Fonte LA GAZZETTA
MARITTIMA
Vertenza Alp “conciliazione” e forzature
Vertenza Alp “conciliazione” e forzature
LIVORNO – La vicenda Alp,
a seguito del “pronunciamento” di alcuni iscritti, al successivo licenziamento
e infine all’intervento dell’AdSP, registra oggi una nuova presa di posizione
dell’AD di Alp dottor Luca Becce. Ecco la sua nota:
Leggo che da parte di Unicobas viene presentata la
notizia della riassunzione di tre dei 5 dipendenti licenziati da Alp come il
risultato della lotta sfociata nello sciopero del 6 luglio ultimo scorso.
Alp si era astenuta dal rendere pubblica la notizia
della firma della conciliazione da parte dei tre dipendenti, avvenuta lo scorso
venerdì 13 luglio, per non voler sottolineare esattamente l’opposto di quanto
ora viene rappresentato dal sindacato Unicobas, l’evidenza del fallimento della
loro iniziativa.
Infatti la riassunzione dei tre dipendenti è avvenuta
esattamente nei termini che Alp aveva offerto nel tentativo di conciliazione
avvenuto in sede di AdSP il giorno 4 luglio e il testo che i tre dipendenti
hanno sottoscritto è stato esattamente lo stesso sottoscritto il giorno 5
luglio dai primi due dipendenti, assistiti da altra sigla sindacale non
aderente allo sciopero Unicobas.
Quindi lo sciopero del 6 non ha sortito effetto alcuno
sulla disponibilità che l’azienda aveva già manifestato e che consisteva nella
possibilità di un nuovo contratto di assunzione, a condizione della
accettazione del licenziamento con il pieno riconoscimento della gravità del
comportamento tenuto dai dipendenti.
Dispiace, peraltro senza sorprendere, che le cose
vengano rappresentate da Unicobas in modo tanto distorto, per tentare di
nascondere il fallimento di una iniziativa ingiustificata, lo sciopero del 6
luglio, perché basata su ricostruzioni dei fatti non veritiere, come
riconosciuto dai 5 dipendenti con la sottoscrizione del testo della
conciliazione.
Ci vediamo costretti a questo intervento, che avremmo evitato,
per amore della verità: l’evidenza dei fatti è più forte della demagogia e
della propaganda.
Luca Becce
I LAVORATORI UNICOBAS
LICENZIATI DA ALP
TORNANO AL LAVORO !!!
Si è conclusa venerdì 13
la trattativa per la riassunzione dei 3 lavoratori dell’Unicobas licenziati da
ALP il mese scorso ed i lavoratori riprenderanno il lavoro domani. Si tratta di
un reintegro sostanziale anche se non formale, nel senso che i lavoratori
mantengono le tutele del contratto precedente (niente jobs act), lo stesso
inquadramento e l’anzianità di servizio.
La mobilitazione messa in
piedi dall’Unicobas a cui hanno aderito l’Usb Livorno, la CUB, molti lavoratori
e organizzazioni politiche ha dato i suoi frutti e ringraziamo tutti per la
solidarietà.
Purtroppo il lavoro
riprende in un clima tragicamente compromesso da continui infortuni che mettono
sempre più in evidenza le problematiche sulla sicurezza in porto dovute al
mancato rispetto delle norme basilari come spesso denunciato dall’Unicobas.
Oltre a questo si continua a permettere che aziende come Seatrag (art. 16), nei
guai per falso in bilancio (articolo del Il Tirreno del 17/3/2018), godano di
concessioni da parte dell’Autorità Portuale oltre ad utilizzare contratti
sempre più precari e mezzi che a nostro avviso avrebbero bisogno di un accurato
controllo di efficienza da parte delle autorità competenti.
Inoltre gli RLS di sito
competenti sono attivi solo sulla carta perché ad oggi manca ancora un loro
effettivo apporto (stanno ancora ultimando il corso di formazione dopo alcuni
anni di completa assenza), quindi i lavoratori sono impossibilitati ad avere un
loro serio apporto per le problematiche riguardanti la sicurezza, denuncia che
l’Unicobas ha fatto nel recente convegno sulla sicurezza tenutosi in provincia
il 31/5/2018, a cui la stampa purtroppo non ha dato molto risalto.
Ai lavoratori infortunati
va tutta la nostra solidarietà e continueremo a batterci perché simili episodi
non accadano più e perché le normative sulla sicurezza vengano rispettate.
Chiediamo quindi agli organi preposti: Autorità Portuale, Ispettorato del
Lavoro e Asl di intervenire al più presto per il rispetto delle norme di loro rispettiva
competenza.
Il
segretario provinciale CIB Unicobas Claudio Galatolo
Il
responsabile del settore porto CIB Unicobas Mazza Massimo
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