Renzi e i renziani hanno costruito le loro fortune "politiche" a partire dalla cosiddetta rottamazione degli avversari.Solo gli sfasciacarrozze fanno della rottamazione lo scopo della loro azienda, in politica non si può rottamare tutti i giorni.L'abuso del metodo della rottamazione può portare al ridicolo anche "giovani politici in ascesa" come la governatrice del FVG Debora Serracchiani.
Il Piccolo del 23 ottobre le attribuisce un preciso giudizio negativo sul candidato Zeno D'Agostino alla presidenza dell'Autorità portuale di Trieste: " secondo questa versione dietrologica, Serracchiani non sarebbe proprio entusiasta della candidatura di Zeno D'Agostino ritenendolo ancora poco noto e influente per guidare quello che assieme a Genova dovrà essere il porto italiano del futuro."
Forse la governatrice del FVG lo accusa di essere troppo giovane per essere noto e influente, visto che ha solo tre anni più di lei all'anagrafe.
LA LEGGE 84/94 PREVEDE CHE :
Il presidente è nominato, previa intesa con la regione interessata, con decreto
del Ministro dei trasporti e della navigazione, nell'ambito di una terna di
esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori
dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla provincia,
dai comuni e dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura,……
Fortunatamente per la Debora Serracchiani la stessa legge o altre norme non prevedono simili requisiti per diventare responsabile nazionale dei trasporti e delle infrastrutture del Partito Democratico ( carica ricoperta dalla stessa ), per ricoprire questi e altri incarichi dentro un partito politico basta essere iscritti.
In questo rodeo che è diventata la ricerca del prossimo presidente dell'Autorità portuale di Trieste, la politica non perde occasione di affermare il proprio primato e questo della stroncatura da parte della Serracchiani di una candidatura con tutte le carte in regola ci sembra il caso più rilevante.
Sarebbe interessante che anche la potente vice segretaria del Partito Democratico ( definizione che leggiamo sempre più spesso sui giornali ) rendesse pubblico un suo curriculum sui trasporti e la logistica.
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