Unica concessione questa rubrica dal titolo che ricaverete dal rebus.
Pd, Serracchiani: «Ho detto
a Renzi che stava sbagliando, ma mi ha messa da parte»
«Il partito democratico deve ritrovare se stesso e per guardare al futuro dobbiamo attendere che venga fatto un goverso per fare opposizione». Lo ha dichiarato Debora Serracchiani, ex vicesegretaria del Pd renziano, come si legge sul Corriere.it.
«Per quel che riguarda una
sua possibile candidatura, Serracchiani ha affermato che: quando ci saranno le
primarie farò una valutazione. Dobbiamo trovare un'identità, dei valori»
Serracchiani ha anche
commentato il suo rapporto con Renzi: «Ognuno dovrebbe riconoscere i propri
errori ma forse, per quel che mi riguarda, io non sono riuscita a far capire
che le cose andavano fatte diversamente. È giusto che qualcuno dica al leader che
le cose non vanno bene o non si fanno in una determinata maniera, mentre non è
giusto che, quando lo si fa, si venga messi da parte».
LA DEBORA CHE SALVA IL PD
In questi giorni apprendiamo da Serracchiani, che è
stata estromessa dalla cerchia ristretta di Matteo Renzi per essersi permessa
di dirgli che le sue politiche non hanno fatto bene al Pd.
Solo oggi la nostra ex Presidente si accorge che il suo
partito ha smarrito identità e i valori che uniscono gli elettori e dichiara di
candidarsi alle primarie per cambiare il Partito Democratico.
Sapevamo che la nostra Debora è specialista ad annusare
i cambiamenti in corso nel Pd, pronta a saltare sul carro del vincitore di
turno. Come accaduto con Veltroni, poi passata da Franceschini a Bersani e,
infine, da Civati a Renzi. Adesso scopriamo che non solo è abile nel saltare da
un carro all’altro con estrema facilità ma è anche pronta a diventare la
salvezza del Pd.
Proprio lei che dopo aver sconquassato la Regione Fvg è
scappata a gambe levate, per paura di ripresentarsi alle elezioni regionali.
Proprio lei che con la sua politica, incapace di dialogare con la gente, con i
circoli piddini e i suoi iscritti, ha per di più, drammaticamente perso, un
numero infinito di Comuni andati al voto.
Che dire quindi di una persona che dopo aver dimostrato
di non essere stata all’altezza dei ruoli ricoperti sia a livello regionale che
nazionale, di propone ad essere il salvatore della Patria. Il buon senso le
avrebbe consigliato di ritirarsi ad altra vita anche dopo essere diventata
parlamentare per il rotto della cuffia, ripescata con i resti nel riparto
nazionale dei seggi di risulta.
Invece no, nulla di tutto questo, lei ritiene di poter
primeggiare su tutto e tutti pensando che se arriva lei, mette apposto le
questioni piddine e del Paese.
Vabbè, contenta lei, a noi non rimane altro che tifare
perché possa esaudire al più presto le sue aspirazioni perché così facendo è
certo che la fine del Pd sarà ancora più vicina di quanto si possa immaginare.
Lì, 12 aprile 2018
al momento, leggendo queste parole, ho pensato che fosse un pensiero saviniano e invece vedo che no, non è lei, ma lui Moretton se non sbaglio. mi sembra un po' acido. perchè?
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