Trieste, 1 ago - "Siamo ancora in una fase
delicata, sentiamo tutti il peso della responsabilità del momento ma grazie
all'impegno e alla disponibilità delle istituzioni, dei lavoratori e del Gruppo
Arvedi, stiamo ponendo le premesse per il risanamento ambientale dell'area
della Ferriera di Servola (TS) e per la continuazione di un'attività
industriale pulita che consenta il mantenimento dell'occupazione".
Lo ha detto la presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia Debora Serracchiani, in occasione della riunione del Tavolo
sulla Ferriera di Servola, convocato oggi dalla stessa Regione a Trieste con la
partecipazione delle istituzioni locali, delle parti sociali e dei
rappresentanti del Gruppo Arvedi.
Anticipazioni sul piano industriale ?
Alla riunione la presidente era affiancata dagli
assessori regionali all'Ambiente Sara Vito e al Lavoro Loredana Panariti.
"Stiamo giocando - ha detto ancora Serracchiani - una carta importante per
la città, per il Friuli Venezia Giulia e anche per il Paese, perché qui stiamo
parlando del futuro della siderurgia in Italia".
Il Tavolo ha permesso di fare il punto sul
percorso di rilancio della Ferriera. Il Gruppo Arvedi ha presentato la
manifestazione di interesse per rilevare lo stabilimento, attualmente
all'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), che si auspica
possa dare l'autorizzazione entro Ferragosto.
Si aprirà quindi il confronto con il commissario
straordinario della Lucchini per la cessione dell'attività, contestualmente
alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma (AdP) con le istituzioni locali
su cui, ha assicurato la presidente, continua il massimo impegno della Regione
nelle sedi ministeriali a Roma. "Da parte di tutti - ha detto ancora
Serracchiani - c'è l'interesse a procedere il più speditamente possibile".
I rappresentanti del Gruppo Arvedi hanno
confermato che il Piano di risanamento ambientale, per la parte che spetta
all'Azienda, è già in fase avanzata di progettazione e costituisce un
prerequisito della continuazione dell'attività produttiva. Il Piano sarà
attuato in 18-24 mesi, ma già nei primi 9-12 mesi ci si attendono miglioramenti
sostanziali del quadro ambientale.
Per quanto riguarda il Piano industriale, Arvedi
intende integrare pienamente la Ferriera nell'attività del Gruppo. Il Piano
poggia su tre gambe: il ripristino della produzione di ghisa con l'altoforno,
la valorizzazione del polo logistico, destinato a diventare terminal per l'arrivo della materia
prima e per la spedizione dei prodotti finiti al servizio di tutto il Gruppo e,
infine - novità annunciata oggi - l'avvio di un impianto di laminazione a
freddo per i coils da un milione di tonnellate,
utilizzando l'acciaio prodotto dal Gruppo a Cremona.
Arvedi si augura di poter acquisire la piena
titolarità dell'area e dello stabilimento già in ottobre. I rappresentanti del
Gruppo si sono detti però disponibili ad avviare già prima, appena emanata
l'autorizzazione, un confronto informale con le organizzazioni sindacali. Un
momento di confronto a cui la Regione, ha assicurato Serracchiani, intende
fornire tutto il suo sostegno.
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