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Noi continuiamo ad invitarvi a seguire il dibattito sul Blog di Carozzi e per incuriosirvi continuiamo a proporvi alcuni commenti a nostra scelta:
TRIESTE E' UN PORTO DA 400.000 TEU ?
Ma perchè non siamo un po' più obiettivi, guardate lo
specchietto che segue e traete le Vs. conclusioni
Nel porto di Trieste transitano annualmente in media 300.000 tra camion/semirimorchi/casse mobili da/per la Turchia verso l'Europa Centrale, unità di carico che se trasformate in Teu equivalgono a 680.324 TEU... inoltre il vicino porto di Koper - che attua un dumping tollerato dalla UE - ne fa altri 844.000 di TEU, complessivamente i due porti trattano un volume annuo che supera i 2 milioni di TEU.
La seconda questione ...
Ma perchè le grandi full-container delle due alleanze 2M/Ocean A. vanno prima a Koper?
Questo grazie all'ottusità dellle nostre
leggi sulle tasse di ancoraggio, che agevolano le navi provenenti da altro
porto comunitario.... con più di 100 toccate/anno si risparmia qualche milione
di Euro... Lasciamo stare poi i minori cost operativi di Koper, grazie anche ad
una politica occupazionale che privilegia il lavoro saltuario e precario...
Quindi cari giornalisti, una raccomandazione, quando si scive è meglio prima approfondire, poi ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni..
Grazie per la cortese attenzione
ADRIASEA srl - Trieste
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPorto di Trieste.
RispondiEliminaIl numeri forniti "per i contenitori imbarcati/sbarcati" sono realmente quelli poi fatturati?
Penso sia molto facile sommare la lana con la seta ma questa operazione non illudiamoci sia in grado di portarci molto lontano, in quanto se non si pianifica un drastico ammodernamento infrastrutturale del nostro Scalo che ci consenta di poter realmente sfruttare in futuro quella che è la nostra principale ed indiscusse e anche tanto invidiata peculiarità "i 18 m dei nostri profondi fondali" non saremo certamente mai noi gli artefici principali del tanto auspicato notevolmente incremento dei traffici delle merci containerizzate in transito nell'Alto Adriatico.
Ma per guardare serenamente al futuro non illudiamoci che al nostro Scalo bastino discutibili alchimie contabili, poiché ribadisco che purtroppo non ci porterebbero certamente molto lontano, gli stessi dubbi valgono pure per l'annunciata politica "dei piccoli passi con i motori al minimo" in tema di pianificazioni e cantierizzazione di nuove opere, poiché dobbiamo confrontarci e competere in un contesto dove i nostri antagonisti vicini e lontani, con ammirevole ed invidiabile lungimiranza e la consapevolezza degli enormi ritorni economici che le economie del mare sono solitamente in grado di generare, ormai da decenni hanno messo "il turbo nei loro motori di sviluppo" per pianificare la realizzazione di nuove ed importanti opere sia Portuali che Ferroviarie per favorire la crescita di nuove attività Imprenditoriali e lavoro.
Nuove opere che dovrebbero consentire finalmente al nostro Scalo di rinnovare il suo attuale datato ed irrazionale assetto infrastrutturale "Banchine Moli e Collegamenti Ferroviari" cercando di ottimizzare al meglio lo sfruttamento delle diversificate esigenze in fatto di fondali riferite ai singoli vari Comparti, una ridistribuzione utilizzativa che dovrebbe chiaramente privilegiare lo sviluppo dei Traffici Containerizzati al porto Nuovo e quelli delle Merci varie ed i Traffici Ro/Ro nel Vallone di Muggia.
BRUNELLO ZANITTI Giuliano
giulianobz@virgilio.it
http://sceltemancate.trieste.it
sono polemiche ridicole: primi o secondi, io ho fatto di più e tu di meno, trovano il tempo che trovano. nel porto di trieste è aumentata l'occupazione e i traffici e siamo appena agli inizi di un diverso approccio fatto dalla nuova Autorità. se poi, dietro a queste diatribe, c'è dell'altro (magari la presidenza dell'assoporti)che si parli chiaro
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