giovedì 15 dicembre 2016

PRIMA LEZIONE DEL CORSO DI POLITICA - ironica autodefinizione

PRIMA LEZIONE
CORSO DI POLITICA 

FAQ TRIESTE






Seguendo la cronaca della crisi di Governo si ha l’impressione che l’informazione ci conduca per mano, giorno dopo giorno, ora per ora a scoprire meccanismi e percorsi burocratici che si succedono. 
Ma dentro i partiti ci sarà qualcuno o qualche ufficio che prepara previsioni e percorsi conoscendo in anticipo tutti i passaggi necessari ? Ci sarà qualcuno che prevede un percorso con alcune variabili e poi i dirigenti decidono ? 

ESPERTO POLITICA
Com’è noto i partiti che elaborano idee, linee guida e progetti non ci sono più. Sono finiti con la conclusione della prima repubblica. I partiti odierni hanno solo la rispettiva sigla come nel passato, con un “capo” al comando attorno al quale aggregarsi, confidando sulla sua capacità di catalizzare interesse popolare attraverso slogan di vario genere. Quindi sono partiti liquidi incapaci di costruire il futuro. Insomma la classe dirigente non c’è perché oramai, da ben venti anni, non si fa più scuola di politica e formazione per gli iscritti e amministratori. Solo propaganda, superficialità, effimero.
MA RENZI AVEVA UN PIANO ? 
Oggi, dopo il 4 dicembre sappiamo che Renzi ha sbagliato la previsione e che il SI ha perso il referendum, ma quale era il suo progetto ? 
Da quanto tempo o meglio da quando parte questo progetto di Renzi ? 


Per avere un progetto bisogna avere idee da elaborare per una progettualità forte capace di disegnare il futuro. La politica di Renzi è sembrata più una improvvisazione quotidiana alla caccia di facile consenso elettorale. 

Da questa impostazione sono state approvate normative per accontentare oggi taluni domani altri , gonfiando la spesa corrente, indebitando ulteriormente lo Stato senza mettere in atto una politica di sviluppo e innovazione. 

Renzi privilegia un progetto di finte riforme il cui esito negativo è sotto gli occhi dei più e anche quello degli elettori che nella misura del 60% gli hanno detto di non condividere riforme fatte i piedi e, particolarmente, quella della Costituzione considerata una vera e propria iattura.

Il Governo Renzi aveva due strade per ottenere la Riforma costituzionale a) trattare in Parlamento e approvarla con almeno i 2/3 dei votanti 
b) approvare la riforma con la metà + uno dei voti e poi convocare il referendum confermativo  

Come è stata fatta la scelta ? Chi l’ha fatta dentro il Partito Democratico ? Quando c’era stato il cambio di maggioranza dentro il PD e come Renzi ha costruito la sua maggioranza ? 

La riforma pecca di una chiara ed evidente mancanza di confronto capace di mediare con un approccio equilibrato alla Costituzione. 

E’ prevalsa la frettolosità allo scopo di far credere alla gente che il governo Renzi faceva le Riforme (a prescindere che fosse buona o cattiva). 

Avesse Renzi e i suoi, avuto la pazienza di coinvolgere almeno i 2/3 del parlamento non ci si sarebbe trovati di fronte a un brutto referendum come quello a cui abbiamo assistito e a una vera e propria spaccatura del Paese, creando le condizioni di un difficile e faticosissimo recupero per rimarginare la ferita provocata. Renzi è il vero responsabile di quanto accaduto. 
E’ stato l’uomo, che causa la sua egoncentricità e prepotenza, ha determinato tutti questi danni.

Ci puoi spiegare quindi quale era il PIANO di Renzi e dove ci avrebbe portato ? Come può succedere di sbagliare una valutazione del risultato in modo così eclatante avendo a disposizione un partito e molti mezzi per consultare sondaggi ed esperti ? 

La vanità ha portato Renzi a sbagliare dappertutto e quindi arrivare alle nefaste conseguenze che abbiamo visto per di più con l’elettorato che lo ha bocciato impedendogli di diventare, come voleva il suo progetto, il “padrone” dello Stato italiano sacrificando democrazia e libertà che i padri fondatori della Costituzione avevano con fatica costruito e assicurato in questi lunghi decenni. 

A proposito di sondaggi ricordiamo che prima delle elezioni comunali di Trieste il senatore Russo aveva utilizzato un sondaggio per attaccare la candidatura Cosolini ottenendo le primarie ( che poi perse ) ? 
Aveva il sondaggio giusto sulla sconfitta di Cosolini alle comunali e aveva il sondaggio sbagliato sulla sua vittoria alle primarie ? Come usano i partiti al loro interno i sondaggi ? 

Personalmente non do molto credito ai sondaggi perché negli ultimi anni abbiamo più volte constatato come non riescano più ad azzeccare l’esito elettorale e non solo. 

I sondaggi possono solo dare una indicazione di massima sull’orientamento dei cittadini sulle cose da fare, sulle progettualità più o meno gradite ma non di più. Che Cosolini non fosse un Sindaco amato dalla gente lo si capiva girando la città, cogliendo i commenti della gente. Non serviva un sondaggio per farsi una idea. E così è stato, confermato dalla schiacciante vittoria di Roberto Di Piazza. 
Francesco Russo sapeva benissimo che non avrebbe prevalso  alle primarie perché egli non è mai stato brillante nel conseguire consenso elettorale. Quindi ha ostinatamente voluto le primarie dandosi la zappa sui piedi da un lato e, dall’altro, creando un pericoloso precedente nel voler fare primarie nei confronti di un Sindaco uscente al primo mandato. 

Di norma lo si fa quando cessa i due mandati che sono il termine massimo di permanenza alla carica di Sindaco così come stabilito dalla legge elettorale comunale ma ancor prima dallo Statuto del Pd. 

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