mercoledì 11 novembre 2015

RIASSUNTO DICHIARAZIONI SUI COLLEGAMENTI FERROVIARI


E' utile leggere le dichiarazioni dei presidenti ( o commissari) dei porti avendo sotto mano una carta geografica dove siano descritti i corridoi TEN europei realizzati ( o in progetto ).

Per quanto riguarda Genova e la Liguria registriamo la dichiarazione del ministro Delrio visto che l'attuale presidente dell'AP di Genova Merlo è dimissionario ed ha appena prolungato di tre giorni ( su richiesta del Ministro ) la cessazione dal suo incarico.

Delrio: "Genova e Savona unite così nascerà il porto d'Italia"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti illustra la riforma: “Il nuovo ente di sistema sarà guidato da un cda snello di quattro persone. Il presidente? Lo scelgo io”

Ma qual è il futuro della Liguria?

«Fra Genova e Savona nascerà un'autorità di sistema ligure occidentale che proseguirà lungo il corridoio Reno-Alpi. La Liguria dovrebbe discutere di questo, a eccezione della
Spezia, che si muove su un altro corridoio, il Tirreno-Brennero. Invece di alzare barricate, si dovrebbe pensare al fatto che il governo sta mettendo 6,2 miliardi sul terzo valico, proprio per inserire l'autorità della Liguria occidentale su un corridoio multimodale che ne fa la porta d'ingresso del Sud Europa e il porto più importante d'Italia. Invece stiamo a discutere di un posto in meno, quando fra Genova e Savona sono distanti 30-40 chilometri».


Eppure, l'impressione è che Savona non accetti questo ragionamento.

«Al sindaco di Savona Berruti dico che Genova non ingoierà Savona, saranno ugualmente rappresentate anche nella governance».

E come sarà composta la governance?

«Come tutte le altre, con un cda molto snello, poche persone che decidono: qui avremo un rappresentante di Genova, uno di Savona, uno indicato dalla Regione e uno dal ministro, a cui compete la scelta del presidente. E ci saranno due direzioni, a Genova e a Savona».


Massimo Minella Repubblica 8 novembre 2015 



Fusina collega i mercati di Germania e Grecia
Ieri è partito dal terminal Autostrade del mare il primo treno carico di 26 trailer (tir senza motrice). 
Costa: «Prossimo passo il sistema offshore-onshore»

È partito ieri dal terminal Autostrade del Mare di Fusina il primo treno dal porto di Venezia per Francoforte per il trasporto di trailer (camion senza motrice) via Brennero fino ai mercati dell’Europa Centrale.
La nuova catena logistica è stata attivata a 3 giorni dal collaudo del revamping della linea ferroviaria, con un primo treno lungo oltre 500 metri che porta 13 carri (26 trailer). E si prevede che a breve verrà raddoppiata l’attuale frequenza settimanale sfruttando la velocità di un collegamento che in soli 3 giorni è capace di consegnare le merci tra Germania e Grecia e di un trasporto in linea con le direttive europee.
Con 4 binari tra i 590 e i 700 metri, Fusina diventa l'approdo ideale per collegare i mercati del Nord e Centro Europa con quelli dei Paesi affacciati sul Mediterraneo. Del resto l’area industriale

di Mitia Chiarin    8 novembre 2015  



Il porto di Trieste viaggia come un treno: aumenta il traffico ferroviario

Più treni che arrivano e partono e container pieni. È soddisfatto il presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, che lunedì è intervenuto al lavori della Commissione dell’assemblea Ince. Il traffico ferroviario da e per il porto di Trieste, ha spiegato D’Agostino, è aumentato del 15,16 per cento nei primi 9 mesi 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014. I treni transitati per lo scalo nel periodo sono stati 4.104, rispetto ai 3.564 del 2014.
D’Agostino ha parlato di “crescita fortissima dei container pieni rispetto a quelli vuoti, il che significa che il traffico diventa strutturale, che nuovi servizi difficilmente vengono trasferiti ad altri porti. Ecco perché investiamo sui treni, non tanto con l’abbattimento dei costi e tasse, ma su elementi aggiuntivi al movimento treni, che fanno diventare i traffici strutturali e non volatili”. D’Agostino ha prospettato per lo scalo, in particolare per il Punto franco internazionale “altre attività oltre la terminalistica, come logistica e manifatturiera. Negli ultimi 20 anni si è rinunciato a pensare all’Italia come Paese di trasformazione e manifattura, sottovalutando gli elementi di competitività su aree ad alta accessibilità. Il porto di Trieste questo ragionamento lo vuole portare avanti. Qui ci sono tutte le condizioni”.
10 novembre 2015 dal sito STRADA FACENDO
Dall’Ue 16 milioni per lo sviluppo del porto di Trieste
Approvata la richiesta dell’Autorità portuale per il finanziamento del cantiere della Piattaforma Logistica.

«La partecipazione a questo bando è stato il primo atto che ho sottoscritto dopo il mio insediamento al porto di Trieste e sono molto soddisfatto dell’ approvazione del progetto in sede comunitaria», ha commentato il commissario straordinario dell’Apt, Zeno D’Agostino. «Siamo l’unico porto italiano - ha aggiunto - che riceverà un finanziamento a valere sul bando Cef. L’Ue mette a disposizione ingenti risorse finanziarie a sostegno delle politiche di sviluppo dei porti e delle reti di trasporto ad essi collegate. Uno degli obiettivi di questa Amministrazione è quello di partecipare con continuità ai bandi europei, specie quelli volti allo sviluppo delle infrastrutture e delle attività di studio e ricerca». Ciascun porto ha presentato un proprio progetto. L’Autorità portuale di Trieste ha proposto quale intervento, le opere infrastrutturali di base per la realizzazione del nuovo “Hub Portuale di Trieste - Piattaforma Logistica tra lo Scalo Legnami e il P.F. oli minerali. I stralcio”, opera inserita nel programma di infrastrutture strategiche L. 443/2001, il cui contratto di costruzione e gestione è stato già stipulato a settembre 2014.

21 ottobre 2015


Trasporti: stampa slovena, lanciato corridoio ferroviario Adriatico-Baltico per trasporto merci
Cooperazione tra Italia, Slovenia, Austria, Polonia e Repubblica Ceca

Lubiana- Viene inaugurato oggi il corridoio per il trasporto merci ferroviario Baltico-Adriatico, progetto strategico europeo che interessa direttamente anche la capitale slovena Lubiana e il porto di Capodistria. Lo riferisce il quotidiano "Slovenia Times". Il progetto prevede il collegamento tra i porti dell'Italia settentrionale e della Slovenia nel mar Adriatico con quelli del mar Baltico in Polonia. L'iniziativa vede la cooperazione di Italia, Slovenia, Austria, Polonia e Repubblica Ceca, con l'obiettivo di completare i nove collegamenti ferroviari strategici evidenziati dall'Unione europea.

10 Novembre 2015  fonte : Agenzia NOVA

NOTA DI FAQTRIESTE  : Dalla stampa slovena apprendiamo ioltre che il CDA di Luka Koper si è proposto di finanziare i sei km di collegamento ferroviario con Trieste. In varie occasioni rimbalza questa affermazione che si alterna con dichiarazioni di segno opposto dove si afferma che non c'è l'interesse da parte della Slovenia per il collegamento ferroviario Trieste Koper.


Nessun commento:

Posta un commento