venerdì 24 ottobre 2014

UN PRIMO PASSO VERSO LA FERROVIA LEGGERA ?

RFI Italia ed il ministero sloveno alle infrastrutture ed alla pianificazione territoriale hanno messo a punto un progetto per la sistemazione di un sistema transfrontaliero di ferrovia leggera, che in futuro dovrebbe collegare Jesenice, Nova Gorica, Gorizia, Trieste e Capodistria. 


Il piano è maturato nell'ambito del progetto Adria A, che vede come partner pilota l'INCE.

 Dopo un lavoro propedeutico durato ben quattro anni e grazie ai fondi europei sono stati prediposti i progetti di fattibilità ed é stato quindi tracciato un percorso che dovrebbe vedere il diretto coinvolgimento dei governi italiano e sloveno ed anche della Regione FVG e delle amministrazioni locali.

Obiettivo dello studio è la creazione di prodromi per la realizzazione di una ferrovia leggera con l'utilizzo prevalente dell'infrastruttura ferroviaria già esistente, anche se in alcuni tratti sarà necessario costruire tracciati nuovi, come nel caso di un breve collegamento del tratto Trieste – Gorizia con il terminal di Vrtojba o del collegamento più impegnativo tra Trieste e Capodistria, per il quale sarebbe prevista una nuova galleria nel tratto a Rabuiese/Škofije.

Si tratta sicuramente di un 'inizativa lodevole, che andrebbe realizzata davvero. Abbiamo scritto spesso sulla metropolitana o ferrovia leggera Trieste – Capodistria, è un argomento ricorrente da molto tempo, ma tutti i progetti inerenti questo tema sono sempre rimasti lettera morta. Se stavolta si farà sul serio, dipenderà soprattutto da Roma e Lubiana ed anche dagli amministratori locali.

Il fatto che anche l'assessore regionale ai trasporti, Mariagrazia Santoro, si sia espressa favorevolmente ed abbia anzi ritenuto necessario porre mano ai progetti per il miglioramento e la valorizzazione di un infrastruttura ferroviaria transfrontaliera potrebbe essere un buon indicatore della volontà politica. Anche i Comuni di Trieste e Capodistria sono già sulla buona strada. L'amministrazione comunale di Trieste considera la ferrovia leggera »strategica per la mobilità« ed é già stata inserita nel piano regolatore che sarà adottato l'anno prossimo. Il sindaco Roberto Cosolini ed il sindaco di Capodistria Boris Popovič hanno già istituito un GECT al quale già partecipano anche altri comuni sloveni ed italiani.

Il Progetto Adria  è quindi un'eccellente opportunità per l'insediamento della ferrovia leggera transfrontaliera. Ai progetti devono ora seguire le azioni, che hanno a loro volta bisogno di volontà politica. Proprio questa volontà, per varie ragioni, é spesso mancata in passato da una o dall'altra parte. L'Unione Europea ha stanziato i fondi per l'elaborazione degli studi e dei progetti, ma Bruxelles potrebbe anche contribuire finanziariamente alla loro attuazione. E' auspicabile che non si rimanga fermi anche stavolta alla fase progettuale, che é costata ai contribuenti ben 2,8 milioni di euro.
Aljoša Gašperlin

Dal quotidiano Primorski dnevnik (Quotidiano del litorale) di Trieste dd. 24.06.2014


Editoriale in prima pagina

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