lunedì 23 luglio 2018

COME E' FINITA A LIVORNO ? REINTEGRATI I CINQUE PORTUALI

Completiamo con questo post l'informazione sulla vertenza dei cinque lavoratori portuali licenziati e poi reintegrati dall'Agenzia Lavoratori Portuali di Livorno. Lo facciamo senza commenti da parte nostra proponendovi le due versioni conclusive delle parti in campo. La stessa Agenzia del Lavoro Portuale e il sindacato UNICOBAS. Se altri soggetti datoriali o sindacali ritengono di inviarci ulteriori precisazioni ovviamente il nostro blog pubblicherà i materiali.










Fonte LA GAZZETTA MARITTIMA

Vertenza Alp “conciliazione” e forzature

LIVORNO – La vicenda Alp, a seguito del “pronunciamento” di alcuni iscritti, al successivo licenziamento e infine all’intervento dell’AdSP, registra oggi una nuova presa di posizione dell’AD di Alp dottor Luca Becce. Ecco la sua nota:

Leggo che da parte di Unicobas viene presentata la notizia della riassunzione di tre dei 5 dipendenti licenziati da Alp come il risultato della lotta sfociata nello sciopero del 6 luglio ultimo scorso.

Alp si era astenuta dal rendere pubblica la notizia della firma della conciliazione da parte dei tre dipendenti, avvenuta lo scorso venerdì 13 luglio, per non voler sottolineare esattamente l’opposto di quanto ora viene rappresentato dal sindacato Unicobas, l’evidenza del fallimento della loro iniziativa.

Infatti la riassunzione dei tre dipendenti è avvenuta esattamente nei termini che Alp aveva offerto nel tentativo di conciliazione avvenuto in sede di AdSP il giorno 4 luglio e il testo che i tre dipendenti hanno sottoscritto è stato esattamente lo stesso sottoscritto il giorno 5 luglio dai primi due dipendenti, assistiti da altra sigla sindacale non aderente allo sciopero Unicobas.


Quindi lo sciopero del 6 non ha sortito effetto alcuno sulla disponibilità che l’azienda aveva già manifestato e che consisteva nella possibilità di un nuovo contratto di assunzione, a condizione della accettazione del licenziamento con il pieno riconoscimento della gravità del comportamento tenuto dai dipendenti.

Dispiace, peraltro senza sorprendere, che le cose vengano rappresentate da Unicobas in modo tanto distorto, per tentare di nascondere il fallimento di una iniziativa ingiustificata, lo sciopero del 6 luglio, perché basata su ricostruzioni dei fatti non veritiere, come riconosciuto dai 5 dipendenti con la sottoscrizione del testo della conciliazione. 

Ci vediamo costretti a questo intervento, che avremmo evitato, per amore della verità: l’evidenza dei fatti è più forte della demagogia e della propaganda.

Luca Becce

I LAVORATORI UNICOBAS LICENZIATI DA ALP 

TORNANO AL LAVORO !!!

Si è conclusa venerdì 13 la trattativa per la riassunzione dei 3 lavoratori dell’Unicobas licenziati da ALP il mese scorso ed i lavoratori riprenderanno il lavoro domani. Si tratta di un reintegro sostanziale anche se non formale, nel senso che i lavoratori mantengono le tutele del contratto precedente (niente jobs act), lo stesso inquadramento e l’anzianità di servizio.

La mobilitazione messa in piedi dall’Unicobas a cui hanno aderito l’Usb Livorno, la CUB, molti lavoratori e organizzazioni politiche ha dato i suoi frutti e ringraziamo tutti per la solidarietà.

Purtroppo il lavoro riprende in un clima tragicamente compromesso da continui infortuni che mettono sempre più in evidenza le problematiche sulla sicurezza in porto dovute al mancato rispetto delle norme basilari come spesso denunciato dall’Unicobas. 

Oltre a questo si continua a permettere che aziende come Seatrag (art. 16), nei guai per falso in bilancio (articolo del Il Tirreno del 17/3/2018), godano di concessioni da parte dell’Autorità Portuale oltre ad utilizzare contratti sempre più precari e mezzi che a nostro avviso avrebbero bisogno di un accurato controllo di efficienza da parte delle autorità competenti.

Inoltre gli RLS di sito competenti sono attivi solo sulla carta perché ad oggi manca ancora un loro effettivo apporto (stanno ancora ultimando il corso di formazione dopo alcuni anni di completa assenza), quindi i lavoratori sono impossibilitati ad avere un loro serio apporto per le problematiche riguardanti la sicurezza, denuncia che l’Unicobas ha fatto nel recente convegno sulla sicurezza tenutosi in provincia il 31/5/2018, a cui la stampa purtroppo non ha dato molto risalto.

Ai lavoratori infortunati va tutta la nostra solidarietà e continueremo a batterci perché simili episodi non accadano più e perché le normative sulla sicurezza vengano rispettate. 

Chiediamo quindi agli organi preposti: Autorità Portuale, Ispettorato del Lavoro e Asl di intervenire al più presto per il rispetto delle norme di loro rispettiva competenza.


Il segretario provinciale CIB Unicobas Claudio Galatolo

Il responsabile del settore porto CIB Unicobas Mazza Massimo


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