RFI Italia ed il ministero sloveno alle
infrastrutture ed alla pianificazione territoriale hanno messo a punto un
progetto per la sistemazione di un sistema transfrontaliero di ferrovia
leggera, che in futuro dovrebbe collegare Jesenice, Nova Gorica, Gorizia,
Trieste e Capodistria.
Il piano è maturato nell'ambito del progetto Adria A,
che vede come partner pilota l'INCE.
Dopo un lavoro propedeutico durato ben
quattro anni e grazie ai fondi europei sono stati prediposti i progetti di
fattibilità ed é stato quindi tracciato un percorso che dovrebbe vedere il
diretto coinvolgimento dei governi italiano e sloveno ed anche della Regione
FVG e delle amministrazioni locali.
Obiettivo dello studio è la creazione di prodromi
per la realizzazione di una ferrovia leggera con l'utilizzo prevalente
dell'infrastruttura ferroviaria già esistente, anche se in alcuni tratti sarà
necessario costruire tracciati nuovi, come nel caso di un breve collegamento
del tratto Trieste – Gorizia con il terminal di Vrtojba o del collegamento più
impegnativo tra Trieste e Capodistria, per il quale sarebbe prevista una nuova
galleria nel tratto a Rabuiese/Škofije.
Si tratta sicuramente di un 'inizativa lodevole,
che andrebbe realizzata davvero. Abbiamo scritto spesso sulla metropolitana o
ferrovia leggera Trieste – Capodistria, è un argomento ricorrente da molto tempo,
ma tutti i progetti inerenti questo tema sono sempre rimasti lettera morta. Se
stavolta si farà sul serio, dipenderà soprattutto da Roma e Lubiana ed anche
dagli amministratori locali.
Il fatto che anche l'assessore regionale ai
trasporti, Mariagrazia Santoro, si sia espressa favorevolmente ed abbia anzi
ritenuto necessario porre mano ai progetti per il miglioramento e la
valorizzazione di un infrastruttura ferroviaria transfrontaliera potrebbe
essere un buon indicatore della volontà politica. Anche i Comuni di Trieste e
Capodistria sono già sulla buona strada. L'amministrazione comunale di Trieste
considera la ferrovia leggera »strategica per la mobilità« ed é già stata
inserita nel piano regolatore che sarà adottato l'anno prossimo. Il sindaco
Roberto Cosolini ed il sindaco di Capodistria Boris Popovič hanno già istituito
un GECT al quale già partecipano anche altri comuni sloveni ed italiani.
Il Progetto Adria
è quindi un'eccellente opportunità per l'insediamento della ferrovia
leggera transfrontaliera. Ai progetti devono ora seguire le azioni, che hanno a
loro volta bisogno di volontà politica. Proprio questa volontà, per varie
ragioni, é spesso mancata in passato da una o dall'altra parte. L'Unione
Europea ha stanziato i fondi per l'elaborazione degli studi e dei progetti, ma
Bruxelles potrebbe anche contribuire finanziariamente alla loro attuazione. E'
auspicabile che non si rimanga fermi anche stavolta alla fase progettuale, che
é costata ai contribuenti ben 2,8 milioni di euro.
Aljoša Gašperlin
Dal quotidiano Primorski dnevnik (Quotidiano del
litorale) di Trieste dd. 24.06.2014
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