domenica 7 maggio 2017

LA RIFORMA DEI PORTI - PUZZLE FASE DUE

La Riforma dei porti va inserita in un contesto almeno nazionale perchè il futuro di questa Riforma e le sue linee guide fino a qui dichiarate non dipendono solo dalle capacità del settore.

Non esiste ambito produttivo, di spesa e di investimenti. di servizi e welfare che possa dirsi indipendente e slegato dalla politica. La stessa impostazione che è stata data a questa riforma dalla squadra guidata dal ministro Delrio è tutta politica. Ma qui entriamo nella banalità di affermazioni per cui tutto nella vita delle persone è riconducibile alla politica. Quello che invece rappresenta un pericolo effettivo è che alcune scelte e provvedimenti si trovino bloccati o sospesi nell'applicazione per motivi non legati alla politica delle cose da fare ma per avvenimenti legati alle politiche dei partiti e ai loro interessi di parte. 

LA FASE DUE DELLA RIFORMA DEI PORTI 

che prevede almeno un provvedimento nazionale ed uniforme sul tema del lavoro portuale e una serie di decisioni sulle infrastrutture necessarie per aggiornare senza sprechi il sistema portuale ha bisogno di tempo.



Questo tempo può essere trovato se il Governo Gentiloni giunge alla scadenza prevista del 2018. Potrebbe mancare il tempo per realizzare questi passaggi se le elezioni si svolgessero in anticipo, ad esempio in ottobre 2017.



 Immaginiamo che sia per prevenire questi pericoli che Duci di Federagenti ( nella nota che abbiamo riportato ) auspica un passaggio di consegne e uno smarcamento dal ministro Delrio, ancora troppo indispensabile alla Riforma stessa.



Dopo anni abbiamo un ottimo ministro: Graziano Delrio è fra i pochi ad avere avuto questa attenzione al settore - spiega Duci - però oggi il sistema dipende troppo dalla sua presenza. Il timore è che la nuova "macchina" non sia ancora in grado di andare avanti in modo autonomo.


Da una parte perché non si è dispiegata del tutto la riforma e dall'altra perché le risorse date all'unica direzione dei trasporti che si occupa del mare non sono adeguata alla mole di lavoro.

Oggi sfrutta le dotazioni del gabinetto di Delrio, mentre servono risorse dirette e stabili, che restino anche se cambia ministro".        Ezio Duci


1 commento:

  1. infatti il problema sarà la continuità. spero che la legislatura continui fino alla scadenza naturale. il problema sarà dopo, che la riforma, da compiere, sia legata a Delrio è evidente ma è anche l'unico ministro che sta rivoluzionando il settore ed è logico che sia delriodipendente

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