mercoledì 11 novembre 2015

GIGANTISMO NAVALE : LA GAZZETTA MARITTIMA

Vi anticipiamo alcuni passaggi dell'articolo che Antonio Fulvi dedica oggi alla questione del gigantismo navale sulla Gazzetta Marittima. Le sue considerazioni e in particolare le domande finali del suo articolo vanno a completare e confermare quello che stavamo discutendo sulle pagine del nostro blog con gli ultimi interventi e interviste di Nicola Capuzzo e Luigi Guasco. Ma vediamo alcuni passaggi dell'argomentazione di Fulvi.


Noli depressi, 
partiti i General Increase ma anche il 2016 appare un’incognita

11 novembre 2015


Continua ad essere eccessiva l’offerta di stiva rispetto alla domanda – Il gigantismo navale e la crisi del trading – I riflessi sulla portualità italiana anche in vista della riforma

LONDRA – Se lo dicono loro, bisognerebbe prenderli sul serio. E non soltanto perché Maersk “congela” alcuni ordini di mega-portacontainers ed Evergreen cancella, con la
CKYHE Alliance, un totale di 9 viaggi dell’attuale collegamento Asia-Nord Europa-Mediterraneo fino a dicembre.

Sono due episodi che rappresentano solo la punta dell’iceberg. ................
Drewry cita una cifra significativa: il volume dell’offerta di stiva nel 2015 è cresciuto del 7,7% mentre il volume del traffico containers è cresciuto solo del 2,2%. Lo squilibrio crescerà ulteriormente tra pochi mesi, perché arriveranno nuove mega-navi che se non saranno riempite genereranno pesanti perdite. ........

C’è anche da dire però che esiste una scuola di pensiero diversa da quella da tempo espressa dal professor Bologna (“Il crack che viene dal mare”) sui pericoli delle maxi-full-containers. Una scuola secondo la quale il processo del gigantismo navale può registrare qualche rallentamento e anche qualche frenata, ma fatalmente è destinato a condizionare i traffici del futuro, e a definire i porti – i pochi porti – che saranno in grado di accoglierle; considerando che il trade internazionale ........

Va infine detto, in conclusione, che la rivoluzione delle mega-navi sta impegnando anche in Italia analisti e associazioni di categoria in tentativi di analisi concrete. Mercoledì 16 dicembre, tra poco meno di un mese, è in programma a Roma per iniziativa di Federagenti un importante workshop sul significativo tema “Il confine dei giganti”. 

Con alcune domande di base altrettanto significative: cosa accadrà in Italia? 

Quali e quanti porti saranno in grado di accogliere i giganti? 

Per quanto ancora aumenteranno le dimensioni delle portacontainers? 

E con un interrogativo di fondo che aggiungiamo noi: la prossima, auspicata riforma portuale, sarà davvero in grado di razionalizzare le tante (troppe) offerte di mega-porti con mega-fondali, concentrando le risorse pubbliche (e anche quelle private) in un network limitato e ragionevole di scali?


Antonio Fulvi

NOTA DI FAQTRIESTE : 

Su questi temi si è svolto presso l'Università di genova un seminario dal titolo :"L’impatto delle cosidette “mega navi” sulla protezione ambientale e sulle norme ad essa relative". Non per proporre iniziative fotocopia ma forse sarebbe il caso che anche a Trieste si cominciasse a ragionare su questi temi con iniziative appropriate.


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