martedì 3 maggio 2016

DATE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE E A FOGAR QUEL CHE E' DI FOGAR

Tutti coloro che negli ultimi anni hanno seguito le vicende della Ferriera di Servola possono testimoniare che Maurizio Fogar, del Circolo Miani ha sempre avuto un occhio di riguardo per " l'inquinamento " di piazzale Rosmini.

Ha proposto e fatto in questi vent'anni diverse iniziative specifiche rivolte proprio a quel giardino, magari circondato da scetticismo e fastidio degli stessi frequentatori del piazzale.

Oggi che il Sindaco ha emesso ( con notevole ritardo a detta del deputato Prodani ) delle ordinanze di divieto su alcune aree del giardino ci sembra giusto riportare un pezzo che abbiamo trovato sul sito del Circolo Miani postato in questi giorni. 




Ferriera. Come volevasi dimostrare.

Inviato da valmaura il 28 April, 2016 dal sito del Circolo Miani

Quale tremenda responsabilità, lo scrivevamo stamane nel pezzo che trovate qui sotto, portano da quasi venti anni i vertici istituzionali, gli organi di controllo, da Arpa all’ASS e la Procura della Repubblica, e soprattutto la politica.




I dati e le ordinanze di oggi su Piazzale Rosmini e la Pineta di Servola, goffamente giustificate con la spiegazione, a cui non crede nessuno, che “QUASI sicuramente” non dipende dalla Ferriera (no dalla pipì dei bimbi e dei cani in una zona notoriamente da sempre pochissimo trafficata) sono gravissimi e soprattutto colpevolmente tardivi.

Il terreno intriso di idrocarburi, tra cui spicca il BenzoApirene uno dei componenti più cancerogeni che esista al mondo e prodotto tipico della combustione del carbone (le auto a carbone nonostante io sia cresciuto a partire dalla fine degli anni Cinquanta proprio in Piazzale Rosmini non le avevo per mia memoria mai viste).

Il fatto che si vieti ed inibisca il transito per i giardini e si lasci invece tranquillamente frequentare ai bambini l’area giochi come se gli scivoli, le giostre, le casette in legno e il pavimento poroso fossero immuni dall’assorbimento, è qualcosa di stupefacente.

Per dieci anni ho giocato, pattinato, corso per piazzale Rosmini, erano gli anni all’inizio del 1960, intere generazioni di bambini hanno fatto lo stesso prima e soprattutto dopo di allora.

Come Circolo Miani abbiamo più volte distribuito volantini e parlato ai genitori e nonni così pronti a firmare petizioni contro i cagnetti che all’alba e alla sera i pensionati portavano nell’area ma totalmente insensibili all’inquinamento proveniente dalla Ferriera che in certe giornate rendeva l’aria di San Vito e Campi Elisi, Piazzale Rosmini compreso, assolutamente irrespirabile per i gas di Altoforno e Cokeria.

Fin dal 1998 il Circolo Miani, grazie alle consulenze di medici del Burlo e del Centro Tumori, di tecnici qualificati in campo ambientale, ha sostenuto che l’inquinamento in uscita quotidiana dalla Ferriera, ma non solo, colpiva ed interessava tutta Trieste, Muggia ed arrivava come dimostrato dalle perizie promosse da quel Sindaco, fino a Capodistria.

Dai primi anni Novanta il Circolo Miani e Servola Respira avevano insistentemente chiesto all’Arpa, all’Azienda Sanitaria, alla Procura, al Comune ed alla Regione di fare dei carotaggi sui terreni attorno alla Ferriera e poi allargati a centri concentrici a Muggia, Valmaura,  Monte San Pantaleone e San Sabba dalle cui coltivazione proviene la gran parte della verdura e frutta venduta in città, a Chiarbola (e il Giardino di via Orlandini?) a Campi Elisi e San Vito (perché il frequentatissimo giardino di viale Romolo Gessi allora?).

Ci hanno sempre risposto di no! Tutti anche la Procura.

A Taranto lo avevano fatto e i risultati si sono purtroppo visti. Hanno chiuso su iniziativa della magistratura anche scuole ed asili.

E a Trieste cosa ipotizzare del complesso scolastico di via Svevo (850 bambini e ragazzi, molti col tempo pieno) a fianco della Ferriera, con la centralina che registra tra i dati peggiori della qualità dell’aria a Trieste messa accanto al scivolo ed alla giostra dell’asilo?

E le “coltivazioni biologiche” (quale tremenda ironia nel nome) di via Pitacco a due passi dalla Ferriera?

E il Laureni che si sveglia a fine mandato dopo cinque anni di gestione in Comune dell’assessorato all’Ambiente?

E i dieci anni di sindacatura di Dipiazza, e prima ancora quelli di Illy?
Ed in Regione i vari Tondo, Illy, Tondo ed ora Serracchiani?

E l’opposizione quinquennale in Comune e di tre anni in Regione e Parlamento dei Cinque Stelle?

Votare a giugno per NO FERRIERA SI TRIESTE è legittima difesa!

Chi non lo capisce se ne assume una pesante responsabilità.


Maurizio Fogar

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