sabato 28 novembre 2015

ECCO IL DECRETO DELRIO - ANTICIPAZIONI DAL MEDITELEGRAPH

Ecco il decreto Delrio: svuotate le direzioni

Genova - I compiti vanno alle Autorità di Sistema Portuale, le Direzioni eseguiranno le disposizioni. Tutti i dettagli.

Genova - Quattordici Autorità di Sistema Portuale (AdSP) costituiranno la spina dorsale della riforma firmata Delrio e gestiranno gli scali accorpati chiamati Direzioni di Sistema Portuale (DdSP). La bozza del decreto è pronta e il Secolo XIX/TheMediTelegraph è entrato in possesso del documento: le direzioni hanno poca autonomia e dovranno eseguire le direttive emanate dalle Autorità di sistema.

Gli accorpamenti

Nonostante le polemiche, Il ministero ha confermato 14 Autorità di sistema: Genova e Savona quindi saranno accorpate, mentre Spezia assorbirà Carrara. Palermo e Gioia Tauro
saranno invece Authority a sè stanti. La sede è nel porto core, ma il Ministro può scegliere una sede diversa.

I compiti

Le AdSP sono enti pubblici non economici ad ordinamento speciale “dotati di autonomia gestionale e finanziaria” e hanno compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento. Inoltre gestiscono in via esclusiva il demanio marittimo e possono proporre «forme di raccordo con retroporti e interporti».

Il check dopo due anni

Il decreto spiega che l’assetto però potrebbe variare: «Decorsi due anni dall’entrata in vigore del decreto, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.....possono essere modificate le Adsp. valutati i volumi di passeggeri e merci». Il minimo tabellare del traffico è individuato dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e in caso di mancato rispetto dei parametri «le AdSP sono soppresse e le relative funzioni accorpate». .


Il presidente

«Il presidente della Adsp è nominato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il presidente o i presidenti delle Regioni interessate, scelto fra i soggetti di comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale». Il vertice dell’Authority rimane in carica tre anni e «può essere riconfermato una volta sola». I poteri del presidente sono molto ampi e comprendono anche la nomina del Direttore.

Il Comitato di gestione

È il board che sostituisce il comitato portuale e affianca il presidente. Il terzo pilastro delle governance portuale individuata da Delrio è il collegio dei revisori dei conti. Il CG invece è costituito da un membro della regione (o delle regioni), uno designato dal sindaco della città metropolitana, un posto è assegnato ad una figura nominata dal sindaco della città ex sede di Autorità portuale accorpata dalla riforma. Infine è previsto un rappresentante dell’Autorità marittima. Si riunisce almeno una volta ogni due mesi e viene convocato dal presidente. Decide anche gli emolumenti del presidente, del segretario generale e dei componenti del comitato.

Direzioni e partenariato


Il direttore rimane in carica quanto il presidente (3 anni con un rinnovo) e «cura, nello scalo di competenza, l’attuazione delle direttive del presidente dell’AdSP e riferisce in merito al loro stato di attivazione». Poco spazio di autonomia quindi e poco peso: le direzioni sono pensate come esecutori. Il Tavolo di partenariato (composto da presidente, comandante del porto, associazioni datoriali e sindacali) ha funzioni solo consultive ed è inserito nella AdSP.






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