domenica 19 ottobre 2014

CONTINUANO LE MANOVRE SUL TOTO - PRESIDENTE DELL'APT

Oggi sulla stampa locale sempre a proposito del toto - presidente dell'APT viene riportata con grande risalto una lettera aperta di Pacorini al presidente della Camera di commercio Paoletti. 

Pacorini lo invita - traduzione nostra - a non allargarsi troppo visto che già lo avevano lasciato fare il presidente della Camera di commercio anche se non aveva tutti i consensi necessari.

Ma perchè Pacorini non suggerisce alcuni punti ed alcune idee ai possibili candidati ?

Perchè di questi argomenti - di cosa fare nei prossimi anni in porto ? - se ne parla solo tra gli addetti ai lavori, i cittadini devono essere esclusi e lasciar fare.

 Ai lavoratori del porto, alle loro organizzazioni sindacali, ai cittadini con il loro diritto a farsi una idea e a manifestare una opinione pubblica devono essere negate le informazioni sui programmi dei vari candidati.

Mentre ad Arvedi si chiede legittimamente un piano industriale al prossimo presidente del porto nessuno chiede neanche un'idea su cosa pensa di attuare di pratico e concreto.

Perchè i possibili candidati non vengono invitati ad illustrare la loro "idea" del porto  in una seduta pubblica del Consiglio comunale di Trieste ? 

Certamente questa proposta di trasparenza in Consiglio comunale non può venire da Pacorini . Vi ricordate ? 

L’uomo della strada o l’imprenditore Pacorini  ha proposto la trasformazione del Porto Vecchio ma non ha mai partecipato ad alcuna seduta del Consiglio comunale pur essendo stato candidato a Sindaco. Si tratta probabilmente di una manifestazione allergica. 

E’ troppo richiedere che Pacorini stesso e gli altri che come lui operano dietro le quinte siano più espliciti e manifestino il loro pensiero su cosa deve essere questo comprensorio portuale e cosa deve divenire ?

Ma se - a detta dello stesso Pacorini - la candidatura di Paoletti è una candidatura debole - perchè ha sentito la necessità di sconsigliarlo con una lettera aperta alla città? 

Non ricordiamo negli ultimi mesi altre lettere aperte dell'imprenditore Pacorini su doppia manovra ferroviaria, raddoppio del Molo VII, concessioni ad Arvedi dell'area della Ferriera, piattaforma logistica ? 

Ora che si parla di nomine e quindi del potere di fare le concessioni in porto l'imprenditore Pacorini prende carta e penna e scrive a Paoletti, ma in realtà scrive alle istituzioni e alla città tutta. La lettera è firmata Federico Pacorini ma la firma che lo stesso Pacorini vuole leggere è quella di Riccardo Illy ?


D'altra parte è dai tempi del Distripark che viene celebrato questo sodalizio come riportato da vari articoli di stampa tra i quali abbiamo scelto questo di INFORmare del 2006:


6 giugno 2006

Pacorini ha ceduto il distripark di Trieste a illycaffè

La vendita riguarda un'area che occupa circa 60.000 dei 120.000 metri quadrati complessivi di proprietà della Pacorini

Il gruppo logistico Pacorini e illycaffè, società specializzata nella produzione e commercializzazione di un'unica miscela di caffè espresso, hanno annunciato oggi di aver perfezionato l'accordo relativo alla cessione a illycaffé del ramo d'azienda denominato "Bruno Pacorini Distripark", la piattaforma logistica del gruppo Pacorini situata nel comprensorio industriale di Trieste.

La cessione riguarda un'area - che consiste in piazzali, magazzini e strutture predisposte per l'insediamento di attività industriali, nonché un modernissimo stabilimento - che occupa circa 60.000 dei 120.000 metri quadrati complessivi di proprietà della Pacorini.

«L'acquisizione - hanno spiegato le due aziende - rientra nell'ambito della strategia di illy che mira a potenziare gli ambiti dei servizi e della tecnologia che, accanto alla continua ricerca dell'eccellenza qualitativa del caffè, consentono di ottenere un prodotto completo, integrato e all'avanguardia. L'area sarà infatti destinata alla gestione della logistica che viene così internalizzata all'azienda, in modo da rendere ancora più efficace il flusso di merci che transita verso l'esterno e che è considerevolmente aumentato nel corso degli ultimi anni».

Pacorini ha ricordato di aver realizzato l'investimento in tempi molto accelerati tra il 2001 ed il 2003 con l'intento di sopperire con moderne strutture logistiche, fuori dal porto di Trieste, a quelle che non le era stato possibile ottenere all'interno dello scalo. 

«La crisi prolungata del sistema portuale triestino, che nel 2003, anno dell'inaugurazione del Distripark, ha visto un calo dei traffici contenitori del 50 per cento e che ancora non mostra segni di recupero - ha precisato Pacorini - ha reso indispensabile trovare una destinazione produttiva che ne valorizzasse le qualità e liberasse risorse per un gruppo triestino, la Pacorini, che è ormai diventata una realtà internazionale con basi operative in tre continenti».

«È molto positivo e frutto di particolare soddisfazione - hanno sottolineato Pacorini e illycaffè - che l'accordo sia stato concluso tra due realtà tra le più importanti di Trieste, espressioni entrambe della storica vocazione della città nel comparto del caffè. 

llycaffè e la Pacorini, fino ad oggi accomunate solo da reciproca stima ed amicizia, potranno auspicabilmente guardare a collaborazioni più strette, agevolate in questo non solo dalla loro vivacità imprenditoriale, ma anche dalla nuova contiguità operativa. 

Con l'acquisizione del Distripark, illycaffè - oltre a dare ulteriore impulso occupazionale - continua nella strada della valorizzazione del territorio e nella creazione di infrastrutture locali come già accaduto con la costruzione della nuova tosteria, inaugurata nel 2003. La Pacorini continuerà ad essere impegnata nella realizzazione di nuove iniziative a Trieste, soprattutto nella Zona Industriale, con progetti specialistici, ma pur sempre rivolti ai comparti marittimo e dei traffici internazionali della città».


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