venerdì 8 gennaio 2016

DAZI DOGANALI TASSE PORTUALI IVA E IL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE

Le prime notizie che abbiamo riportato nel luglio 2014 iniziando l'attività di questo blog riguardavano i tentativi di Taranto e Gioia Tauro di ottenere la zona franca doganale e il ripristino del punto franco di Venezia, per poi passare a citare analoghe richieste di Ragusa e altri scali. 
Il fenomeno continua e in questi giorni di fine e inizio anno sulle riviste di settore si annunciano ulteriori iniziative



TRASPORTO EUROPA 23 dicembre 2015










TRASPORTO EUROPA 4 gennaio 2016









Non nascondiamo la nostra sorpresa nel vedere che solo una agenzia stampa ha cercato di dare il giusto rilievo nazionale alle dichiarazioni di Pierluigi Maneschi,
presidente di Italia Marittima e concessionario del MOLO VII, in materia doganale. 

Porti: Maneschi,su sdoganamenti Trieste arroccata linea borbonica 

(AGI) - Trieste, 16 dic. - "Non basta fare arrivare traffico al porto di Trieste, bisogna soprattutto sdoganarlo, perche' lo scopo e' quello che la merce sia sdoganata in modo che i transiti all'interno dell'Europa siano domestici e non piu' stranieri". 


Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Trieste sulla concessione sessantennale del terminal container del porto, il presidente di Italia Marittima Pierluigi Maneschi. "Per quanto motivo - ha aggiunto - la comunita' europea aveva stabilito che il 25% dei diritti doganali rimanesse al porto di sdoganamento. 

Qualche cifra: Rotterdam ha fatto 12 milioni di sdoganamenti tenendosi qualche miliardo, l'Italia 30 mila, quasi zero". "Quindi - ha precisato - anziche' andare verso un ciclo virtuoso noi siamo ancora arroccati su posizioni borboniche. Il mio appello percio' e' che bisogna assolutamente far cambiare a coloro che sono preposti ai controlli doganali. E' chiaro che devono essere fatti, ma devono essere virtuosi e bisogna assolutamente far capire che anche nella parte che riguarda il controllo il doganiere deve pure fare lo sdoganamento, perche' se non lo fa non porta soldi all'Italia, anzi li da agli altri Paesi". (AGI) Ts1/Vic

Vi proponiamo quindi uno spezzone da Tele 4 dove lo stesso Maneschi risponde e illustra le sue dichiarazioni durante la conferenza stampa



NOTA DI FAQ TRIESTE : Ci è facile comprendere il silenzio e l'imbarazzo di soggetti nazionali per motivi di concorrenza, visto che il Porto Internazionale di Trieste parte in chiaro vantaggio rispetto agli altri scali proprio per le sue particolari caratteristiche.

Non capiamo invece il silenzio da parte dei politici e dei commentatori locali che hanno fatto cadere nel vuoto il sasso lanciato da Maneschi nello stagno della discussione cittadina. C'è forse la paura che dietro osservazioni pratiche e concrete riprenda piede in città un dibattito serio sulle prospettive di sviluppo del porto che riparta da un utilizzo di strumenti mai applicati per motivazioni puramente politiche ? Al di fuori delle solite parole d'ordine e della propaganda è meglio ignorare la discussione ?



Lo spezzone dell'intervista a Maneschi sulle dogane è tratto dalla trasmissione RING di Tele 4 del 18 dicembre 2015 che contiene due interviste interessanti : all'inizio appunto quella con Pierluigi Maneschi e verso la fine una intervista con il commissario straordinario per il porto di Trieste Zeno D'Agostino VAI ALLA TRASMISSIONE SU YOUTUBE 


TESTI COMPLETI


Corridoio doganale stradale tra Ravenna e Bologna

Lunedì 04 Gennaio 2016

L'Agenzia delle Dogane ha avviato il 29 dicembre 2015 il primo fast corridor stradale tra il porto romagnolo e l'interporto emiliano, che consente un invio più veloce delle importazioni extra-comunitarie.

Il fast corridor si basa sull'utilizzo del tracciamento in tempo reale dei veicoli industriali autorizzati che trasportano i container dal porto di Ravenna all'Interporto di Bologna. "Questa tracciabilità completa – precisa l'Agenzia delle Dogane – rende possibile semplificare le procedure doganali e operative all'interno della catena logistica intermodale internazionale".
Le unità di carico montano sigilli elettronici eSeals con Rfid. In questo modo, si possono rilevare eventuali aperture o manomissioni delle unità di carico durante il percorso, lanciando un allarme alle Autorità di controllo. "Ciò rappresenta un passo concreto nella strategia che l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha definito per l'utilizzo dell'Internet delle cose", si legge nella nota.
Questo corridoio controllato – che sorge nell'ambito del programma comunitario Ten-T – è creato con la collaborazione dell'Autorità Portuale di Ravenna e di alcuni operatori del settore, tra cui MSC, TCR, CLBT e Circle.

Esenzione delle tasse portuali per il transhipment

Mercoledì 23 Dicembre 2015 

Il capitolo sul trasporto marittimo della Legge di Stabilità 2016 consente alle Autorità Portuali degli scali che svolgono il trasbordo nave-nave dei container la riduzione o l'esenzione della tassa d'ancoraggio. Una legge che però vale solo per il porto di Gioia Tauro.

Il comma 194-ter del maxi-emendamento approvato dal Parlamento il 22 dicembre nell'ambito della Legge di Stabilità 2015 consente, ai porti sede di Autorità Portuale che hanno un volume di transhipment container pari almeno all'80% del traffico portuale complessivo, di praticare sconti, o addirittura di esentare, la tassa di ancoraggio delle navi. Questa misura è attuata "in via sperimentale" dal 2016 al 2018 e vale per le portacontainer che svolgono servizio regolare internazionale. Così come è configurata questa norma vale solamente per il porto di Gioia Tauro, che oggi è l'unico in Italia ad avere un traffico di transhipment superiore alla soglia dell'80%.
Il testo precisa che le singole Autorità Portuali possono determinare ogni anno l'applicazione e il limite della misura e a viene riconosciuto loro un contributo statale non superiore alla metà dell'onere residuale a loro carico. Uno specifico decreto del ministero dei Trasporti assegnerà la copertura alle singole Autorità Portuali, con una soglia massima di tre milioni di euro.

Un'altra agevolazione per i porti di transhipment, sempre con le stesse condizioni di prima, riguarda la riduzione delle accise sui prodotti energetici per le navi che fanno esclusivamente movimentazione all'interno del porto, con un limite massimo di spesa di 1,8 milioni di euro l'anno, sempre nel triennio 2016-2018.

Sempre nel settore marittimo, la Legge di Stabilità 2016 riduce alcune voci di spesa: le risorse statali per la regione Campania, quelle per il finanziamento dei servizi di trasporto regionale marittimo e quelle per la gestione e lo sviluppo dei sistemi informativi automatizzati del ministero dei Trasporti. Il testo sopprime anche il contributo ventennale per gli investimenti delle imprese marittime per il rinnovo e l'ammodernamento della flotta.

Un altro provvedimento riguarda i collegamenti con la Sardegna. In attesa che sia svolta la gara per destinare gli oneri di servizio pubblico per i collegamenti tra la Sardegna e le isole minori (che deve avvenire entro il 30 giugno 2016) la Legge di Stabilità prevede che le risorse già stanziate si possono usare con il limite di 6,5 milioni di euro, mediante la prosecuzione del contratto con la compagnia marittima Saremar.






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