lunedì 20 ottobre 2014

DIARIO DELLA GIORNATA DELLE INDISCREZIONI SULLA TERNA

La giornata inizia con le dichiarazioni del senatore Russo che abbandona la linea - tenuta da almeno tre mesi - di trovare un manager con professionalità comprovate per la presidenza del porto di Trieste e indica in Riccardo Illy l'imprenditore del caffè prestato alla politica come l'unico possibile e il migliore candidato per guidare l'Autorità portuale.

I sindaci dei Comuni di Trieste e Muggia nel pomeriggio indicano per la terna il nome di Zeno d'Agostino direttore marketing del Consorzio ZAI all'interporto di Verona Quadrante d'Europa. 

La presidente della Provincia indica per la terna il nome di Nereo Marcucci presidente Confetra - una sorta di Confindustria dei trasporti e della logistica.

A chiudere i giochi della giornata la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio che sostenendo di non aver ricevuto richieste dal Ministro rimanda l'indicazione del terzo nome a data da destinarsi




Zeno D‘Agostino, classe 1968, laureato in scienze politiche indirizzo economico presso l’Università di Padova, è ricercatore e docente in economia del territorio, logistica e trasporto merci.
A partire dal 2004 ricopre la carica di amministratore delegato di Logica, agenzia della Regione Campania per la promozione e la ricerca nella logistica e del trasporto merci. E’ presidente di FerPort Napoli, società per le manovre ferroviarie portuali, componente del comitato scientifico della fiera Intermodality-City logistics Expo di Padova, nonché docente presso vari Master di Logistica e Trasporti nazionali e di Economia e gestione delle imprese di logistica all’Università Federico II di Napoli.
Tra le tante cariche, è stato anche consulente di EAV (Ente Autonomo  Volturno) di Napoli per i progetti europei di ricerca Interreg IIIB Medocc su logistica e trasporti (Waterfront, Remomed e Mobilmed – ultimati nel 2006), componente del comitato tecnico scientifico del progetto di ricerca I-Log inserito nel programma Interreg IIIB Cadses dell’Unione Europea per conto della Regione Marche assessorato infrastrutture e trasporti (ultimato nel 2006), componente del comitato scientifico del progetto di ricerca Across 45 inserito nel programma Interreg IIA Transfrontaliero Adriatico dell’Unione  Europea per conto della Regione Veneto (ultimato nel 2006).
E’ stato docente di Logistica e di Economia e gestione delle imprese”nel corso di laurea in Scienze Politiche dell’Università di Padova. I suoi ultimi incarichi
 - è stato all’Autorità Portuale di Napoli in qualità di segretario generale

- direttore all’Interporto di Bologna 



Un articolo del 27 marzo 2013 che illustra il profilo di 
Nereo Marcucci

È livornese il nuovo numero uno di Confetra, una sorta di “Confindustria del settore trasporto”: Nereo Marcucci, ex presidente dell’Authority, è stato eletto presidente dopo esser stato a lungo il vice di Fausto Forti.
 LIVORNO. Nereo Marcucci, 67 anni, livornese, è stato eletto per acclamazione presidente nazionale di Confetra, l’organizzazione che raggruppa a 360 gradi il vasto mondo del trasporto e della logistica (aggregando attraverso l’associazionismo di settore 25mila imprese che danno lavoro a 400mila persone). L’elezione è avvenuta a Milano nella sede dell’organizzazione di categoria e non è stata certo un fulmine a ciel sereno: Marcucci era in pista come candidato unico del comitato di presidenza. Era già da tempo il numero due di Confetra e, dietro invito del presidente uscente Fausto Forti, aveva mantenuto la vicepresidenza anche dopo aver lasciato Contship.
Nella controllata italiana del gruppo tedesco Eurokai, Marcucci – che adesso ha iniziato a lavorare per conto della Compagnia portuale occupandosi del settore pianificazione e sviluppo – figurava nel team degli amministratori delegati. In precedenza era stato alla guida dell’Authority per otto anni (dal ’95 al 2003) e, prima ancora, segretario della Cgil livornese.
A chi gli chiede se tutto questo possa preludere a un suo impegno politico, Marcucci ribatte: «Escludo di voler perdere tempo con altre cose che non mi interessano granché».
IL TERZO NOME 
che non c'è perchè la Camera di Commercio ha scelto la via burocratica e non ha formulato il nome con la motivazione/scusa di non aver ricevuto una richiesta formale da parte del Ministro. Aprendo in questa maniera il solito confronto scontro che caratterizza la nomina e indicando al Ministro il sostegno ad un possibile commissariamento, fornendo un primo alibi a questo scopo.

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