono che il recente documento DELRIO
circa l'Allegato in questione debba essere esteso con esplicita menzione nella
sua totalità, così come da lettera originale del Tratttato di Pace del 1947,
oppure ciò non sia necessario, superfluo, non applicabile, dannoso ecc. ecc.
?
2) PORTO FRANCO INTERNAZIONALE :
ritengono i candidati che sia utile estendere il Porto Franco ad altre aree del
litorale marittimo con la profondità terrestre necessaria all'impianto di
attività portuali, industriali , commerciali, di deposito ecc. ecc. ? E se no,
perchè!
3) DOGANE : Ritengono i candidati
che l'attività delle Dogane debba essere trasferita ai varchi di entrata
delle aree franche , fermo restando che ogni attività deve essere compresa
nella lettera e nello spirito dell'Allegato VIII, cioè con la esplicita
affermazione che non devono essere consentiti ostruzionismi e ritardi di alcun
genere? E se no, perchè?
4) VINCOLI DELLA SOVRAINTENDENZA : Ritengono
i candidati che tali vincoli siano illegali e in aperto contrasto con il
disposto dell'Allegato VIII che tende ad una funzionalità portuale allo stato
dell'arte, perciò soggetta a modifiche al passo con le migliori tecniche dei
tempi correnti ? Restando quindi possibile, solo attraverso accordi bilaterali,
il salvataggio di edifici o parti necessarie a documentare il valore storico
dei manufatti inseriti nelle aree coinvolte. E se no, perchè?
5) SDEMANIALIZZAZIONE : La stessa parola
indica che uno stato precedente di demanialità viene annullato. I candidati
ritengono che lo Stato italiano in seguito al Trattato di Pace di Parigi del
1947 abbia conservato o perduto il possesso demaniale sulle aree portuali di
cui si parla e che il susseguente Memorandum di Intesa del 1954 nulla
abbia modificato a tale proposito? Oppure,ribadendo, che lo Stato
italiano abbia facoltà di comprendere le aree del Porto Franco Internazionale
nel suo demanio ?
6) AUTORITA' REFERENTE : Ritengono i
canditati che l'Autorità referente alle aree franche del Porto Franco
Internazionale risalgano - in prima istanza - alla
Amministrazione italiana della Zona 'A' del c.d. Territorio Libero di Trieste
che ricade sul 'Governo della Repubblica Italiana ' in carica ( e su quelli
precedenti, successivi all'ottobre 1954) e NON sullo
Stato Italiano ? Ritengono i candidati che sia tutt'ora in vigore il
Trattato di Pace di Parigi del 1947 e il successivo Memorandum di Intesa ?
Ferme restando queste domande che gradirei fossero corrette, se
incorrette - oppure meglio esposte, se non chiare, restandone immodificato lo
spirito e il senso, avrei piacere che i candidati , qualora dessero risposte
positive alle mie domande, fornissero esplicita dichiarazione del loro impegno
a presentarle nelle sedi opportune e a sostenerle con la loro azione . Ciò,
senza riguardo a possibili posizioni o conflitti di interesse all'interno dei
rispettivi partiti o coalizioni con interessi contrapposti di altre entità .
Chi è eletto a Trieste, deve fare l'interesse di Trieste, altrimenti se ne vada
a passeggiare altrove. Restano alcuni altri punti che i candidati
dovrebbero considerare e fornire il loro parere :
A) FERROVIE : Ritengono i
candidati che sia necessario per la città di Trieste e per il suo Porto una
ristrutturazione modernizzante delle ferrovie di collegamento ? Ora, mentre
Genova, con la ferrovia del Gottardo penetra direttamente nel cuore
dell'Europa, è o non è opportuno ripresentare con forza il progetto di ferrovia
a due binari che attraversi il ciglione carsico in galleria sino a Monfalcone
assieme ad una attenta ristrutturazione della linea costiera?
E' o non è opportuno riesumare il progetto del traforo di Monte
Croce Carnico che penetrando nella valle della Gail permetta di raggiungere
Salisburgo e Monaco ?
Perchè non riprendere le relazioni e gli studi del prof.
Pellis ?
Pare che ci siano speranze per la Trieste-Venezia! Avranno buon
esito ? Anche qui l'attenzione dei nostri rappresentanti è vitale. Ancora circa
una quindicina di anni fa vi era un progetto dal costo di 400miliardi di lire
di allora ( costoso ma non tanto ) che prevedeva l'ammodernamento della linea (
segnaletica, passaggi a livello, ecc. ) che avrebbe permesso il transito a 180
km/h e quindi l'arrivo a Venezia in 50 minuti . Naturalmente non se ne fece
nulla !
Assieme a questo, cosa pensano i candidati circa le tariffe
ferroviarie che , addebitando costi fissi a partenze in prossimità del confine
, favoriscono smaccatamente Venezia così come - subito dopo la 1^ G.M. - la
'famigerata' tariffa n. 219 costruita asseritamente per sfollare Genova,
colpiva direttamente Trieste. I nostri candidati sanno o non sanno, oppure
fanno i pesci in barile che ogni politica di dumping contro Trieste è
espressamente vietata dal disposto dell'Allegato VIII ?
B) VIA DELLA SETA E INVESTIMENTI CINESI :
Alcuni ritengono che la Cina intenda fare degli importanti investimenti nel
Porto di Trieste nella prospettiva dei nuovi collegamenti chiamati con termini
storico-imaginifici "La via della
Seta " .
Premetto che ogni investimento fatto a Trieste ( ovviamente con
i crismi della 'buona pratica' e con una contrattualistica che sia senza falle)
è solo che un bene e una fortuna e che eventuali, ma non tanto, ostacoli più o
meno maligni devono essere denunciati e combattuti.
Tuttavia dobbiamo avere bene a mente che una applicazione totale
e senza trucchi dell'Allegato VIII darebbe già una tale apertura di possibilità
che ogni altra cosa diverrebbe secondaria; a cominciare dalla possibilità di
accedere a mutui per nuove costruzioni portuali e foranee, avendo cespiti
importanti in garanzia e senza pitoccare nulla dall'Italia nè dover dire un
grazie che serva a qualcheduno per le sue campagne elettorali.
In ogni caso un intervento cinese non potrebbe che essere che il
benvenuto ! Però bisogna sapere esattamente cosa si vuole e quale sia il prezzo
da pagare,che sia in chiaro oppure occulto. In altri termini e con l'esperienza
che non mi pare assolutamente positiva in particolare per una importantissima concessione
già a suo tempo accordata , penso che la prudenza nei confronti di offerte
cinesi sia d'obbligo. I cinesi non sono un bancomat che elargisce denaro
"gratis et amoris" ; vogliono non solo sicurezza per i loro quattrini
e operatività senza intoppi e sino a qui la cosa è perfettamente logica , ma -
senza peli sulla lingua - il timore è che il loro insediamento porti ad un
controllo del porto secondo le loro necessità. Il precedente del Pireo, la
colonizzazione agricola dell'Africa sono elementi che dovrebbero farci
riflettere in profondità ma senza farci intimorire da sfuggire nuove
possibilità che possono essere transitorie e irripetibili. Quindi nessuna
paura, il massimo possibile delle facilitazioni che non pregiudichino proprietà
e autonomia operativa del porto ma una volta che i pro e i contro siano
ben valutati , offrirsi al mercato e considerare , se ci sono , le offerte più
appetibili economicamente e - attenzione , da non sottovalutare - anche in
relazione alle tensioni e/o opportunità geopolitiche.
Io però, rimpiango sempre quella che era a suo tempo (
Boniciolli in carica ) la possibilità della concessione del Molo VII alla
portualità di Rostock , città anseatica ma non collegata al gruppone Amburgo,
Brema ,Lubecca, fuori dai giochi locali e che ci avrebbe offerto in entrata e
in uscita Baltico-Adriatico il collegamento con il Baltico che non solo è
in rapida espansione economica ma è ben collegato da ferrovie con il resto
della Germania e dell'Europa Centrale e - con via marittima - con la Russia,
partner importantissimo che assieme agli USA sono entrambi agenti di
globalità strategica ed entrambi con il Porto Franco Internazionale di Trieste
avrebbero un accesso diretto alla U.E., della quale- per ora - non fanno
parte.
Adriano Verani
NOTA DI FAQTRIESTE : Ci sembra che il testo proposto sia ordinato per punti, domande e argomenti e quindi invitiamo i nostri lettori a condividere, formulare e discutere le varie domande proposte per arrivare ad una stesura definitiva delle domande che evntualmente andrebbero proposte ai candidati di questa lunga campagna elettorale.
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