venerdì 10 ottobre 2014

MARINA, GALLIANO, ANTONIO, RICCARDO, ROBERTO, ZENO….NOMINATION PER LA TERNA

Cosa rimane delle dichiarazioni e delle proposte del senatore Russo per l’incarico ad una società internazionale di individuare manager di provata esperienza per l’incarico di Presidente dell’Autorità portuale di Trieste ?

Ben poco. 
Strada impercorribile aveva dichiarato il sindaco Cosolini :”  mentre lo spirito che deve guidare la scelta, modellato su principi di estrema professionalità e competenza e suggerito da Russo trova la mia più completa condivisione”

In conseguenza di ciò le voci “certe” e incontrollate si rincorrono nel solito vortice che precede le indicazioni.

E poi cosa deve fare un presidente di Autorità Portuale ?


Fare e rispettare – se esiste - un buon piano regolatore del porto e gestire le concessioni, magari senza concentrare tutto questo lavoro negli ultimi mesi di mandato come ha fatto a scopo promozionale la presidente uscente.

Le dichiarazioni del senatore Russo sono servite a far rispettare la legge – finchè non sarà cambiata – e quindi a seguire il percorso della nomina della terna di nomi da proporre al ministro?

E’ vero in parte perché la dichiarazione alla stampa del ministro Lupi in visita in FVG dice :” Non posso non rispettare la legge e i tempi. Credo che entro metà ottobre dovrebbero essere presentate le terne di nomine per l’autorità portuale di Trieste: mi auguro che i soggetti interessati facciano la loro parte”

Ma aggiunge :” Nel frattempo credo che la scelta dovrà essere ricompresa nel piano generale della portualità e della logistica che stiamo affrontando” Questa frase in politichese si potrebbe malevolmente interpretare anche : “ Mi riservo la possibilità di fare di testa mia”.

Nessuno dei protagonisti potrà fare di testa sua, e il gioco degli incastri tra interessi di Governo, di partito, di corrente è già iniziato.

Voci qualificate e indiscrezioni stampa raccontano del ministro Lupi che vuole confermare la presidente uscente Marina Monassi, o in subordine nominarla commissario di se stessa. 
Ma ogni schieramento propone più nomi per evitare di essere sconfitto alla prima battaglia e quindi c’è un esercito di candidati sia guardando al centro destra che al centro sinistra. 

Ad autocandidarsi – in un incontro con il ministro – è andato il presidente della Camera di Commercio  Antonio Paoletti, mentre sullo sfondo per lo scatto finale c’è Roberto. 
Antonione o Di Piazza ? Qui sta bene una X, uno dei due certamente. 



Procediamo quindi ad informare sul toto – presidente APT sull’altro molo per rimanere in termini portuali.

La candidatura di Galliano Di Marco , attuale presidente del porto di Ravenna, arriva da indiscrezioni veneziane. 
Lo stesso Di Marco nel convegno sulla portualità nell’Alto Adriatico - organizzato dal Partito Democratico a Venezia il 4 ottobre – ha affermato di aver da sempre sostenuto che l’unico vero porto del Nord Adriatico è quello di Trieste. Chiara ed evidente soddisfazione della presidente della regione FVG Debora Serracchiani hanno notato i presenti, visto che i soliti bene informati dicono che sia il suo candidato.

Mantenendo fede alle sue dichiarazioni  il sindaco Cosolini ha fatto il “cacciatore di teste “ in proprio con lo spirito auspicato dal sen. Russo cercando di convincere Riccardo Illy ad accettare la candidatura. I
ndicando anche un segretario generale di rilievo come l’attuale presidente dell’Interporto Quadrante Europa di Verona : Zeno D’Agostino. 
Un candidato che per competenza e professionalità ha le carte in regola per fare il presidente dell'Autorità portuale, non è certamente una seconda scelta.

Siamo alle solite, ora ricomincerà la discussione sui candidati, forse entrerà nella storia dei presidenti del Porto di Trieste anche un dentista dopo l’anatomopatologo, ormai celebrato nelle cronache.

Tutto questo in un vorticoso giro di valzer “viennese” dove si sprecano annunci  di investimenti milionari e accordi di fine mandato, fatti per tenere i cittadini al di fuori delle trattative in corso per le nomine.


Sarebbe interessante conoscere – almeno a grandi linee – alcune idee dei possibili candidati sul porto di Trieste in particolare e sui traffici marittimi in generale. Non è giusto che i cittadini debbano subire le nomine e poi riservarsi di giudicare a fine mandato. L’opinione pubblica può contare anche se il presidente dell’APT non viene eletto dalla cittadinanza ma nominato dal Ministero. 

C’è in questa città un rinnovato interesse per le vicende e le prospettive del Porto Franco Internazionale di Trieste. 
Su questo i possibili candidati qualche parola dovrebbero spenderla! 
Sulla sentenza che richiama il Governo italiano alla realizzazione di tutte le prescrizioni contenute nell’allegato VIII potrebbero fare qualche affermazione sulla loro volontà di rispettare la legge. 
Potrebbero esprimere anche una loro opinione sulla riforma dei porti su cui stanno dibattendo le città portuali. 

In questo modo i candidati uscirebbero allo scoperto, gli impegni e i programmi sarebbero chiari e questo  sarebbe un piccolo passo per loro ma un grande passo per la città tutta.

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