martedì 26 aprile 2016

ALLEGATO INFRASTRUTTURE 2016 DISCUSSIONE APERTA


Iniziamo l'analisi del documento del Ministero sulle strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica DEF 2016 segnalando e citando l'intervento di Marco Ponti su Lavoce.info  di oggi 26 aprile 2016.



L’allegato Infrastrutture al Def dichiara per la prima volta la volontà di valutare tutte le opere in modo omogeneo. E anche di procedere a una revisione di scelte già fatte in funzione di mutate condizioni di mercato. Un grande potenziale innovativo che potrebbe essere limitato da pre-giudizi.


Le infrastrutture nel Def

L’allegato “Infrastrutture” al Documento di economia e finanza 2016 pubblicato negli scorsi giorni contiene un importante elemento di discontinuità rispetto al passato. 

Per la prima volta si esplicita la volontà di “valutare tutte le opere in modo omogeneo e selezionarle in modo trasparente”. 

Viene inoltre delineata con forza la volontà di procedere a una “project review” delle scelte pregresse in funzione delle mutate condizioni di mercato. 

Sembrano però emergere anche alcuni pre-giudizi che potrebbero essere usati strumentalmente per limitare il grande il potenziale innovativo del nuovo approccio.

Dalla lettura del documento pare di capire che le grandi opere ferroviarie di valico che fanno parte del “core network” Ten-T – tra le quali il terzo valico dei Giovi e il tunnel di base Torino-Lione – dovrebbero essere realizzate a prescindere da una valutazione economica (le valutazioni “terze” che sono state effettuate in passato hanno portato a risultati negativi) in quanto “o la limitata capacità disponibile o le caratteristiche tecniche delle linee esistenti non rendono sufficientemente competitivo il trasporto delle merci via ferro”.

Come è stato illustrato su queste pagine in passato, per entrambe le opere non sussistono veri limiti di capacità e, comunque, la loro realizzazione modificherebbe in modo marginale i costi e i tempi di inoltro del trasporto su ferro, la cui competitività rispetto alla gomma rimarrebbe sostanzialmente immutata. 

Il nuovo approccio introdotto nell’allegato potrebbe consentire una riflessione anche su queste opere.



Chi è Marco Ponti ?

Marco Ponti insegna economia dei trasporti, prima a Venezia e da tre anni al Politecnico di Milano. Ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale, il ministero dei trasporti, le Ferrovie dello Stato e del ministero del Tesoro occupandosi di regolazione del settore aereo e autostradale. Ha partecipato come esperto al primo e al secondo Piano Generale dei Trasporti. Svolge attività di ricerca nell’ambito dei modelli trasporti-territorio, di analisi di fattibilità economica e finanziaria dei progetti (versioni avanzate dell'analisi costi-benefici), regolazione economica e liberalizzazione del settore (tecniche di gara, regole di accesso alle infrastrutture ecc.) e di "public choice". 





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