" I problemi ambientali restano tutti, in uno scenario davvero complesso quale quello dello stabilimento di Taranto.
Oltretutto ancora non è chiaro chi dovrà farsi carico del risanamento ambientale imposto dalla legge, 1,8 miliardi di costi entro l'agosto del 2016, se i nuovi proprietari o i Riva attraverso i beni che sono stati sequestrati per reati fiscli e valutari (1,2 miliardi ).
Venerdì prossimo il tribunale di Milano si pronuncerà proprio sul destino dei beni, stabilendo se potranno essere utilizzati per risanare Taranto. "
A Taranto, a proposito dei Riva, si discute quindi dove trovare i soldi che per legge devono riparare ai danni ambientali che sono stati effettuati dallo stabilimento siderurgico.
A Trieste, a proposito dei Lucchini, non si discute per niente di dove trovare i soldi per i danni ambientali dello stabilimento. Lucchini ( a detta della stampa locale ) dovrebbe incassare 10 milioni per la vendita dello stabilimento ad Arvedi e destina allo stesso Arvedi 22 milioni di euro che sono il risultato di crediti che la stessa Lucchini vanta nei confronti di Elettra.
Quindi per l'inquinamento prodotto in questi anni non ci sono al momento "soggetti responsabili" a cui vengano richiesti soldi.

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