sabato 20 aprile 2019

TECNOLOGIE DUAL USE NEL PORTO DI TRIESTE ?

DUAL USE - DUPLICE USO

Dual-use è un termine usato in politica e nella diplomazia, per riferirsi alle tecnologie che possono essere usate per scopi pacifici e militari; di solito riguarda la proliferazione delle armi nucleari.




Fino a qui la descrizione di una "attenzione" e "pressioni" da parte dell'amministrazione Trump nel racconto di Caracciolo. Ma si tratta di un problema triestino o di un meccanismo molto più esteso che solo ora impariamo a conoscere a Trieste ma ha esempi molto più consistenti in giro per il mondo.

Impariamo a conoscere e valutare il tema con due citazioni recenti. nel suo ultimo libro " Il futuro è asiatico" Parag Khanna decsrive questo caso molto più pesante del caso Trieste. Valutate voi:

Parag Khanna
Nel 2017 Netanyahu ha fatto un tour dell'India di sei giorni portando con se una delegazione di 130 funzionari e dirigenti d'azienda. Israele sta anche puntando a incrementare le proprie esportazioni verso la Cina, anche a rischio di forniredelicate tecnologie sensibili dual use sviluppate in collaborazione con gli Stati Uniti. Oltre ad aver causato attriti con il dipartimento della Difesa statunitense, si tratta di una scelta azzardata anche dal punto di vista israeliano: la Cina, infatti, potrebbe passsare tali tecnologie all'Iran che potrebbe usarle contro Israele. Questo circolo vizioso è un esempio di come questi paesi coesistano in un sistema di sicurezza regionale comune, pur non apprezzandolo. Anche la presenza cinese in Israele sta crescendo. ... Più gli Stati Uniti si impuntano a bloccare gli investimenti cinesi in società americane che adoperano tecnologie sensibili, maggiori sono le probabilità che la Cina dirotti i propri flussi di investimento verso Israele, dove ha già investito 16 miliardi di dollari e dove ha lanciato il fondo Sino Israel technology Innovations con l'obbiettivo di finanziare dozzine di start up israeliane ogni anno.

Filippo Santelli corrispondente da Pechino di La Repubblica
L'Antenna Cinese disturba l'Argentina

... Secondo le autorità cinesil'antenna costata 50 milioni di dollari ha giocato un ruolo decisivo nel guidare il recente sbarcodi un "modulo" sul lato oscuro della luna. Alcune inchieste giornalistiche però hanno svelato che le autorità argentine non hanno alcun controllo sul complesso dove lavorano e vivono una trentina di tecnici tutti con passaporto mandarino.


Il timore è che quell'antennone puntato al cielo possa essere usato per altri e più 2terreni" scopi, come trasmettere ordini militari o intercettare le comunicazioni scambiate da satelliti stranieri. Una sorta di grande orecchio puntato sulle conversazioni, spesso riservate, che transitano oltre l'atmosfera.
Questo tardivo ripensamentoargentino è senza dubbio un prodotto della "paranoia gialla" agitata da donald Trump: all'improvviso ogni azienda, tecnologia o laboratorio cinese sembra nascondere degli 007 comunisti. Ma oltre a questo c'è la sana presa di coscienza che gli accordi con la Cina - spesso accettati da Paesi in gravi difficoltà finanziarie - vanno scritti con più attenzione.

da IL VENERDI' suppl. di Repubblica

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