lunedì 19 ottobre 2015

ARVEDI ESTERNALIZZA LA LOGISTICA - VUOL DIRE CHE ?


L'informazione locale e in particolare il quotidiano IL PICCOLO costruisce opinione. I titoli del quotidiano locale e in qualche caso solo le sue locandine fuori dalle edicole sono sufficienti a condizionare quello che si potrebbe ancora chiamare il " dibattito cittadino ".
Intendiamo con questo termine indicare quel lavorio costante di scambio di impressioni, considerazioni, ragionamenti e anche tanti luoghi comuni che i cittadini si scambiano giornalmente.



Questo titolo è un capolavoro ! Guardate l'uso delle virgolette sulla parola cede ( suggerisce una negatività ) , Servola e poi il riassunto in una parola LO SPACCHETTAMENTO, 

I titolisti de IL PICCOLO sono irraggiungibili, padroneggiano un'arte sublime, ma lasciamo perdere i complimenti dovuti. Titoli così su un giornale che ha sempre sostenuto l'ipotesi Arvedi, già dal 2007 ( primo tentativo di inserimento triestino del gruppo omonimo ) ?

Noi nel nostro piccolo ( scusate il bisticcio di parole ) avevamo già individuato il metodo Arvedi con esempi appropriati nel giugno 2014. Esempio che riguarda comunque il settore industriale e non quello logistico dove le considerazioni da fare sono diverse.

ESISTE UN METODO ARVEDI ? ESISTE UN PERICOLO ARVEDI ?      clicca e vai a vedere il post


Quando la Lucchini aveva presentato un piano per l'utilizzo della banchina parlando della creazione di 1600 posti di lavoro avevamo commentato dicendo che forse era meglio che i siderurgici si occupassero di siderurgia e i terminalisti dei terminal per evitare di fare male il lavoro altrui.
Oggi va riconosciuto che Arvedi ha portato del traffico aggiuntivo a Trieste, che fa arrivare materiali e semilavorati per il suo stabilimento di Cremona e fa partire prodotti finiti dal porto di Trieste. Questo movimento di merci avviene via ferrovia che è il meglio per lo scalo triestino. 
Quindi fa bene o male Arvedi ad affidarsi ad un soggetto specializzato che si occupi della movimentazione? Se si tratterà di un soggetto valido questo non potrà che fare bene al porto. A parte una naturale curiosità non abbiamo registrato tra gli operatori portuali fastidi relativi ad altri ingressi. Per quanto riguarda lo snodo ferroviario tra Scalo Legnami, Piattaforma logistica e banchina Ferriera sarà necessario un coordinamento che già comincia a delinearsi. Sappiamo con quanta attenzione l'APT segue la questione ferroviaria all'interno del porto.

E ALLORA PERCHE' TANTE PREOCCUPAZIONI ?

Noi possiamo avanzare alcune ipotesi. Il Comitato Portuale ha anticipato una concessione temporanea sulla banchina della Ferriera ad Arvedi che dovrebbe prefigurare una concessione trentennale. Quindi Arvedi chiede la concessione e quando gli viene concessa decide di esternalizzare la gestione logistica. 

Questa procedura usuale a Trieste risponde alla logica per cui in nome della salvezza dei "posti di lavoro esistenti" vanno accordate concessioni, proroghe e financo finanziamenti sostanziosi per poi in alcuni casi veder disattese le promesse e gli investimenti annunciati.

A Taranto, viste le dimensioni dello stabilimento siderurgico, la movimentazione dei materiali superava in tonnellate quella del porto ed era eseguita da metalmeccanici e non da portuali. 
A Trieste ci si ricordava che c'erano dei metalmeccanici siderurgici a svolgere lavoro portuale solo in occasione delle elezioni del Comitato Portuale.

Le preoccupazioni nascono quindi non da una legittima scelta del Gruppo Arvedi che si rivolge ad un operatore della logistica per movimentare le sue merci ( come d'altronde  faceva in precedenza dal suo stabilimento di Cremona ) ma dal fatto che questa scelta esce dallo schema classico che politica, associazioni industriali e sindacati hanno sempre applicato alla vertenze legate alla Ferriera di Servola. Sembrano dire in coro " Noi diamo i finanziamenti, le concessioni e facciamo gli accordi di programma. Noi salviamo i posti di lavoro esistenti e tutto continuerà così ".







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