I costi a carico della pubblica Amministrazione, che l’emendamento del senatore Russo sulla sdemanializzazione del Porto vecchio, potrebbe comportare cominciano a profilarsi all’orizzonte e trasformarsi in un vero danno alle già esigue disponibilità finanziarie del Comune di Trieste.
Cresce nelle Amministrazioni coinvolte, e in particolare negli Uffici tecnici
dei vari Enti, la consapevolezza che i tempi non saranno così brevi e che tante
sono le incognite lungo il percorso. Troppo entusiasmo, spregiudicatezza e
superficialità, sono stati usati da chi ha scritto il testo dell’emendamento.
Si è voluto dare come sempre un colpo al cerchio e uno alla
botte. Come si può ipotizzare una sdemanializzazione (un passaggio di proprietà
dal Demanio dello Stato al Comune in questo caso ) mantenendo una concessione
demaniale di 90 anni per i cinque magazzini concessi a Greensisam di Maneschi ?
Il Demanio cede la proprietà ma conferma concessioni per 90 anni ?
Ci piacerebbe riderci e scherzarci sopra a questo progetto
che abbiamo definito di “sdemanializzazione magica “ ma……
Ci piacerebbe raccontarvi di file di sceicchi che incontrano
il senatore Russo, o di altri possibili acquirenti, ma tutto questo è
condizionato alla reale disponibilità del bene da parte del Comune che nel
frattempo deve reperire risorse
finanziarie per sostenere i costi delle operazioni necessarie al frazionamento
dei beni, aree e fabbricati, come da perimetrazione decisa da Sindaco e
Commissario dell'Autorità portuale.
Per l'intavolazione del Porto vecchio a
nome del Comune servono consistenti risorse finanziarie e di tempo ( servono
alcuni anni di lavoro ), elementi che vorremmo fossero resi pubblici, in quanto
fondamentali per rendere credibile l'operazione
e per capire le vere finalità
dell’operazione stessa.
Altrimenti il famoso blitz del senatore russo si rivelerà
per quello che è stato. Un blitz da parte di un dilettante della politica ( in
questo caso intesa come materia che si occupa di polis), che nel breve- medio
periodo, per la città di Trieste comporterà non solo costi aggiuntivi
all'Amministrazione comunale ma
sottrazione di risorse per finanziarie interventi al sociale, all'istruzione
ecc. Non è bene scherzare sui drammi possibili.
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