Nei porti si continua a morire: lavoratori in sciopero
23 novembre 2016 ore 14.41
A Salerno l'ennesimo incidente fatale. Filt, Fit e
Uiltrasporti invitano alla protesta per domani 24 novembre: "I Governi che
si sono succeduti non hanno emanato i necessari provvedimenti di aggiornamento
del decreto legislativo 272/99"
“Promuovere in segno di lutto forme di sciopero di
almeno un’ora e assemblee di tutti i lavoratori dei porti per domani 24
novembre”. È l’invito a tutte le strutture delle segreterie nazionali di Filt
Cgil, Fit
Cisl e Uiltrasporti a seguito dell’incidente mortale sul lavoro
avvenuto nel porto di Salerno, esprimendo “il proprio cordoglio e la vicinanza
alla famiglia dell’operaio deceduto”.
Secondo le tre organizzazioni sindacali di categoria
“un'altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino
ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della
prevenzione e della cultura della sicurezza per garantire l'incolumità di chi
ci lavora”.
Ci interroghiamo - affermano Filt, Fit e Uilt - sul
perché ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti
sociali e i ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno
emanato i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo
272/99, ripetutamente sollecitato dalle organizzazioni sindacali, e in
particolare i regolamenti attuativi del Dl 57/12 sulla sicurezza nei luoghi di
lavoro settore trasporti e microimprese”.
Vista l’avvenuta riforma della portualità che a
brevissimo metterà più porti in stretta correlazione tra loro tramite le
Autorità di sistema portuale, "esigiamo - chiedono infine le tre sigle
sindacali dei trasporti – l’attenzione dovuta delle Istituzioni e l’ascolto
necessario per le istanze dei lavoratori affinché non si ripetano più incidenti
drammatici come quello di ieri”.
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