mercoledì 20 luglio 2016

UNESCO STOP ALLE GRANDI NAVI A VENEZIA - MA NON SOLO LE GRANDI NAVI








«Entro il 2017 stop alle grandi navi in Laguna»
Lo chiede una risoluzione dell’Unesco. 

Nell’alert si ordina all’Italia di presentare entro il primo febbraio un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito

Venezia - Stop alle grandi navi nella Laguna di Venezia entro il 2017. Lo chiede una risoluzione dell’Unesco. Nell’alert si ordina all’Italia di presentare entro il primo febbraio un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito.


Sono richieste misure urgenti, quali il fermo di qualsiasi nuovo progetto infrastrutturale, un documento «legale» che introduca la proibizione alla grandi navi passeggeri e commerciali di entrare in laguna, l’introduzione di limiti nel traffico (di velocità, e nel tipo di scafi e imbarcazioni) in città in laguna e una strategia per un turismo sostenibile. In mancanza di progressi, Venezia rischia l’iscrizione nella danger list, al pari di luoghi minacciati dalla guerra.

LA RISOLUZIONE APPROVATA AD ISTANBUL DALL'UNESCO NON SI OCCUPA SOLO DI GRANDI NAVI DA CROCIERA



IL COMITATO DEL PATRIMONIO MONDIALE nella sua risoluzione finale afferma 

" ..... che una combinazione di costruzioni e trasformazioni che già sono stati attuati negli insediamenti della città storica, insieme a proposte di notevoli progetti di sviluppo intorno alla laguna, tra cui un ampliamento dell'aeroporto, il dragaggio di nuovi corsi d'acqua di navigazione in acque profonde, nuovi terminal portuali ( petrolio e gas, container, croceristi), e la conversione continua di edifici per fini turistici, hanno la capacità di danneggiare irreversibilmente l'Eccezionale Valore Universale del bene. Questo danno includerebbe grave deterioramento della qualità ecologica e dei sistemi culturali della Laguna, nonché la coerenza architettonica e urbanistica della città storica, con conseguente perdita sostanziale della sua autenticità e integrità. "

Il riferimento a nuovi terminal portuali relativi a petrolio e gas, container ( VOOPS ) e Terminal Crociere non permette dubbi interpretativi.

Dalla seguente citazione risulta evidente che se al punto 7. si parla e si scrive di grandi navi ( crociere ?) e petroliere al punto 6. si parla esplicitamente di motonavi di medio e grande tonnellaggio.
7.Sollecita lo Stato a proibire l’entrata in Laguna delle grandi navi e delle petroliere ed inoltre richiede che lo Stato adotti, come materia di urgenza, un provvedimento legale che introduca tale processo;
6. Esprime inoltre la propria preoccupazione per I negative impatti sull’ambiente innescati dalle motonavi di medio e grande tonnellaggio che hanno progressivamente causato l’erosione dei fondali della laguna, dei banchi fangosi e delle paludi salate, e che potrebbero rappresentare una potenziale minaccia alla proprietà di Eccezionale  Valore Universale e pure richiedono che lo Stato applichi i limiti di velocità e regolamenti il numero e la tipologia delle imbarcazioni;

Chiarito lo spirito della risoluzione dell'UNESCO che impone un rapporto sul sito lagunare per il febbraio 2017 possiamo porre la nostra domanda

Le navi di recente progettazione e non ancora costruite, denominate " mama vessel " che dovrebbero trasportare i container dalla piattaforma offshore al terminal container di Marghera sono motonavi di medio o grande tonnellaggio ?

disegno progettuale di MAMA VESSEL
Che rotta seguirebbero queste navi in grado di muovere "cassette" con 384 container ?


Quanti passaggi su questa rotta dal terminal offshore al terminal container di Marghera per portare a terra il carico delle megaportacontainer ?

rendering del progetto del terminal container a Marghera
UN FLUSSO CONTINUO è la risposta alla nostra ultima domanda

la risposta l'abbiamo trovata nell'illustrazione del progetto delle "mama vessel "

Combinate con le “cassette” galleggianti (speciali pontoni di carico che portano fino a 384 container l’una) consentono la creazione di una sorta di “nastro trasportatore continuo” tra il terminal in altura e i diversi scali a terra (e viceversa) che riduce i tempi morti nelle fasi di carico e scarico dei container, taglia drasticamente i tempi di percorrenza, i costi operativi, i consumi, e le emissioni.


Per dovere di cronaca vi indichiamo un link del sempre informato The Meditelegraph dove c'è un primo commento del presidente Paolo Costa alla risoluzione dell'UNESCO.

CHI E' CURIOSO CLICCHI QUI PER IL COMMENTO DI PAOLO COSTA
















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