sabato 26 settembre 2015

LA DIFFERENZA TRA COMMISSARIO E PRESIDENTE



24 Set 2015

Porti: senatore Silvio Lai (Pd), NOMINARE SUBITO PRESIDENTI AUTORITA'

CAGLIARI, 24 SET - "È arrivato il momento di prendere una decisione definitiva sul futuro dell'Autorità portuale del nord Sardegna come di quella del sud: o si fa la riforma entro l'anno, e la strada è solo quella di un decreto, oppure si proceda con la nomina dei presidenti chiudendo una lunga fase commissariale", lo dice il senatore del Pd Silvio Lai che sull'argomento ha inviato, assieme agli altri senatori sardi, una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, riferendosi a notizie "che giungono da fonti governative" sull'imminente avvio della riforma che riorganizzi e rilanci il sistema portuale italiano.



"I commissari servono per fasi straordinarie ma se durano mesi e anni producono effetti irreversibili sulla competitività dei porti - aggiunge -. In questi anni chi ha avuto un presidente in carica ha potuto programmare a lungo termine, al contrario di chi ha dovuto svolgere un ruolo commissariale con mandati di tre mesi. 



La riforma doveva porre fine a questa situazione ma in questi mesi se ne è solo parlato mentre con l'avvento del ministro Delrio pare che abbia ripreso corpo l'idea di una razionalizzazione del sistema da approvare in tempi rapidi".

1 commento:

  1. Di solito trovo estremamente noioso per chi mi legge o ascolta ripetere sempre le stesse cose, così come è veramente antipatico dover dire "te l'avevo detto !"
    Ma in questo caso sembra che manchi ancora la consapevolezza piena che la situazione venutasi a creare a Trieste è di gran lunga più devastante rispetto a quella descritta dal senatore Lai in relazione al porto di Cagliari. Già a partire dal 4 novembre 2014 (data in cui l'allora ministro Lupi ricevette la terna di candidati alla presidenza dell'Autorità Portuale di Trieste) noi spedizionieri ci siano sgolati nel dire quanto fosse necessario addivenire al più presto alla nomina dello stesso, a prescindere dal nome (ritenendo che tutti i candidati avessero le caratteristiche adeguate) e al di là del fatto che fosse in corso una revisione della legge 84/94. E' purtroppo prevalsa la necessità politica di tener libero questo incarico fino al varo della nuova legge di riordino delle autorità portuali. In agosto si quest'anno, avvicinandosi ormai la scadenza del primo mandato commissariale di Zeno D'Agostino, abbiamo pubblicamente sostenuta l'opportunità di una sua nomina immediata a presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, rimanendo inteso che la sua durata avrebbe potuto essere subordinata ad una scadenza automatica nel momento in cui sarebbe eventualmente stata modificata l'organizzazione della nostra autorità portuale.

    http://www.triesteallnews.it/2015/08/19/gli-spedizionieri-del-porto-bene-il-piano-regolatore-ma-al-piu-presto-dagostino-presidente-dellauthority/

    Come tutti sappiamo, è stato deciso di rinnovare l'incarico commissariale per un secondo semestre.
    Siccome sembra che i nostri messaggi siano di difficile interpretazione, provo a dirlo un po' più chiaramente: il nostro porto non merita di essere governato normalmente da un presidente con pieni poteri, che abbia la capacità del dottor D'Agostino ? Dobbiamo proprio aspettare che ci venga portato via da qualche altro porto nazionale, dove magari la politica smette per un momento di bisticciare per le poltrone e si coagula in nome dell'interesse comune ?
    Cordialmente,
    Stefano Visintin

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