Startup e ricerca nel centro storico così Trieste diventa la
"Silicon" italiana
La prima notizia è che Trieste non è più (solo) una città
per vecchi. La seconda è che diventerà la prima Silicon Valley italiana: una
fucina scientifica per giovani ricercatori universitari e imprenditori under
35. Ai quali, oltre alle intuizioni per l
'innovazione, è richiesto dunque un
altro sforzo: sfatare il luogo comune - fondato - che vuole Trieste come posto
ideale dove invecchiare.
Ora: gli anziani qui sono il 28,4% della popolazione,
campano benone grazie a un welfare passato, nonostante la crisi, da 50 a 57
milioni l'anno di spesa pro capite (record italiano). Ma il paradosso che
attende i nonni è dietro l'angolo: invecchiare in una città ringiovanita grazie
all'inversione di tendenza voluta dall'amministrazione (il sindaco uscente
Roberto Cosolini si ricandida e il 6 marzo sarà atteso alla prova delle
primarie).
Basta con il paradigma, o stereotipo che sia: Trieste vuole
togliersi le rughe. Il lifting scientifico- demografico ha alte ambizioni: la
suggestione è quella di una specie di Cupertino d'Italia. Ricetta semplice:
attirando e aiutando i giovani, si mette in pista il sapere per costruire il
domani, e intanto si ripopola la città. La sfida parte dal centro storico. Il
Comune ha recuperato 60 appartamenti e 10 locali d'affari che fungevano da
residenze universitarie (trasferite altrove) per creare un quartiere per i
giovani. «Se la nostra sfida avrà l'esito che ci aspettiamo, continueremo su
questa strada con nuovi spazi e nuovi investimenti di risorse », ragiona il
sindaco Cosolini.
Spazi e ricerca, dunque. Focus: l'economia digitale. Il
primo step ufficiale è previsto per martedì prossimo: verrà presentata TILT,
una partnership tra Comune, Teorema Engineering, AREA Science Park di Trieste,
l'Università degli Sudi e - fiore all'occhiello del progetto - Microsoft. Che
farà da motore.
Eccola la Silicon Valley triestina. L'obiettivo è la
promozione di un ecosistema tecnico scientifico per lo sviluppo di startup
innovative e di talenti imprenditoriali. A disposizione del nuovo polo ci
saranno le varie strutture scientifiche della città e tutti i servizi necessari
alla formazione e all'avvio al mercato di un'impresa: educazione, laboratori di
ricerca, supporto per business plan, sede e spazi di lavoro, tecnologia,
marketing, rete commerciale e accesso a un network di finanziatori. Michele
Balbi è presidente di Teorema, partner di Microsoft, 120 dipendenti, 3 sedi in
Italia: «Con TILT vogliamo indirizzare una nuova generazione di imprese
digitali».
Oltre agli appartamenti del centro storico,
l'amministrazione ha riconvertito un altro spazio importante: l'ex ospedale
psichiatrico. Qui i progetti saranno a carattere culturale e sociale,
protagoniste associazioni e cooperative fondate da under 35. Al piano
inferiore, saranno curati i malati di Alzheimer. Dice Laura Famulari, assessore
alle politiche sociali: «Abbiamo scommesso sul mix sociale e generazionale: una
patologia degli anziani a pochi gradini da uno spazio dedicato ai giovani.
Anche questa è innovazione sociale».
Quanto costa il maquillage per lo
svecchiamento di Trieste? Il Comune sgancerà 4 milioni 450 mila euro: ai quali
vanno aggiunti altri 4.2 milioni di fondi europei destinati ad una piattaforma
per imprese high tech che sorgerà in un edificio sdemanializzato di Porto
Vecchio.
Paolo Berizzi
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