mercoledì 19 novembre 2014

PAOLO COSTA CHIAMA A RACCOLTA LE TRUPPE

Con una lettera inviata alle organizzazioni imprenditoriali del Veneto, dalla Confindustria alla Confagricoltura , ai sindacati regionali su carta intestata dell'Autorità Portuale di Venezia il presidente Paolo Costa chiama a raccolta tutti i possibili sostenitori del progetto per il porto Off-shore di Venezia e in particolare per il primo finanziamento contenuto ( 100 milioni di euro ) nel provvedimento denominato Sblocca Italia. 

Leggiamo alcuni passaggi della lettera:


Sento il dovere di richiamare la Tua attenzione sulle circostanze eccezionali che si creeranno perVenezia (e per l'intero Veneto) nei prossimi sei mesi. …

Sei mesi durante i quali la voce di Venezia, la sua rappresentanza politico istituzionale, avrà difficoltà a farsi sentire con il Comune affidato al commissario governativo, tenuto a muoversi entro rigorosi limiti di legge, la Provincia tacitata in attesa di potersi esprimere come città metropolitana e la Regione entrata in una fase elettorale. Circostanza eccezionale che esige, a mio avviso, che le forze culturali, sociali e produttive dell'area veneziana e del Veneto facciano sentire la loro voce al Governo e al Parlamento più di prima e contribuiscano ad indirizzare positivamente le decisioni che si andranno a prendere. ...


La recente vicenda del decreto legge "Sblocca Italia" ci deve insegnare qualcosa. È solo con l'aiuto di qualche parlamentare, Andrea Martella e Mario Dalla Tor su tutti, che siamo riusciti a rendere temporaneo il definanziamento della piattaforma d'altura garantendo al progetto veneziano la sottoposizione al CIPE per l'approvazione finale entro sei mesi.

Ma non siamo riusciti a far capire a Governo e Parlamento che quel finanziamento poteva essere utilmente speso fin dal 2015, come a suo tempo programmato, nella predisposizione dell'area Montesyndial -terminale onshore del progetto veneziano-- ad attività solo in parte connesse con lo sviluppo in altura, il tutto sulla base di un progetto molto più avanzato e con maggiori benefici socioeconomici, più di molti altri progetti che lo stesso "Sblocca Italia" spera di avviare. 

La mancanza di capacità di rappresentanza ha oggettivamente trasformato lo "Sblocca Italia" in un "blocca Venezia" inutile se non dannoso alla stessa politica governativa.

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