giovedì 23 ottobre 2014

CHI SONO I COMPONENTI DELLA GIUNTA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TRIESTE ?

E' la giunta della Camera di Commercio che per il momento non ha indicato il terzo candidato per la Presidenza dell'Autorità portuale di Trieste.

Il fatto che di questa mancata indicazione è responsabile il Ministero per non aver inoltrato formale richiesta alla CdC è stata interpretata da vari organi di stampa come l'inizio di un confronto aspro e senza esclusione di colpi sulla nomina del presidente dell'APT.

Ma a che titolo l'ex presidente di Confindustria Trieste Federico Pacorini ha inviato una lettera aperta al presidente Paoletti fornendo indicazioni e giudizi ?

Perchè la semplificazione e la personalizzazione della politica identificano una istituzione con le caratteristiche di un personaggio mediatico ma in realtà chi prenderà la decisione sarà la Giunta della Camera di Commercio che ha ben sette componenti in rappresentanza di diverse categorie.

Presidente




Vice Presidente Vicario
(industria)



 Componenti
(servizi alle imprese)

(commercio)

(artigianato)

(agricoltura)

(credito e assicurazioni)
Allo stesso modo non si possono attribuire tutte le decisioni dell'Autorità portuale alla sua presidente, o spiegare certe scelte politiche e operative con lo scontro di caratteri opposti tra Marina Monassi e Debora Serracchiani. Questi personaggi mediatici non sostituiscono gli organismi come il Comitato Portuale dove si confrontano e poi il Comitato portuale vota e decide. Così è successo nei giorni scorsi sulla improponibile designazione di un segretario generale dell'APT a fine mandato della presidente Monassi.

Allo stesso modo sarà il Comiatto portuale che ha deliberato ad affrontare la grana delle concessioni sulle quali sembra ci sia una richiesta di chiarimenti da parte dell'Unione Europea, visto che le stesse concessioni sono state deliberate a larga maggioranza.

Sarà con la prossima Riforma dei Porti proposta dal Ministro Lupi che il ruolo del Comitato portuale verrà declassato a semplice funzione consultiva e non più decisionale. Queste sono le "riforme" che sotto nomi altisonanti come Sblocca Porti porteranno ad una concentrazione del potere decisionale in sempre meno persone. Anche la nomina dei presidenti delle autorità portuali - nelle intenzioni del ministro Lupi - dovrebbe essere decisa solo dal Ministro senza alcun obbligo di confronto con le istituzioni locali.

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