lunedì 5 febbraio 2018

DOMANDE AI CANDIDATI ? DOMANDE FATTE CON ACRIBIA

Come è nostra abitudine cercheremo di stare il più possibile ai margini delle due prossime campagne elettorali : politiche e regionali del FVG.

Utilizziamo piuttosto il contributo di un nuovo collaboratore volontario e occasionale che ci scrive ogni tanto. Ma prima di passare al pezzo e alle proposte avanzate dobbiamo mantenere una promessa e spiegare il significato della parola acribia.

Acribia: Accuratezza nel lavoro critico , scrupolosità, precisione, precisione meticolosa.


In prossimità delle vicine elezioni di marzo c.a., perchè non si interrogano i candidati con le seguenti domande ( forse meglio riformulabili da chi possiede sulla materia la necessaria  acribia).

1) ALLEGATO VIII    : cosa pensano i candidati del documento in sè, della sua formulazione, della sua validità in corso. In particolare ritengono che il recente documento DELRIO circa l'Allegato in questione debba essere esteso con esplicita menzione nella sua totalità, così come da lettera originale del Tratttato di Pace del 1947, oppure ciò non sia necessario, superfluo, non applicabile, dannoso ecc. ecc. ? 

2) PORTO FRANCO INTERNAZIONALE : ritengono i candidati che sia utile estendere il Porto Franco ad altre aree del litorale marittimo con la profondità terrestre necessaria all'impianto di attività portuali, industriali , commerciali, di deposito ecc. ecc. ? E se no, perchè!

3) DOGANE  : Ritengono i candidati che l'attività delle Dogane debba essere trasferita ai  varchi di entrata delle aree franche , fermo restando che ogni attività deve essere compresa nella lettera e nello spirito dell'Allegato VIII, cioè con la esplicita affermazione che non devono essere consentiti ostruzionismi e ritardi di alcun genere? E se no, perchè?


4) VINCOLI DELLA SOVRAINTENDENZA : Ritengono i candidati che tali vincoli siano illegali e in aperto contrasto con il disposto dell'Allegato VIII che tende ad una funzionalità portuale allo stato dell'arte, perciò soggetta a modifiche al passo con le migliori tecniche dei tempi correnti ? Restando quindi possibile, solo attraverso accordi bilaterali, il salvataggio di edifici o parti necessarie a documentare il valore storico dei manufatti inseriti nelle aree coinvolte. E se no, perchè?

5) SDEMANIALIZZAZIONE : La stessa parola indica che uno stato precedente di demanialità viene annullato. I candidati ritengono che lo Stato italiano in seguito al Trattato di Pace di Parigi del 1947 abbia conservato o perduto il possesso demaniale sulle aree portuali di cui si parla  e che il susseguente Memorandum di Intesa del 1954 nulla abbia modificato a tale proposito?  Oppure,ribadendo,  che lo Stato italiano abbia facoltà di comprendere le aree del Porto Franco Internazionale nel suo demanio ? 

6) AUTORITA' REFERENTE : Ritengono i canditati che l'Autorità referente alle aree franche del Porto Franco Internazionale risalgano - in prima istanza -  alla Amministrazione italiana della Zona 'A' del c.d. Territorio Libero di Trieste che ricade sul 'Governo della Repubblica Italiana ' in carica ( e su quelli precedenti, successivi all'ottobre 1954) e NON sullo Stato Italiano ? Ritengono i candidati che sia tutt'ora in vigore il Trattato di Pace di Parigi del 1947 e il successivo Memorandum di Intesa ?

Ferme restando queste domande che gradirei fossero corrette, se incorrette - oppure meglio esposte, se non chiare, restandone immodificato lo spirito e il senso, avrei piacere che i candidati , qualora dessero risposte positive alle mie domande, fornissero esplicita dichiarazione del loro impegno a presentarle nelle sedi opportune e a sostenerle con la loro azione . Ciò, senza riguardo a possibili posizioni o conflitti di interesse all'interno dei rispettivi partiti o coalizioni con interessi contrapposti di altre entità . Chi è eletto a Trieste, deve fare l'interesse di Trieste, altrimenti se ne vada a passeggiare altrove. Restano alcuni altri punti che i  candidati dovrebbero considerare e fornire il loro parere : 

A) FERROVIE :  Ritengono i candidati che sia necessario per la città di Trieste e per il suo Porto una ristrutturazione modernizzante delle ferrovie di collegamento ? Ora, mentre Genova, con la ferrovia del Gottardo penetra direttamente nel cuore dell'Europa, è o non è opportuno ripresentare con forza il progetto di ferrovia a due binari che attraversi il ciglione carsico in galleria sino a Monfalcone assieme ad una attenta ristrutturazione della linea costiera? 
E' o non è opportuno riesumare il progetto del traforo di Monte Croce Carnico che penetrando nella valle della Gail permetta di raggiungere Salisburgo e Monaco ? 

Perchè non riprendere le relazioni e gli studi del  prof. Pellis ? 
Pare che ci siano speranze per la Trieste-Venezia! Avranno buon esito ? Anche qui l'attenzione dei nostri rappresentanti è vitale. Ancora circa una quindicina di anni fa vi era un progetto dal costo di 400miliardi di lire di allora ( costoso ma non tanto ) che prevedeva l'ammodernamento della linea ( segnaletica, passaggi a livello, ecc. ) che avrebbe permesso il transito a 180 km/h e quindi l'arrivo a Venezia in 50 minuti . Naturalmente non se ne fece nulla !   
Assieme a questo, cosa pensano i candidati circa le tariffe ferroviarie che , addebitando costi fissi a partenze in prossimità del confine , favoriscono smaccatamente Venezia così come - subito dopo la 1^ G.M. - la 'famigerata' tariffa n. 219 costruita asseritamente per sfollare Genova, colpiva direttamente Trieste. I nostri candidati sanno o non sanno, oppure fanno i pesci in barile che ogni politica di dumping contro Trieste è espressamente vietata dal disposto dell'Allegato VIII ? 

B) VIA DELLA SETA E INVESTIMENTI CINESI : Alcuni ritengono che la Cina intenda fare degli importanti investimenti nel Porto di Trieste nella prospettiva dei nuovi collegamenti chiamati con termini storico-imaginifici  "La via della Seta " .
Premetto che ogni investimento fatto a Trieste ( ovviamente con i crismi della 'buona pratica' e con una contrattualistica che sia senza falle) è solo che un bene e una fortuna e che eventuali, ma non tanto, ostacoli più o meno maligni devono essere denunciati e combattuti. 
Tuttavia dobbiamo avere bene a mente che una applicazione totale e senza trucchi dell'Allegato VIII darebbe già una tale apertura di possibilità che ogni altra cosa diverrebbe secondaria; a cominciare dalla possibilità di accedere a mutui per nuove costruzioni portuali e foranee, avendo cespiti importanti in garanzia e senza pitoccare nulla dall'Italia nè dover dire un grazie che serva a qualcheduno per le sue campagne elettorali.     
In ogni caso un intervento cinese non potrebbe che essere che il benvenuto ! Però bisogna sapere esattamente cosa si vuole e quale sia il prezzo da pagare,che sia in chiaro oppure occulto. In altri termini e con l'esperienza che non mi pare assolutamente positiva in particolare per una importantissima concessione già a suo tempo accordata , penso che la prudenza nei confronti di offerte cinesi sia d'obbligo. I cinesi non sono un bancomat che elargisce denaro "gratis et amoris" ; vogliono non solo sicurezza per i loro quattrini e operatività senza intoppi e sino a qui la cosa è perfettamente logica , ma - senza peli sulla lingua - il timore è che il loro insediamento porti ad un controllo del porto secondo le loro necessità. Il precedente del Pireo, la colonizzazione agricola dell'Africa sono elementi che dovrebbero farci riflettere in profondità ma senza farci intimorire da sfuggire nuove possibilità che possono essere transitorie e irripetibili. Quindi nessuna paura, il massimo possibile delle facilitazioni che non pregiudichino proprietà e autonomia operativa del porto ma una volta che i pro e i contro siano  ben valutati , offrirsi al mercato e considerare , se ci sono , le offerte più appetibili economicamente e - attenzione , da non sottovalutare - anche in relazione alle tensioni e/o opportunità geopolitiche. 

Io però, rimpiango sempre quella che era a suo tempo ( Boniciolli in carica ) la possibilità della concessione del Molo VII alla portualità di Rostock , città anseatica ma non collegata al gruppone Amburgo, Brema ,Lubecca, fuori dai giochi locali e che ci avrebbe offerto in entrata e in uscita Baltico-Adriatico  il collegamento con il Baltico che non solo è in rapida espansione economica ma è ben collegato da ferrovie con il resto della Germania e dell'Europa Centrale e - con via marittima - con la Russia, partner importantissimo che assieme agli USA  sono entrambi agenti di globalità strategica ed entrambi con il Porto Franco Internazionale di Trieste avrebbero un accesso diretto alla U.E., della quale- per ora -  non fanno parte.  

Adriano Verani  

NOTA DI FAQTRIESTE :  Ci sembra che il testo proposto sia ordinato per punti, domande e argomenti e quindi invitiamo i nostri lettori a condividere, formulare e discutere le varie domande proposte per arrivare ad una stesura definitiva delle domande che evntualmente andrebbero proposte ai candidati di questa lunga campagna elettorale.

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