martedì 2 dicembre 2014

DA DOVE PROVENGONO I SOLDI DEI FINANZIAMENTI DELL'UNIONE EUROPEA ?

Si tratta di una domanda banale a cui va data risposta prima di ragionare sull'impiego dei finanziamenti dell'Unione Europea. 

Prima di sapere come spenderli è bene sapere da dove arrivano. Li stampa la Banca Centrale Europea ? No. 

Sono soldi che provengono dai contributi che gli Stati membri versano per formare il bilancio dell'Unione Europea. In un secondo momento una parte di questi soldi raccolti tra gli Stati membri vengono ripartiti tra i vari Pesi sotto forma di finanziamenti a progetti specifici.

Quindi ogni Stato nella prima fase versa e poi riceve in base ai progetti presentati, a quella che gli esperti chiamano la capacità di spesa. Cioè la capacità
di un Paese di presentare e seguire i suoi progetti e impiegarli nei tempi previsti altrimenti corre il rischio di perdere anche finanziamenti già stanziati.

Quindi si può calcolare per ogni Stato membro dell'Unione Europea quanto ha VERSATO e quanto ha RICEVUTO per arrivare ad un saldo tra il dare e avere.

Ci sono Paesi più forti economicamente che si trovano in passivo, versano più di quanto ricevono e Paesi come la Polonia che ricevono molto di più rispetto a quello che hanno versato. Nella seguente Tabella trovate il saldo calcolato per ogni nazione della Unione Europea. Questo meccanismo va tenuto presente ogni volta che vengono agitati grandi finanziamenti europei come se arrivassero da chissà dove, banalmente possiamo affermare che sono sempre i soldi dei contribuenti.



Come viene finanziata l'UE

Le fonti di finanziamento dell'UE comprendono i contributi dei paesi membri, i dazi all'importazione sui prodotti provenienti dall'esterno dell'Unione e le multe applicate alle imprese che non rispettano la normativa europea. I paesi dell'UE concordano con diversi anni di anticipo l'entità del bilancio e le modalità di finanziamento. 
Il bilancio dell'UE sostiene la crescita e la creazione di posti di lavoro. Con la politica di coesione finanzia gli investimenti per aiutare a superare il divario economico che separa i paesi e le regioni dell'UE. Inoltre, contribuisce a sviluppare le zone rurali.
Le tre principali fonti di entrate sono:
  • una piccola percentuale del reddito nazionale lordo (di solito attorno allo 0,7%) versato da tutti i paesi membri - è questa la fonte più cospicua. I principi di base sono la solidarietà e la capacità contributiva, ma se ne risulta un onere eccessivo per determinati paesi, si procede ad aggiustamenti
  • una piccola percentuale della base imponibile armonizzata dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) di ciascun paese dell'UE, di solito pari allo 0,3% circa
  • una quota consistente dei dazi all'importazione sui prodotti provenienti dall'esterno dell'UE (il paese che riscuote il dazio trattiene una piccola percentuale).
Vanno inoltre ad alimentare le casse dell'UE anche le imposte sui redditi del personale delle istituzioni europee, i contributi di paesi extra UE ad alcuni programmi europei e le ammende inflitte alle imprese che hanno violato la normativa europea.


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