La legislazione sul lavoro si
inasprisce per tutti. Lo farà anche per Luka Koper? 12 dicembre 2017
articolo a firma Nataša
Koražija
Il Tribunale amministrativo ha confermato la decisione
dell’ispettorato del lavoro, con la quale è stato vietato a Luka Koper di servirsi
di lavoratori dall’ IPS Encon (IPS è l’acronimo di Izvajalci pristaniških
storitev - prestatori di servizi portuali). Luka Koper ha due possibilità:
assumere personale o avvalersi di agenzie di somministrazione, asserisce l’Avv.
Tanja Bohl. Luka Koper interpreta la sentenza in maniera diversa.
Il Tribunale
Amministrativo ha confermato la decisione dell’Ispettorato del Lavoro, la quale
conferma che l’avvalersi di Luka Koper di manodopera per la prestazione di
servizi portuali attraverso la società Encon rappresenta una forma di lavoro
che sarebbe ammessa solo tramite agenzie interinali.
In effetti, per lo svolgimento del lavoro portuale
Luka Koper si avvale di IPS già dal 1995. Tanto l’Ispettorato del Lavoro quanto
il Ministero del Lavoro insistono da anni sull’inadeguatezza di tale pratica.
FOTO ALES BENOS |
L’Ispettorato del Lavoro ha proibito l’impiego di lavoratori (tramite IPS Encon)
Lo scorso
ottobre l’Ispettorato del Lavoro ha emesso una decisione con la quale ha
vietato a Luka Koper di avvalersi dei lavoratori forniti da IPS Encon. La
decisione è stata confermata anche dal Ministero del Lavoro. Luka Koper ha
impugnato la decisione davanti il Tribunale amministrativo, e per tale motivo
l’Ispettorato del lavoro ha sospeso le procedure, riferiscono dal quotidiano
Delo. Il Tribunale Amministrativo oggi ha pubblicato la decisione, che
sentenzia l’infondatezza del ricorso di Luka Koper. Secondo i giudici l’Ispettorato del Lavoro ha
fondatamente vietato la prestazione di lavoro ai lavoratori in questione fino
alla sanatoria delle irregolarità, e tale decisione, secondo i giudici, non
interferisce con la libera iniziativa d’impresa.
Cosa significa la sentenza per Luka Koper?
“I lavoratori del partner contrattuale di Luka
Koper potranno in futuro svolgere il proprio lavoro solo a condizione che il
partner contrattuale ottenga le licenze necessarie per lo svolgimento di
attività di fornitura di manodopera ad altri soggetti utilizzatori e che si
iscriva nel registro delle persone fisiche e giuridiche per lo svolgimento di
tale attività. L’altra possibilità, è che Luka Koper assuma direttamente i
lavoratori. Finché Luka Koper non renderà conforme alla legislazione vigente la
situazione, rimarrà in vigore l’interdizione a svolgere tali attività”,
asserisce l’Avv. Tanja Bohl.
La Bohl
chiarisce che si tratta di uno dei tanti casi in cui persone giuridiche,
attraverso contratti più o meno fittizi aventi ad oggetto la collaborazione
commerciale, di fatto svolgono servizi di fornitura di manodopera. “Indubbiamente
si tratta di forme di elusione della legislazione sulla regolamentazione del
mercato del lavoro, che consente la fornitura di manodopera solo a datori di
lavoro muniti di apposite autorizzazioni e sottoposti ad adeguati controlli. Dalla
sentenza emerge che i prestatori di servizi portuali svolgevano le loro
mansioni per Luka Koper in modo tale da configurare gli estremi di un rapporto
di lavoro subordinato, poiché svolgevano le prestazioni sotto il controllo e le
direttive dei dipendenti di Luka Koper ed erano inclusi nel processo lavorativo
di Luka Koper in maniera uguale ai dipendenti di Luka Koper. Dalla sentenza
emerge chiaramente che non si trattava di collaborazione commerciale bensì di
fatto di fornitura di manodopera, per la cui attività il datore di lavoro non
possedeva le autorizzazioni necessarie e dunque non era a ciò competente.
In Luka
Koper hanno finora sempre impugnato simili decisioni, per cui probabilmente lo
faranno anche in questo caso. “Credo che la decisione verrà confermata anche
nei successivi gradi di giudizio, in quanto la legislazione giuslavoristica
negli ultimi anni si è inasprita” asserisce Tanja Bohl.
Luka Koper: la sentenza non pregiudica i rapporti con
altri IPS
Luka Koper
ritiene che il Tribunale si è pronunciato solo in merito alla legittimità e
correttezza della decisione dell’Ispettorato del Lavoro e solamente sul caso
dei dipendenti della Società Encon. Per tale motivo, secondo le loro
valutazioni, la sentenza non pregiudica i rapporti di Luka Koper con altri IPS.
Luka Koper aveva inoltre già interrotto i rapporti con Encon prima
dell’ispezione dell’Ispettorato del Lavoro a causa di inadempimenti
contrattuali. Luka Koper ha anche acquisito un parere legalmente vincolante,
secondo il quale dare istruzioni e vigilare sul personale IPS è conforme
all’esecuzione del contratto di concessione, qualora la vigilanza e le
istruzioni impartite non si riferiscano all’esecuzione delle prestazioni
pattuite. Luka Koper si appella anche a due sentenze del Tribunale di
Capodistria/Koper del 2011 e 2016, nelle quali il Tribunale ha confermato che i
casi di collaborazione di Luka Koper con IPS non configuravano la
somministrazione di manodopera.
Il Consiglio di sorveglianza ha rigettato il piano per
nuove assunzioni predisposto dall’Amministrazione
La
regolamentazione della posizione dei lavoratori attraverso IPS è uno dei motivi
per cui il Consiglio di sorveglianza ha posto all’ordine del giorno
dell’Assemblea straordinaria di fine dicembre la sfiducia all’Amministrazione
guidata da Dragomir Matić. Matić sottolinea che l’amministrazione di Luka Koper,
nel piano operativo per il 2018 bocciato dal Consiglio di sorveglianza, ha in
effetti previsto 232 nuove assunzioni e oltre 500 nuove assunzioni nell’arco
dei cinque anni successivi. Per quanto riguarda le pretese di assumere i
lavoratori IPS ha poi chiarito che non si possono assumere immediatamente 1000
persone. La revisione di PwC pubblicata a novembre ha tuttavia passato a
setaccio la collaborazione di Luka Koper con gli IPS. In particolare è stato esposto
che Luka Koper si avvaleva di IPS senza avere riguardo delle procedure
pubbliche per la fornitura di prestazioni e servizi. “Bisognerebbe trovare una procedura di
affidamento di prestazioni e servizi per mezzo della quale fosse dimostrabile
la trasparenza dei procedimenti e che non vi siano coinvolte persone che sono
in qualche modo collegate con Luka Koper”, asserisce in un’intervista al Delo
il membro del Consiglio di sorveglianza di Luka Koper Rado Antolovič.
Antolovič: mi chiedo quanti dei 24 milioni di Euro
vengano veramente impiegati per gli stipendi dei lavoratori
Nell’intervista
Antolovič chiarisce che anche altrove si avvalgono di prestatori di servizi
esterni, tuttavia il sistema è molto diverso. “Forse questi lavoratori sono un
po’ meno costosi, tuttavia non due volte più economici. Mi chiedo quanti dei 24
milioni di Euro siano andati veramente per le paghe dei lavoratori e quanto
hanno ricevuto i titolari degli IPS. Oggi si parla di 1300 licenze mentre il
numero medio giornaliero di lavoratori si aggira tra i 600 ed i 700. Nel
conteggio evidentemente qualcosa non torna e la questione va chiarita fino in
fondo.” Antolovič ha sottolineato come sia positivo per lo Stato che il denaro
venga tassato e che vorrebbe risposte molto chiare su cosa e come devono fare
le persone che lavorano per il Porto.
Secondo
l’opinione di Antolovič, il fatto che Luka Koper collabori con gli IPS dal
1995 non giustifica un’Amministrazione
che dovrebbe occuparsi di garantire alle persone condizioni di lavoro umane
nonché iniziare a superare le pratiche irregolari.
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