mercoledì 2 marzo 2016

TILT : NON E' UNA SIGLA INDIPENDENTISTA MA IL NUOVO CENTRO DI SVILUPPO STARTUP

PRIMA LA NOTIZIA COME VIENE PRESENTATA DA REPUBBLICA DI DOMENICA 28 FEBBRAIO E IN UN PROSSIMO POST RACCOGLIEREMO I PRIMI COMMENTI



Startup e ricerca nel centro storico così Trieste diventa la "Silicon" italiana

La prima notizia è che Trieste non è più (solo) una città per vecchi. La seconda è che diventerà la prima Silicon Valley italiana: una fucina scientifica per giovani ricercatori universitari e imprenditori under 35. Ai quali, oltre alle intuizioni per l
'innovazione, è richiesto dunque un altro sforzo: sfatare il luogo comune - fondato - che vuole Trieste come posto ideale dove invecchiare.

Ora: gli anziani qui sono il 28,4% della popolazione, campano benone grazie a un welfare passato, nonostante la crisi, da 50 a 57 milioni l'anno di spesa pro capite (record italiano). Ma il paradosso che attende i nonni è dietro l'angolo: invecchiare in una città ringiovanita grazie all'inversione di tendenza voluta dall'amministrazione (il sindaco uscente Roberto Cosolini si ricandida e il 6 marzo sarà atteso alla prova delle primarie).

Basta con il paradigma, o stereotipo che sia: Trieste vuole togliersi le rughe. Il lifting scientifico- demografico ha alte ambizioni: la suggestione è quella di una specie di Cupertino d'Italia. Ricetta semplice: attirando e aiutando i giovani, si mette in pista il sapere per costruire il domani, e intanto si ripopola la città. La sfida parte dal centro storico. Il Comune ha recuperato 60 appartamenti e 10 locali d'affari che fungevano da residenze universitarie (trasferite altrove) per creare un quartiere per i giovani. «Se la nostra sfida avrà l'esito che ci aspettiamo, continueremo su questa strada con nuovi spazi e nuovi investimenti di risorse », ragiona il sindaco Cosolini.

Spazi e ricerca, dunque. Focus: l'economia digitale. Il primo step ufficiale è previsto per martedì prossimo: verrà presentata TILT, una partnership tra Comune, Teorema Engineering, AREA Science Park di Trieste, l'Università degli Sudi e - fiore all'occhiello del progetto - Microsoft. Che farà da motore.

Eccola la Silicon Valley triestina. L'obiettivo è la promozione di un ecosistema tecnico scientifico per lo sviluppo di startup innovative e di talenti imprenditoriali. A disposizione del nuovo polo ci saranno le varie strutture scientifiche della città e tutti i servizi necessari alla formazione e all'avvio al mercato di un'impresa: educazione, laboratori di ricerca, supporto per business plan, sede e spazi di lavoro, tecnologia, marketing, rete commerciale e accesso a un network di finanziatori. Michele Balbi è presidente di Teorema, partner di Microsoft, 120 dipendenti, 3 sedi in Italia: «Con TILT vogliamo indirizzare una nuova generazione di imprese digitali».




Oltre agli appartamenti del centro storico, l'amministrazione ha riconvertito un altro spazio importante: l'ex ospedale psichiatrico. Qui i progetti saranno a carattere culturale e sociale, protagoniste associazioni e cooperative fondate da under 35. Al piano inferiore, saranno curati i malati di Alzheimer. Dice Laura Famulari, assessore alle politiche sociali: «Abbiamo scommesso sul mix sociale e generazionale: una patologia degli anziani a pochi gradini da uno spazio dedicato ai giovani. Anche questa è innovazione sociale». 

Quanto costa il maquillage per lo svecchiamento di Trieste? Il Comune sgancerà 4 milioni 450 mila euro: ai quali vanno aggiunti altri 4.2 milioni di fondi europei destinati ad una piattaforma per imprese high tech che sorgerà in un edificio sdemanializzato di Porto Vecchio.


Paolo Berizzi 

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