Il 20 maggio scorso la assemblea della ASPT ASTRA FRIULI
VENEZIA GIULIA - Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, ha
confermato Stefano Visintin (titolare della Casa di Spedizioni Ro. Ro Tranship
Srl) alla presidenza della Associazione per il triennio 2016-2019, Ma-rino
Marini (titolare della Korman SpA) e Raffaella Terpin (Samer & Co Shipping
SpA) quali vice presidenti.
Nel nuovo consiglio direttivo sono stati eletti Giacomo
Borruso (Interporto di Trieste SpA), Mas-simo Brosch (B.F.B. Srl), Roberto
Castelnovo (Rail Cargo Italia SpA), Franca Luchesi (Santan-drea Srl), Matteo
Parisi (Francesco Parisi SpA), Sabrina Pravisano (Schenker Italiana SpA),
Wal-ter Preprost (General Cargo Terminal SpA) e Fabrizio Zerbini (Trieste
Marine Terminal SpA).
Visintin ha sottolineato come ci sia una sostanziale
coincidenza di visione con il Commissario dell’Autorità Portuale Zeno
D’Agostino, che essendo impegnato a Roma ha inviato un messaggio di saluto,
nel
valutare importanti tanto il quantitativo delle merci movimentate attraverso il
porto giuliano, quanto il lavoro, il valore aggiunto ed il gettito erariale
generati da questo flusso di merci.
Nei porti e negli interporti regionali il fluire dei
trasporti dev’essere armonizzato con le attività logi-stiche e manifatturiere,
che possono sfruttare i vantaggi di un sistema incardinato sul porto internazionale
di Trieste. “Un porto – ha ricordato Visintin nella sua relazione – che
attualmente è l’unico scalo italiano a poter dimostrare con i numeri di essere
una banchina d’Europa, in coerenza con gli obiettivi del piano nazionale della
logistica. Un porto già ferroviario, dove gli obiettivi ambiziosi fissati
dall’Unione Europea di spostamento delle merci dalla strada alla rotaia sono
stati già raggiunti”.
Ma oltre al patrimonio naturale di fondali profondi che non
richiedono dragaggi, lo scalo giuliano ha anche un patrimonio storico,
derivante dai trattati internazionali, che è costituito dal regime doganale del
porto franco. “Un patrimonio che possiamo valorizzare e non tenere nascosto, essendo
finalmente convinti tutti che esso sia uno strumento utile e non uno
svantaggio”.
Coerentemente con questo l’Agenzia delle Dogane dev’essere
sempre di più uno “sportello unico al servizio del commercio” e sempre meno una
stamperia di rettifiche e sanzioni; purtroppo, ana-lizzando i dati forniti
dalla stessa Agenzia per l’anno 2015, si è badato molto più alle verifiche, che alle operazioni di importazione, soprattutto quelle di
merci destinate ad altri Paesi comunitari, in grado di generare quel maggiore
gettito erariale derivante da una quota di dazi, altrimenti irrimediabilmente
perduto per l’Italia.
L’ASPT ha voluto ringraziare il sindaco Roberto Cosolini,
intervenuto nel corso dell’assemblea, per aver riportato il porto al centro
dell’attività politica e di rappresentanza del Comune di Trieste e aver sempre
sostenuto le iniziative di promozione organizzate dall’associazione.
L’assemblea si è conclusa con i significativi interventi di
Robert Sever e Cedomir Bojanic in rappresentanza della associazione degli
spedizionieri sloveni, di Paolo Salvaro, presidente di Confetra Nord-Est e di
Vittorio Torbianelli. Docente di Economia Marittima presso l’Università di Trieste.

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