Le prossime elezioni comunali a Trieste saranno fortemente condizionata dai movimenti. Non solo movimenti di opinione, ma movimenti legati a determinati problemi concreti : mense, Ferriera, rigassificatore, porto nuovo e porto vecchio, sanità. Il confronto tra partiti e sui programmi, sulle proposte di soluzione, è fortemente condizionato da movimenti e scadenze composti in larga parte da un elettorato non schierato o fedele ad un'ideologia e che probabilmente in altre occasioni neanche andava a votare.
Sarà difficile che un candidato riesca ad essere eletto al primo turno, visto che le liste sono numerose e c'è una quindicina di candidati a sindaco. Questo comporta che al primo turno il voto si dividerà tra tante opzioni.
La novità , non solo a Trieste, è che al ballottaggio invece dei soliti due candidati delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra possa arrivare il candidato del Movimento 5 Stelle che appunto si autodefinisce proprio "movimento" e non partito. Esiste un arcipelago di opzioni indipendentiste che rappresenta una novità a queste elezioni , che si presenta con ben tre liste.
E poi ci sono i "movimenti" legati a temi specifici quali Ferriera e il solito iter del rigassificatore che continua a preoccupare i cittadini. Questione delle mense e tutti i progetti e igli annunci "elettorali " o meno sul Porto vecchio e la sdemanializzazione.
Ci sono anche migliaia di cittadini che aspettano la restituzione dei soldi "prestati" alle Coop e non sono pochi sia i cittadini che i soldi che devono ancora venir recuperati.
Se abbiamo descritto bene lo spirito di queste elezioni comunali diventa importante in queste ultime settimane impegnare le energie e concentrare gli sforzi per capire che cosa c'è veramente in gioco sui vari temi. Distinguere tra annunci elettorali e impegni seri e in particolare formulare le domande giuste per completare le notizie.
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